Satellite filma il passaggio della Luna davanti al Sole: sembra piena, ma è impossibile

Grazie a un peculiare strumento che simula eclissi installato sul satellite GOES-19, recentemente entrato in funzione, gli scienziati hanno catturato le spettacolari immagini della Luna che transita innanzi al Sole. Anche se dal filmato condiviso sul portale specializzato in meteo spaziale Spaceweather.com sembra di vere la Luna Piena, in realtà si tratta della Luna Nuova (fase di novilunio), la cosiddetta luna nera “invisibile” nel cielo. Del resto è impossibile osservare la Luna Piena (fase di plenilunio) davanti al disco solare – o comunque prospetticamente vicina – perché questa fase si verifica solo con la Luna in opposizione, cioè dalla parte opposta del Sole con la Terra in mezzo. Ciò che vediamo in occasione delle lune piene è infatti la superficie della faccia visibile del satellite naturale illuminata direttamente dal Sole. Quando i tre corpi celesti in questa disposizione sono perfettamente allineati si verificano le eclissi di Luna, che possono essere di penombra, parziali o totali, con la comparsa della bellissima Luna di Sangue, come avverrà il prossimo 7 settembre.
Il passaggio della Luna davanti al disco solare è stato immortalato il 23 agosto, nel giorno della Luna Nuova, che si è verificata esattamente 08:06 di sabato scorso, come indicato nella rubrica “Il cielo del mese” dell'Unione Astrofili Italiani (UAI). A catturarlo il coronografo Compact CORonagraph (CCOR-1) realizzato dagli scienziati del Naval Research Laboratory e installato sul satellite GOES-19 della NOAA, lanciato nello spazio a giugno dello scorso anno a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX. Il satellite è specializzato nel monitoraggio del meteo spaziale e, più nello specifico, della corona solare, lo strato più esterno dell'atmosfera della stella.

Da questa zona, misteriosamente e sensibilmente più calda della superficie solare (fotosfera), vengono liberate nello spazio le espulsioni di massa coronale (CME), violente esplosioni di plasma e campi magnetici che sono in grado di influenzare anche la Terra con le tempeste geomagnetiche. Quando questi flussi di vento solare raggiungono la magnetosfera, infatti, possono avere conseguenze significative – e potenzialmente catastrofiche – sul funzionamento di satelliti, reti elettriche, comportamento degli animali e altro. Proprio per questo è fondamentale studiarle nel modo più accurato possibile. Il satellite GOES-19 è progettato per questo lavoro.

Il suo strumento principale è il coronografo CCOR-1, caratterizzato da un disco occultante che, posizionato innanzi al disco solare, permette di osservare agevolmente le emissioni delle CME – e non solo – senza il disturbo dalla luce abbagliante della stella. Di fatto, determina una eclissi artificiale. Poiché il satellite GOES-19 si trova in un'orbita geostazionaria ben all'interno di quella lunare, che orbita in media a 384.000 chilometri dalla Terra, questo coronografo è il primo in assoluto che permette di cogliere le immagini della Luna Nuova che transita innanzi al disco solare (che si vede sempre coperto dal disco occultante).
La compagna della Terra nelle immagini risulta così luminosa grazie alla luce cinerea – quella riflessa dalla Terra che illumina il disco lunare durante la Luna Nuova – e alla notevole sensibilità del CCOR-1, che la fa splendere come se fosse la Luna Piena. Come indicato, è tuttavia impossibile avere la Luna Piena davanti o vicina al Sole, dal punto di vista prospettico, anche se alcune immagini elaborate e pubblicate su internet fanno credere il contrario. Il prossimo passaggio della Luna Nuova innanzi al Sole, come indicato dall'astrofisico Tony Phillips su Spaceweather.com, sarà il 22 settembre.