Salute delle ossa e rischio osteoporosi: gli effetti di tè e caffè a confronto in uno studio

Una donna sopra i 50 anni su tre al mondo soffre di osteoporosi, una malattia cronica che causa alterazioni nella struttura ossea e un rischio maggiore di fratture. Tuttavia, essendo una malattia silente – spiega il sito della Fondazione Humanitas – spesso l'esordio coincide con la prima frattura da fragilità, ovvero quando la salute delle ossa è già compromessa
Oggi sappiamo che avere livelli sufficienti di vitamina D fin dalla giovane età è fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare l'osteoporosi in età avanzata, così come avere un'alimentazione ricca di calcio. Come ha spiegato a Fanpage.it l'endocrinologa Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione Firmo, la prevenzione è infatti fondamentale, soprattutto nelle donne in menopausa. Anche se la malattia può colpire entrambi i sessi, è infatti nettamente più frequente tra le donne.
Dato il suo impatto sociale, dovuto anche alle conseguenze delle fratture, un nuovo studio della Flinders University, in Australia, ha voluto indagare se ciò che beviamo durante il giorno può avere un effetto sul lungo periodo. Per questo motivo gli autori dello studio hanno confrontato gli effetti delle due bevande in assoluto più comuni sulla densità ossea, ovvero il caffè e il tè. Ecco cosa hanno scoperto.
Il confronto tra tè e caffè
Data la netta prevalenza femminile di questa malattia, i ricercatori hanno seguito un gruppo di 10.000 donne di 65 o più anni per un periodo di dieci, registrando le loro abitudini rispetto al consumo di queste due bevande. Hanno poi verificato se il consumo di una o dell'altra fosse correlato a una differenza rilevante nella densità minerale ossea, un indicatore chiave del rischio di osteoporosi, nonché uno dei parametri decisivi utilizzati nella diagnosi.
Da questo studio sono emerse alcune differenze tra i bevitori abituali di tè e quelli di caffè che per quanto minime – secondo i ricercatori – meritano comunque attenzione. Dai controlli effettuati sulle partecipanti è emerso infatti che le donne abituate a bere tè avevano una densità ossea totale dell'anca leggermente più alta rispetto a chi non lo beveva. Anche se i ricercatori hanno parlato di una "differenza modesta", credono che sia statisticamente significativa.
Gli effetti del caffè sulla salute delle ossa
I risultati nelle partecipanti che bevevano abitualmente caffè sono stati invece più complessi: mentre il consumo moderato, ovvero tra le due e le tre tazze di caffè, non è stato associato a significative variazioni nella densità ossea, le partecipanti che ne bevevano di più, oltre cinque tazze al giorno, hanno mostrato in media valori di densità ossea più bassi, un'associazione che secondo i ricercatori potrebbe indicare un impatto negativo sul rischio di osteoporosi. Questi effetti negativi sulla densità ossea sono risultati più evidenti nelle partecipanti che oltre a bere elevare quantità di caffè consumavano abitualmente alcol.
I benefici del tè
Anche se i risultati di questo studio non sono così rilevanti – spiegano gli autori – da giustificare un cambiamento drastico nella vita delle persone, suggeriscono che bere tè potrebbe essere una buona abitudine per supportare sul lungo periodo la salute delle ossa. Questa bevanda, tra l'altro, grazie al suo elevato contenuto di catechine, un tipo di flavanoli dalle note proprietà antiossidanti, è stata associata a effetti protettitivi rispetto a diverse condizioni. Questo è particolarmente vero però il tè verde, il cui consumo regolare è stato associato ad esempio alla riduzione di rischio di demenza. Sarebbero proprie le catechine, presenti in abbondonza nel tè – spiegano gli autori – a promuovere la formazione ossea e a rallentare la loro degradazione.
Al contrario, altri strudi hanno dimostrato che un consumo importante di caffeina potrebbe ridurre la capacità di assorbimento del calcio, ma si tratta comunque di effetti minimi, che possono essere compensate migliorando la quantità di calcio introdotta con la nostra alimentazione "Questi effetti – spiega Ryan Liu della Flinders University – possono essere compensati aggiungendo del latte". Questo non significa che le persone devono smettere di bere caffè, che tra l'altro in altri studi se consumato in modo regolare può avere effetti benefici, ma che è importante tenersi entro i limiti di un consumo moderato, considerato sicuro anche per la salute delle ossa.