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Razzo di SpaceX alla deriva nello spazio da 7 anni si schianterà contro la Luna: ecco quando e dove

Il secondo stadio di un razzo Falcon 9 di SpaceX il 4 marzo si schianterà sulla faccia nascosta della Luna. L’impatto avverrà a 9000 km/h.
A cura di Andrea Centini
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Un razzo di SpaceX, la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk, si schianterà sulla Luna all'inizio di marzo. Lo hanno previsto i calcoli di alcuni astronomi specializzati nel seguire il destino della spazzatura spaziale, molta della quale orbita attorno alla Terra da decenni, "figlia" delle missioni avviate sin dagli anni '60 del secolo scorso. Per quanto concerne il razzo di SpaceX, si tratta del secondo stadio (più motore) di un Falcon 9 lanciato l'11 febbraio del 2015 per mettere in orbita il satellite Deep Space Climate Observatory (DSCOVR) della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), specializzato nell'osservazione del tempo meteorologico spaziale. Normalmente il primo stadio dei razzi Falcon 9 di SpaceX rientra sulla Terra con spettacolari manovre, mentre il secondo viene fatto rientrare nell'atmosfera terrestre per schiantarsi in una remota area dell'Oceano Pacifico. Con questo razzo però qualcosa è andato storto – non aveva abbastanza carburante per il rientro – ed è stato perduto nell'orbita profonda terrestre, dove gravitano milioni di altri oggetti dal destino imprevedibile.

Il razzo è fondamentalmente un grosso cilindro metallico (un serbatoio) con un motore agganciato dietro, per un peso complessivo di circa 4 tonnellate. Ad oggi, come sottolineato a BBC News dal professor Jonathan McDowell, astronomo dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics che studia da anni la spazzatura spaziale, ci sono stati cinquanta oggetti di grandi dimensioni dei quali gli scienziati hanno totalmente perso le tracce. Ritengono che, una volta perduti e sballottati dalle forze gravitazionali combinate di Sole, Terra e Luna, possano essersi proprio schiantati sul satellite naturale senza che ce ne siamo resi conto. “Potrebbe essere successo un sacco di volte”, ha affermato lo scienziato, solo che in questo caso ci siamo accorti di quello che è sta succedendo. Il merito è dell'astronomo Bill Gray. Che ha calcolato la rotta di collisione del razzo grazie a un software – chiamato Project Pluto – utilizzato per determinare la traiettoria di asteroidi e altri oggetti che fluttuano nello spazio.

Le sorti del detrito spaziale sono state decise in questo mese, quando passando vicino alla Luna la sua orbita è stato definitivamente destabilizzato condannandolo allo schianto sulla superficie del satellite. L'impatto si verificherà esattamente il 4 marzo nel grande cratere Hertzsprung sulla faccia nascosta della Luna, dunque non potremo seguirlo in diretta dalla Terra. Potrà tuttavia essere analizzato con satelliti e veicoli spaziali alla stregua del Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA o del Chandrayaan-2 dell'India. Il razzo si schianterà all'impressionante velocità di 9mila chilometri orari, dunque lascerà un nuovo cratere artificiale da impatto sulla superficie lunare. Portando alla luce rocce sepolte potrebbe fornire nuovo materiale di studio agli astronomi, ma nel recente passato (come nel 2009) sono stati fatti schiantare di proposito razzi sulla Luna proprio con questo obiettivo. Gli scienziati hanno colto l'occasione dell'inatteso impatto per ricordare i rischi correlati alla spazzatura spaziale, non solo per astronauti e stazioni spaziali orbitanti come la ISS, ma anche per le future basi – o addirittura colonie – che un giorno potremmo costruire sulla Luna (anche se alcuni progetti prevedono di inserirle nei giganteschi “lava tubes” sotterranei). Senza dimenticare che molti pezzi sono destinati prima o poi a precipitare sulla Terra.

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