Rarissimo e meraviglioso astice blu elettrico catturato negli USA: “Neptune può vivere 100 anni”

Negli Stati Uniti è stato catturato un rarissimo e magnifico esemplare di astice blu, che è stato chiamato Neptune (Nettuno). Gli esperti stimano che circa un esemplare su 2 milioni sviluppi questa colorazione atipica, ben più appariscente e spettacolare della comune livrea tra il verdognolo e il marroncino, con alcuni dettagli rossi e bluastri. Ancor più raro è poterne catturare uno; secondo i calcoli, infatti, le probabilità sono ben 1 su 200 milioni. Ciò significa che Brad Myslinski, l'esperto pescatore di crostaci che ha issato a bordo del suo peschereccio l'astice blu, è stato incredibilmente fortunato. E in qualche misura lo è stato anche il crostaceo, considerando che avrebbe potuto finire in una pentola d'acqua bollente come la stragrande maggioranza degli astici che restano intrappolati nelle nasse.
Stiamo infatti parlando di un astice americano (Homarus americanus), una specie che vive nelle acque temperate lungo la costa affacciata sull'Oceano Atlantico del Nord America, dalla settentrionale regione canadese del Labrador fino alle acque del New Jersey, negli Stati Uniti. Gli astici americani sono tra le prede più ambite dai pescatori per la prelibatezza delle carni, che li rendono molto richiesti sul mercato. Alcuni esemplari eccezionali, inoltre, possono superare i 20 chilogrammi di peso per oltre 60 centimetri di lunghezza, sono dunque dei veri e propri colossi dei fondali marini. Nessun altro crostaceo al mondo raggiunge un simile peso. Gli astici americani vivono dalle acque costiere fino ai 700 metri circa di profondità, dove si nutrono prevalentemente di molluschi bivalvi vivi (cozze, vongole etc etc), ma non disdegnano qualora ve ne fosse occasione anche le carcasse di altri animali marini morti, come pesci e persino mammiferi marini.
Ma torniamo allo splendido Neptune. L'esemplare, dal peso di poco inferiore a 1 chilogrammo e con un'età stimata di sette anni, era stato catturato da Brad Myslinski nel mese di luglio, che lo aveva issato a bordo del suo peschereccio “Sophia & Emma” al largo di Salem, nello Stato del Massachusetts. Accortosi della peculiarità dell'animale, che risplendeva col suo blu elettrico nella nassa, invece di venderlo ai ristoratori o comunque di piazzarlo in qualche asta online – che probabilmente gli avrebbe fruttato molti soldi – ha preso una decisione più saggia: lo ha donato alla scienza, con l'intermediazione dell'insegnante Dave Winchester della Lynn Classical High School. Più precisamente, Neptune è arrivato all'acquario del Marine Science Center della Northeastern University. Certo, rilasciarlo nel suo ambiente naturale sarebbe stata un'altra cosa, ma soffermiamoci sulle peculiarità di questo crostaceo.

Perché l'astice è blu
“Mi ha lasciato senza fiato vedere questo astice di un blu brillante. Ho visto alcuni astici con un po' di blu, ma non ne avevo mai vista una di questo blu elettrico”, ha spiegato in un comunicato la dottoressa Sierra Munoz, che coordina il programma di sensibilizzazione sulla fauna marina presso il centro di Nahant. L'esperta ha sottolineato che è blu a causa di una rarissima mutazione genetica che determina una sovrapproduzione di una proteina chiamata crostacianina, che è di colore blu. Ecco perché il suo esoscheletro risulta di questo splendido colore. “La ricerca suggerisce che solo un astice americano su 2 milioni è blu e le probabilità di catturarne una sono di una su 200 milioni”, ha chiosato l'esperta. Una vera rarità, come lo spettacolare squalo nutrice (Ginglymostoma cirratum) di colore arancione catturato lo scorso anno nel Mar dei Caraibi – e poi rilasciato – affetto da una rarissima condizione genetica chiamata albino-xantismo.

Come indicato, normalmente questi animali sono verdognoli e marroncini con alcuni elementi di altri colori, acquisendo la caratteristica tonalità rossa solo dopo la cottura; la procedura, infatti, determina lo scioglimento delle proteine blu (le sopracitate crostacianine) che rilasciano un pigmento rosso chiamato astaxantina. Anche Neptune, se venisse cotto, assumerebbe questa colorazione. Fortunatamente non gli spetta questo destino, ma una lunghissima vita in un acquario opportunamente attrezzato per il suo benessere, con rifugi e bivalvi a volontà (chiaramente va tenuto presente che ora è in cattività, non più libero e selvaggio in natura). I ricercatori sostengono che questi animali, se ben nutriti e protetti dalle malattie, possono raggiungere e superare i 100 anni di vita. Praticamente, hanno la nostra stessa longevità potenziale.

Nei prossimi anni e probabilmente decenni, Neptune verrà utilizzato come esempio vivente per spiegare agli studenti gli effetti delle mutazioni genetiche. Gli astici americani possono svilupparne anche di più rare, come una colorazione giallo-dorata (1 su 30 milioni, come un esemplare salvato da un cuoco di Charlestown, nel Rhode Island) o albina, cioè bianca. In questo caso si stima addirittura 1 esemplare su 100 milioni. L'estrema rarità è anche dovuta al fatto che queste colorazioni appariscenti rendono gli animali facilmente individuabili dai predatori, dunque in pochissimi raggiungono l'età adulta.

Neptune è un astice, non un'aragosta
Ricordiamo che, sebbene in molte notizie si parli di "aragosta blu", Neptune è un astice. Gli astici si distinguono dalle aragoste per le chele di grandi dimensioni, un carapace prevalentemente liscio e antenne lunghe; nelle aragoste le chele sono sottili, l'esoscheletro è molto spinoso e hanno antenne lunghissime. L'astice americano è simile all'astice europeo (Homarus gammarus), ma ha una colorazione diversa – il nostro è di base bluastro scuro – ed è caratterizzato da dimensioni maggiori. In entrambe le specie le chele sono massicce, ma una è più grande e una è più piccola. Con la prima frantumano le dure valve dei molluschi, con la seconda estraggono la carne di cui si nutrono.