Quanto vale la Magna Carta originale trovata negli USA: lo abbiamo chiesto all’IA, cifra mostruosa

Dagli Stati Uniti è arrivata una notizia sensazionale, ovvero la scoperta nella Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza della prestigiosa Università di Harvard (Massachusetts) di una copia originale della Magna Carta, uno dei documenti storici più importanti e influenti del mondo. Si riteneva fosse una replica, ma grazie all'intuizione e al certosino lavoro di due esperti britannici di storia medievale – David Carpenter del King's College di Londra e Nicholas Vincent dell'Università di East Anglia – è stato determinato che si tratta di un documento originalissimo.
Cos'è la Magna Carta
Redatta per la prima volta nel 1215 dopo Cristo dal re Giovanni d'Inghilterra per mettere fine al conflitto tra la monarchia e alcuni nobili ribelli, la Magna Charta Libertatum – Grande Carta delle Libertà – col tempo si è trasformata in un simbolo dei diritti umani e dello stato di diritto. Non a caso, sui fondamenti della Magna Carta si baserebbero tutte le costituzioni del mondo, con un ruolo particolarmente significativo nella legge statutaria dell'Inghilterra e nella fondazione degli Stati Uniti. “È un totem di libertà, centrale per il nostro senso di chi siamo: un popolo amante della libertà e nato libero”, ha affermato il professor Vincent, aggiungendo che si tratta di “un'icona sia della tradizione politica occidentale che del diritto costituzionale”. “È uno dei documenti più significativi della storia costituzionale mondiale, una pietra angolare delle libertà passate, presenti e ancora da conquistare”, gli ha fatto Carpenter.
Dopo la prima stesura di Giovanni d'Inghilterra, sotto Enrico III ed Edoardo I furono prodotte versioni aggiornate in 1.300 copie fino al 1300 circa, la maggior parte delle quali andate distrutte o perdute. La Magna Carta catalogata con il codice di HLS MS 172 dalla Biblioteca dell'ateneo statunitense è una delle sole sette copie originali prodotte sotto il regno di Edoardo I, dunque una delle ultime. Si credeva fosse una replica un po' malconcia risalente al 1327, ma grazie ai professori Carpenter e Vincent che ne hanno analizzato una versione digitalizzata è stata stabilita la sua originalità. Confrontandola con gli altri sei esemplari originali, i due studiosi hanno osservato che le dimensioni squadrate – 489 millimetri di lunghezza per 473 millimetri di altezza – la grafia, i dettagli della grande E di “Edwardus” e altri elementi corrispondono esattamente tra le varie copie. Non può dunque trattarsi di una semplice replica. Secondo i due studiosi britannici la Magna Carta in questione potrebbe essere stata rilasciata “all'ex distretto parlamentare di Appleby nel Westmorland, in Inghilterra”.
Quanto vale la Magna Carta dell'Università di Harvard
Quella ritenuta una replica fino ad oggi fu acquistata dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Harvard nel 1946 per poco più di 27 dollari dell'epoca, che corrispondono a quasi 500 Euro di oggi. Tenendo presente che un altro originale della Magna Carta (del 1297) fu venduto per 21,3 milioni di dollari nel 2007 attraverso un'asta di Sotheby’s – aggiudicata da David Rubenstein -, il valore della nuova scoperta potrebbe essere salito sensibilmente. Abbiamo chiesto a ChatGPT di OpenAI di farci una stima e il primo, freddo calcolo legato all'inflazione cumulata negli USA tra il 2007 e il 2025 indica che la copia di Harvard dovrebbe avere un valore di 32 milioni di dollari.
Tuttavia, evidenzia l'IA, “il mercato dei beni rari e storici ha visto una domanda crescente”, pertanto “oggetti di eccezionale rarità e significato storico possono superare anche questi aumenti inflazionistici”. Alla luce di questa indicazione, l'IA suggerisce che una copia del 1297 simile a quella venduta nel 2007 avrebbe un valore compreso tra i 40 e i 50 milioni di dollari. Una copia originale del 1215, d'altro canto, sarebbe “inestimabile”. Insomma, nella Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza dell'ateneo americano è custodito un vero e proprio tesoro; non è comunque detto che l'ateneo si privi del preziosissimo documento, nonostante il valore straordinario.