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Quante volte puoi essere reinfettato da Omicron

Secondo gli esperti, rischiamo di infettarci ripetutamente, a volte nel giro di pochi mesi, perché Omicron e le sue diverse sottovarianti sono molto più abili nell’eludere l’immunità acquisita da una precedente infezione.
A cura di Valeria Aiello
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Con l’emergere di nuove varianti del coronavirus Sars-Cov-2, una delle questioni chiave è la misura in cui queste forme virali siano in grado di reinfettare chi ha avuto una precedente infezione. Quantificare la frequenza di tale fenomeno è difficile, in parte perché molte infezioni non vengono segnalate, ma in Paesi come il Sudafrica, dove si sono registrate quattro ondate di Covid, con la seconda, la terza e la quarta causate dalle varianti Beta, Delta e Omicron, i ricercatori hanno raccolto dati sufficienti da poter affermare che la diffusione di Omicron e le sue diverse sotto-varianti è associata a un aumento del rischio di reinfezione. Questo incremento è stato rilevato anche in Europa, in particolare nel Regno Unito, così come negli Stati Uniti e in Qatar, sempre in concomitanza con l’emergere d Omicron, il cui principale vantaggio – spiegano gli studiosi – è la sua capacità di eludere parzialmente l’immunità acquisita da una precedente infezione. Ma qual è il rischio di reinfezione? O meglio, quante volte si può essere infettati da Omicron?

Qual è il rischio di reinfezione con Omicron

Come premesso, la diffusione di Omicron ha fornito chiare prove epidemiologiche di un marcato aumento del rischio di reinfezione rispetto alle varianti precedenti. In Sudafrica, in particolare, i ricercatori hanno stimato che “la media mobile a 7 giorni di una seconda infezione ha raggiunto il picco di circa 160 casi su 100.000 abitanti durante la seconda ondata pandemica (Beta, ndr) e 350 durante la terza ondata (Delta)”. In confronto, durante la quarta ondata (Omicron), “la media mobile a 7 giorni di una seconda infezione ha raggiunto quasi 2.700 casi e quella di tutte le sospette reinfezioni (comprese la seconda, la terza e la quarta infezione) circa 2.750”.

In altre parole, rispetto alle reinfezioni che si sono verificate con le varianti precedenti, inclusa Delta, il ritmo delle reinfezioni è aumentato considerevolmente con l’emergere della variante Omicron, risultando notevolmente più alto, ha affermato la dottoressa Juliet Pulliman, epidemiologa della Stellenbosch University in Sudafrica e prima autrice dello studio pubblicato su Science sul rischio di reinfezione. “Se gestiamo la situazione nel modo in cui la gestiamo ora, la maggior parte delle persone ne verrà infettata almeno un paio di volte all’anno – ha commentato al New York Times Kristian Andersen, virologo presso lo Scripps Research Institute di San Diego che non è stato coinvolto nello studio – . Sarei molto sorpreso se non sarà così che andrà a finire”.

Secondo gli esperti, è possibile che le persone possano contrarre anche una terza o quarta infezione, anche entro quest’anno. E una parte di queste persone rischia di manifestare sintomi che possono persistere per mesi , sviluppando la condizione post-virale nota come Long Covid. “Il virus continuerà a evolversi – ha spiegato la dott.ssa Pulliam – . E probabilmente ci saranno molte persone che subiranno molte, molte reinfezioni nel corso della loro vita”.

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