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Qual è l’età in cui l’attività fisica protegge di più dal rischio di demenza: la risposta di uno studio

Uno studio negli Stati Uniti condotto su circa 4.290 partecipanti suggerisce che l’attività fisica potrebbe avere un effetto protettivo contro la demenza diverso in base all’età.
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Avere uno stile di vita attivo e fare sport in modo regolare sono considerati da tempo tra i fattori protettivi contro il rischio di declino cognitivo e quindi anche di demenza. Tuttavia gli studi condotti finora si sono concentrati sugli effetti dell'attività fisica svolta in età avanzata, quella con un rischio più alto di demenza, mentre gli studi che hanno provato a indagare l'effetto protettivo dell'attività fisica svolti in giovane età si sono basati sui ricordi dei partecipanti.

Oggi invece sono stati pubblicati i risultati di un nuovo vasto studio condotto sui dati di circa 4.290 partecipanti attinti dal Framingham Heart Study, un importante studio di coorte sulle malattie cardiovascolari condotto dal 1948 sugli abitanti di Framingham, nel Massachusetts. Come spiega questo articolo su The Conversation, nell'anno in cui venne avviato, furono arruolati più di 5.000 adulti di 30 o più anni e nel 1971 i ricercatori integrano la coorte di studio con nuovi partecipanti (i figli adulti del primo gruppo e i loro coniugi). Oltre a essere monitorati periodicamente, durante il periodo di follow-up ai partecipanti è stato chiesto ance quanta attività fisica svolgessero normalmente.

Com'è stato condotto lo studio

Per studiare l'effetto dell'attività fisica sul rischio di demenza i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi in base all'età che avevano quando sono state raccolte le informazioni relative alla loro attività fisica: il primo gruppo comprendeva partecipanti tra i 26 e i 44 anni (prima età adulta), il secondo quelli tra i 45 e i 64 anni (mezza età) e il terzo tra i 65 e gli 88 anni (età avanzata).

Durante il periodo di monitoraggio, 567 dei 4.290 partecipanti hanno sviluppato demenza, ma i risultati più interessanti sono emersi quando i ricercatori hanno confrontato il rischio di demenza con l'attività fisica.

I risultati in base all'età

I risultati hanno infatti mostrato che l’attività fisica nella prima età adulta (26‑44 anni) non è stata associata a un rischio inferiore di demenza. Al contrario, i benefici maggiori sono stati osservati quando l'attività fisica veniva svolta durante la mezza e la tarda età. I partecipanti con i più alti livelli di attività fisica durante la mezza età (45‑64 anni) e in tarda età (65‑88 anni) avevano infatti un rischio inferiore di demenza perfino del 41% e del 45%, se confrontati con i partecipanti degli stessi gruppi con i livelli più bassi.

Come spiegano gli autori, questo studio ha diversi limiti, ad esempio si è basato sulle informazioni riferite dai partecipanti per misurare il tipo di attività fisica, ma i risultati forniscono un punto di partenza per studiare come prevenire il rischio di demenza attraverso programmi mirati nelle fasce di età più critiche.

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