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Qual è il numero minimo di passi da fare ogni giorno per ridurre i gravi rischi della sedentarietà

Un team di ricerca internazionale ha determinato qual è il numero minimo di passi da fare ogni giorno per ridurre il rischio di morte prematura e malattie cardiovascolari. Il valore ottimale è tra i 9.000 e i 10.000, come emerso da altri studi, ma per ottenere benefici ne bastano meno.
A cura di Andrea Centini
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Un nuovo studio ha determinato che il numero di passi ideale da fare ogni giorno per contrastare i rischi della sedentarietà è compreso tra i 9.000 e i 10.000, un numero già noto da altre indagini, tuttavia già con un minimo di 2.2000 si iniziano ad avere benefici significativi nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e morte prematura. Questo indipendentemente dal tempo che si trascorre seduti. Si tratta indubbiamente di un'ottima notizia, considerando quanto il dannoso stile di vita sedentario sia sempre più diffuso, anche alla luce del moltiplicarsi di lavori al computer. Ciò nonostante, come spiegato dagli scienziati, non si tratta certamente di una “via d'uscita” per chi trascorre periodi estremamente lunghi di sedentarietà. La raccomandazione degli esperti, pertanto, è sempre quella di aumentare il numero di passi (compatibilmente con le proprie condizioni di salute) e ridurre il più possibile il tempo legato a sedie e poltrone.

A determinare il numero di passi ottimale e minimo da fare quotidianamente per abbattere il rischio di morte prematura e malattie cardiovascolari è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati australiani del Charles Perkins Centre dell'Università di Sydney, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di vari istituti. Tra quelli coinvolti il Dipartimento di Medicina Preventiva – Scuola Paulista di Medicina dell'Università Federale di San Paolo (Brasile); la Facoltà di Scienze della Salute dell'Università Autonoma del Cile; la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Cadice (Spagna); l'Università della Danimarca Meridionale e altri. I ricercatori, coordinati dal professor Matthew N. Ahmadi, docente presso il Mackenzie Wearables Research Hub dell'ateneo australiano, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato statisticamente i dati sanitari di oltre 70.000 cittadini britannici caricati nel database UK Biobank, che sono stati seguiti per un periodo di follow-up medio di circa 7 anni. In parole semplici, gli studiosi hanno messo a confronto il numero di decessi (1.633) ed eventi cardiovascolari (6.190) con quello dei passi fatti quotidianamente da ciascun partecipante e con le ore trascorse seduti, calcolate attraverso un accelerometro. Il tempo medio di sedentarietà dei partecipanti allo studio era di 10,6 ore al giorno.

Incrociando tutti i dati è emerso che il numero ottimale di passi da fare ogni giorno per abbattere il rischio di morte prematura (per tutte le cause) e malattie cardiovascolari – come infarto del miocardio e ictus – era compreso tra i 9.000 e i 10.000; nel primo caso il rischio veniva abbattuto di circa il 40 percento, nel secondo del 21 percento. Il 50 percento di questi benefici era già osservabile attorno ai 4.000-4.500 passi al giorno, ma qualunque numero di passi quotidiano oltre i 2.200 era in grado di ridurre le probabilità di morte prematura ed eventi cardiovascolari, indipendentemente dal tempo trascorso a sedere. Poiché si è trattato di uno studio di osservazione è doveroso sottolineare che non è possibile determinare un rapporto di causa – effetto, ma si tratta di risultati significativi che dovrebbero spingere chiunque a perseguire una vita più sana e attiva.

“Il conteggio dei passi è una misura tangibile e facilmente comprensibile dell’attività fisica che può aiutare le persone nella comunità, e anche gli operatori sanitari, a monitorare accuratamente l’esercizio fisico. Ci auguriamo che queste prove possano portare a nuove linee guida sull’attività fisica e sul comportamento sedentario basate su dispositivi, che dovrebbero includere raccomandazioni chiave sui passi quotidiani”, ha dichiarato in un comunicato stampa il professor Emmanuel Stamatakis, coautore dello studio. Chiaramente non tutti possono permettersi di fare migliaia di passi al giorno ed è sempre doveroso chiedere un consiglio al proprio medico curante. Un precedente studio pubblicato su The Lancet aveva determinato che per gli over 60, per ridurre il rischio di morte prematura, ne bastano 6.000-8.000, mentre per chi ha meno di 60 anni ne servono 8.000-10.000.  Un'altra indagine aveva determinato che bastano 10 minuti di camminata al giorno. I dettagli della nuova ricerca “Do the associations of daily steps with mortality and incident cardiovascular disease differ by sedentary time levels? A device-based cohort study” sono stati pubblicati sul British Medical Journal (BMJ).

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