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Possibili brillamenti di Classe X sul Sole oggi 5 gennaio 2024: quali sono i rischi per la Terra

Da tre gruppi di macchie solari molto instabili dal punto di vista magnetico potrebbero scaturire violentissimi brillamenti di Classe M o X nella giornata odierna, venerdì 5 gennaio 2024. I possibili effetti sulla Terra.
A cura di Andrea Centini
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Un brillamento di classe X 5.4. Credit: NASA Goddard Space Flight Center
Un brillamento di classe X 5.4. Credit: NASA Goddard Space Flight Center

Oggi, venerdì 5 gennaio 2024, è possibile che sul Sole si verifichino brillamenti (o eruzioni solari) di potenza particolarmente significativa. In base ai dati segnalati dal portale specializzato in meteo spaziale Spaceweather.com, infatti, dalle regioni associate ad alcune macchie solari potrebbero essere sprigionati brillamenti di Classe M o Classe X. Per quanto concerne i primi, le probabilità sono valutate al 40 percento, mentre per i secondi, decisamente più potenti, il rischio scende al 15 percento. Nel caso in cui si dovessero manifestare, sulla Terra potrebbero verificarsi dei blackout radio prolungati, in particolar modo per le onde radio ad alta frequenza (HF). Le eruzioni solari possono inoltre essere associate ad altri fenomeni violenti, come le espulsioni di massa coronale (CME), dalle quali scaturisce il vento solare in grado di scatenare una tempesta geomagnetica sulla Terra.

I brillamenti solari, come spiegato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l'agenzia federale statunitense deputata al monitoraggio del meteo (anche spaziale), dell'atmosfera e degli oceani, sono “grandi eruzioni di radiazioni elettromagnetiche provenienti dal Sole che durano da minuti a ore”. Poiché l'improvviso rilascio di energia viaggia alla velocità della luce, gli effetti sulle onde radio sulla Terra sono istantanei. Il 15 dicembre 2023, ad esempio, un violentissimo brillamento solare di Classe X 2.8 aveva provocato un immediato e “profondo blackout radio a onde corte sulle Americhe”. Fortunatamente non sono seguite tempeste solari significative nei giorni successivi.

Questi fenomeni si verificano quando l’energia magnetica accumulata nell’atmosfera delle stelle (non solo sul Sole) viene improvvisamente rilasciata. Avvengono generalmente a ridosso dei complessi di macchie solari, in particolar modo quando sono caratterizzati da campi magnetici instabili come quelli definiti beta-gamma. Al momento ci sono “solo” quattro grandi gruppi di macchie solari sul Sole, ma tre di essi presentano proprio la suddetta configurazione magnetica. Poiché le eruzioni solari sono legate alla riconnessione delle linee dei campi magnetici e le macchie solari sono ambienti particolarmente “turbolente”, i ricercatori hanno potuto stabilire un rischio per la giornata odierna. Come indicato, c'è una probabilità del 40 percento che si verifichino brillamenti di Classe M e una del 15 percento che si verifichino di Classe X.

La classificazione dei brillamenti solari è legata all'energia sprigionata, determinata sulla base della loro luminosità nei raggi X. Le classi di potenza sono A, B, C, M e X, pertanto quelli attesi per oggi appartengono alle due classi più energetiche. A ogni balzo tra una "lettera" e l'altra, la potenza aumenta di ben 10 volte, pertanto un brillamento M è 1.000 volte più energetico di uno di Classe A. Ciascuna classe viene inoltre suddivisa in sottocategorie numeriche, da 1 a 9, quindi, per esempio, esistono brillamenti di Classe C2 ed M4. I più potenti in assoluto, quelli di classe X, non hanno un limite numerico; basti ricordare che il più potente brillamento solare in assoluto registrato è stato un X45, verificatosi circa 20 anni fa, il 4 novembre del 2003.

Come specificato, i brillamenti solari possono essere accompagnati da altri fenomeni molto energetici come le espulsioni di massa coronale; le particelle cariche elettricamente (plasma) che ne derivano viaggiano sotto forma di vento solare, che in caso di impatto con la magnetosfera terrestre danno vita alle tempeste geomagnetiche, oltre che alle spettacolari aurore polari. Più veloce ed energetico è il plasma, più violenta è la tempesta solare. Una di classe G5, la più estrema, potrebbe arrecare gravissimi danni a linee elettriche, connessioni internet, navigazione satellitare e molto altro ancora. Gli effetti sulla tecnologia sarebbero catastrofici e potremmo avere problemi di comunicazione e alimentazione per mesi.

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