Pomodori gialli, svelato il segreto che li rende unici (e diversi dai rossi)

Perché alcuni pomodori sono gialli e non rossi? Questa domanda, rimasta aperta per decenni, ha finalmente trovato una risposta nei risultati di un recente studio pubblicato sulla rivista Horticulture Research. I ricercatori hanno identificato le basi genetiche che determinano pigmentazione del frutto, svelando un meccanismo molecolare che porta alla colorazione gialla nei pomodori maturi.
L’indagine ha messo in luce il ruolo chiave del gene YFT3, che codifica per un enzima coinvolto nella via biosintetica degli isoprenoidi. Questa via svolge un compito centrale nella produzione dei carotenoidi, i pigmenti responsabili del colore e dei benefici per la salute di molti frutti, compresi i pomodori.
Una singola mutazione nel gene YFT3 – nello specifico, la sostituzione di una base purinica con una pirimidinica (A2117C) che porta a un amminoacido diverso (Ser126Arg) nell’enzima – si è dimostrata cruciale in termini di attività enzimatica, determinando una riduzione dei livelli di carotenoidi nei pomodori. Nei pomodori mutanti, questa variazione si traduce in un accumulo inferiore di pigmenti e la conseguente colorazione gialla.
“Il nostro studio non solo svela un fattore genetico chiave che influenza il colore dei pomodori, ma fornisce anche preziose informazioni sulla complessa rete di biosintesi dei carotenoidi – ha affermato l’autrice principale dello studio, la dottoressa Lingxia Zhao dell’Università Jiao Tong di Shanghai – . Questa conoscenza potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo di pomodori con un valore nutrizionale migliorato e un aspetto estetico migliore”.
YFT3 e il colore dei pomodori: la mutazione che “spegne” il rosso
La scoperta di come una singola mutazione nel gene YFT3 possa modificare un’attività enzimatica cruciale nella sintesi dei carotenoidi apre nuove prospettive per la genetica del pomodoro. Questa variazione, capace di “spegnere” il rosso e lasciare emergere la tonalità gialla, fornisce una chiave di lettura precisa dei processi che controllano la pigmentazione nei frutti maturi.
Gli autori dello studio sottolineano che comprendere i meccanismi molecolari della formazione e dello sviluppo del colore dei frutti di pomodoro può avere implicazioni sul miglioramento genetico e nella selezione di varietà con livelli più elevati di carotenoidi, composti noti per i loro benefici nutrizionali e antiossidanti, e non solo.
“Questa svolta potrebbe avere un impatto significativo non solo sulla salute pubblica, migliorando il profilo nutrizionale dei pomodori, ma anche sulla sostenibilità agricola, favorendo lo sviluppo di colture più resilienti e nutrienti”.