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Peregrine, problemi per il lander in viaggio verso la Luna: cosa sta succedendo

Il lander Peregrine della Astrobotic partito lunedì 8 gennaio 2024 da Cape Canaveral, in Florida, ha avuto un problema tecnico a poche ore dal lancio a causa di una perdita di carburante: “Una manovra ha permesso di riallineare i pannelli solari del veicolo verso il Sole, l’obiettivo ora è avvicinarsi il più possibile alla Luna”. Il rischio è una caduta incontrollata nelle prossime ore.
A cura di Valeria Aiello
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Prima foto dallo spazio inviata dal lander Peregrine di Astrobotic: in primo piano, l'isolamento multistrato (MLI) all'esterno del veicolo che appare stranamente deformato. "Un indizio visivo della causa del problema al sistema di propulsione" evidenzia Astrobotic. Credit: X/@Astrobotic
Prima foto dallo spazio inviata dal lander Peregrine di Astrobotic: in primo piano, l'isolamento multistrato (MLI) all'esterno del veicolo che appare stranamente deformato. "Un indizio visivo della causa del problema al sistema di propulsione" evidenzia Astrobotic. Credit: X/@Astrobotic

Problema tecnico per Peregrine, il primo lander privato in viaggio verso la Luna: il veicolo spaziale della società Astrobotic decollato lunedì 8 gennaio 2024 da Cape Canaveral, in Florida, potrebbe non essere in grado di procedere nella missione per “un’anomalia” che, inizialmente, ha impedito di puntare stabilmente il pannello solare del veicolo spaziale verso il Sole. Lo ha reso noto la stessa Astrobotic che, dopo i primi aggiornamenti, ha comunicato il successo di una manovra d’emergenza, che ha permesso il corretto orientamento del sistema ma, al tempo stesso, rivelato la reale causa del problema: una perdita di carburante dovuta a “un guasto all’interno del sistema di propulsione”.

Sfortunatamente – spiega la società con sede a Pittsburgh, in Pennsylvania –  si è verificata un’anomalia che ha impedito di raggiungere un orientamento stabile di puntamento del Sole […]. La manovra improvvisata del team è riuscita a riorientare il pannello solare di Peregrine. Ora stiamo caricando la batteria”. Tuttavia, prosegue Astrobotic, “una perdita di propellente in corso sta causando il funzionamento dei propulsori del sistema di controllo dell’assetto del veicolo spaziale ben oltre il ciclo di vita previsto per evitare una caduta incontrollabile del lander.

Le fasi del lancio di Peregrine, la prima missione privata in viaggio verso la Luna. Credit: X/@Astrobotic
Le fasi del lancio di Peregrine, la prima missione privata in viaggio verso la Luna. Credit: X/@Astrobotic

Il lander, lanciato da un razzo Vulcan della United Launch Alliance, la joint venture tra Lockheed Martin e Boeing, ha superato con successo la fase di separazione e “ha iniziato a ricevere i dati di telemetria dal Deep Space Network della Nasa – ha precisato l’Astrobotic – . I sistemi avionici, inclusa l’unità primaria di comando e gestione dei dati, nonché i controller termici di propulsione e potenza sono tutti accessi e funzionanti come previsto”. Tuttavia, poco dopo l’attivazione del sistema di propulsione, quando il Peregrine è entrato nello stato pienamente operativo, i tecnici di terra hanno rilevato l’anomalia.

La causa del problema di Peregrine è una perdita di carburante

Come comunicato dalla Astrobotic, il problema che sta mettendo a rischio la missione del lander Peregrine in viaggio verso la Luna è una perdita di carburante causata da un guasto al sistema di propulsione. Ciò, indica la società, sta provocando un funzionamento dei propulsori del sistema di controllo dell’assetto del veicolo spaziale “ben oltre il ciclo di vita previsto, per evitare una caduta incontrollata del lander”. La speranza, in questa fase, è quella di riuscire ad avvicinare il più possibile Peregrine alla Luna.

“Se i propulsori possono continuare a funzionare, riteniamo che la navicella spaziale possa continuare in uno stato stabile di puntamento verso il Sole per circa altre 40 ore, in base all'attuale consumo di carburante – stima Astrobotic – . In questo momento, l'obiettivo è portare Peregrine il più vicino possibile alla distanza lunare prima che perda la capacità di mantenere la posizione di puntamento del Sole e successivamente perda potenza”.

La prima foto inviata da Peregrine è un indizio dell'anomalia

Nel corso della sua prima notte di viaggio, Peregrine ha inviato la sua prima foto dallo spazio. “La telecamera utilizzata è montata sopra un piano di carico e mostra l'isolamento multistrato (MLI) in primo piano” precisa Astrobotic, pubblicando sui social l’immagine scattata dal veicolo, il primo degli Stati Uniti a oltre 50 anni dalla fine del programma Apollo ad avere come obiettivo un atterraggio morbido sulla superficie lunare, nonché il primo in assoluto da parte di una compagna privata.

La fotografia mostra tuttavia che gli strati esterni dell’isolamento del veicolo sono stranamente deformati. “Il disturbo dell'MLI è il primo indizio visivo che si allinea con i nostri dati di telemetria che indicano un'anomalia del sistema di propulsione” evidenzia la società.

La missione Peregrine fa parte del programma promosso dalla NASA nell’ambito del Commercial Lunar Payload Services (CLPS) con cui l Agenzia spaziale americana sovvenziona le aziende private affinché forniscano attrezzature scientifiche sulla Luna. Il problema della perdita di carburante, che potrebbe non trovare una soluzione, rischia tuttavia di compromettere il questo primo viaggio lunare, non però l’unico da parte di una compagnia privata ad essere previsto in questo primo trimestre del 2024: anche l’Intuitive Machines, una società con sede a Houston guidata da veterani della NASA, proverà a far atterrare un veicolo spaziale sulla superficie lunare: il lancio dovrebbe avvenire a metà febbraio su un razzo SpaceX Falcon 9 per puntare, mediante una rotta più diretta, all’allunaggio il 22 febbraio.

I piani di Astrobotic, d’altra parte, erano di effettuare un atterraggio morbido presso la Bay of Stickness, un’antica pianura lavica chiamata anche Sinus Viscositatis, per effettuare misurazioni sul ghiaccio d’acqua superficiale e sotterraneo, ma anche dei livelli di radiazione, del campo magnetico e dello strato estremamente tenue di gas (esosfera lunare), al fine di preparare la strada alle future missioni Artemis della NASA e, nello specifico, ad Artemis 3 che nel 2025 riporterà gli astronauti a lasciare le loro impronte sul suolo lunare.

Cosa c'è a bordo di Peregrine

A bordo di Peregrine ci sono venti strumenti scientifici, di cui cinque della NASA, oltre a una serie di oggetti curiosi, tra cui alcune capsule contenenti campioni di DNA e resti cremati , tra cui quelli di Gene Roddenberry, il creatore di Star Trek. Sul veicolo anche una copia di Wikipedia, un bitcoin caricato all’interno di una moneta fisica e “moonbox” di DHL che trasporta ricordi che vanno da romanzi e fotografie a un piccolo pezzo del Monte Everest.

Come indicato dalla NASA, questo primo lancio nell’ambito del programma CLPS – considerato comunque ad alto rischio dall’Agenzia spaziale americana – ha il compito di modellare il futuro dell’esplorazione umana per la generazione Artemis. Nonostante l’arrivo sulla Luna e l’atterraggio morbido di Peregrine (inizialmente previsto per il 23 febbraio 2024) ora rischino di essere un’utopia, Astrobotic sta cercando di trarre il massimo da questa missione, per quanto possibile, ringraziando “per il sostegno che stiamo ricevendo, dai messaggi sui social media alle telefonate e agli aiuti. Questo è ciò che rende l’industria spaziale così speciale: ci uniamo di fronte alle avversità. Un sentito ringraziamento da parte dell'intera squadra di Peregrine Mission One”.

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