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Perché molti non hanno visto l’eclissi lunare totale del 7 settembre, ma siamo riusciti a fotografarla

La sera del 7 settembre i cieli d’Italia sono stati impreziositi dall’eclissi di Luna totale in occasione della Luna Piena del Mais, ma il fenomeno è stato rovinato su larga parte dello Stivale a causa di nuvole e foschia. Nonostante i significativi problemi di visibilità nel Lazio, siamo comunque riusciti a fotografare la totalità dell’eclissi – la cosiddetta Luna di Sangue – da Cerveteri, in provincia di Roma.
A cura di Andrea Centini
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L’eclissi lunare totale del 7 settembre, ripresa dalla necropoli della Banditaccia a Cerveteri. Credit: Andrea Centini
L’eclissi lunare totale del 7 settembre, ripresa dalla necropoli della Banditaccia a Cerveteri. Credit: Andrea Centini

Inutile fare troppi giri di parole: l'eclissi di Luna totale del 7 settembre, il fenomeno astronomico più atteso dell'anno verificatosi in concomitanza con la Luna Piena del Mais, è stato una mezza – e finanche completa – delusione per moltissimi italiani. Anche per noi, che avevamo intenzione di filmare la cosiddetta "Luna di Sangue" dal Lazio, più precisamente dallo splendido scenario della necropoli della Banditaccia a Cerveteri, in provincia di Roma. Qui, ieri sera, il Gruppo Astrofili di Palidoro (GAP) aveva organizzato uno straordinario evento, al quale hanno partecipato circa 2.000 persone.

Nel campo innanzi a una maestosa tomba etrusca, in molti avevano disteso teli sul terreno, in attesa dello spettacolare evento. C'era anche una "batteria" di telescopi di vario genere e dimensioni, che grazie al contributo degli esperti erano erano stati messi a disposizione dei presenti, per permettere di ammirare la “Luna Rossa” anche tramite uno strumento ottico. Tutto era pronto per un evento memorabile; anche il tramonto cui abbiamo assistito è stato bellissimo. Peccato però che un muro di nuvole e foschia abbia rovinato quasi completamente la visione dell'eclissi.

L’eclissi lunare totale del 7 settembre, ripresa dalla necropoli della Banditaccia a Cerveteri. Credit: Andrea Centini
L’eclissi lunare totale del 7 settembre, ripresa dalla necropoli della Banditaccia a Cerveteri. Credit: Andrea Centini

Un po' di contesto. La Luna ieri è sorta attorno alle 19:30 (ora di Roma) già totalmente eclissata, ovvero all'interno del cono d'ombra proiettato dalla Terra, frapposta tra il Sole e la Luna Piena del Mais. Quando i tre corpi celesti sono posti in quest'ordine e il loro allineamento è perfetto, un evento che si verifica ogni 2-3 anni, si ha l'eclissi lunare totale, che acquisisce il caratteristico colore rosso sanguigno per un motivo preciso: l'atmosfera terrestre filtra la luce solare e permette di far arrivare alla Luna solo la componente rossa dello spettro luminoso. Ecco perché il disco lunare durante le eclissi acquisisce la caratteristica tonalità bronzea, dando vita alla popolare “Luna di Sangue”. Ieri 7 settembre 2025 il massimo o culmine dell'eclissi era atteso alle 20:11, mentre la fine della totalità alle 20:52. Purtroppo sono queste fasi cruciali dell'evento a essere state funestate dalla coltre di nubi e dalla foschia, che ci hanno impedito di fare le riprese video che avremmo voluto e dovuto.

L’eclissi di Luna del 7 settembre ripresa da Gorga. Credit: Ercole Agelucci
L’eclissi di Luna del 7 settembre ripresa da Gorga. Credit: Ercole Agelucci

La Luna “arrossata” si è comunque debolmente palesata quando era già ben al di sopra della linea dell'orizzonte, tuttavia la sua luminosità e la definizione erano così flebili che non tutti sono riusciti a intravederne la silhouette a occhio nudo. Spesso si utilizzavano gli aerei in transito per provare a indicare la posizione del corpo celeste, che spariva e riappariva dietro la foschia. Chiaramente con gli strumenti ottici e le fotocamere la situazione era migliore, ma ben lungi dallo spettacolo che tutti avremmo sognato di vedere. Un vero peccato anche alla luce del magnifico evento organizzato dall'associazione di astrofili di Palidoro, che comunque ha permesso a tutti di far apprezzare ciò si vedeva.

Nonostante le notevoli difficoltà nella visione dell'evento, riscontrate praticamente in tutto il Centro e Nord Italia, noi dal Lazio siamo riusciti comunque a cogliere delle fotografie sufficientemente valide, piuttosto significative del fenomeno astronomico. Dunque, come abbiamo fatto gli scatti alla Luna rossa se a occhio nudo si vedeva a malapena un'ombreggiatura arancio-rossastra? La ragione è semplice: con la fotocamera è possibile allungare i tempi di esposizione, ovvero aumentare la quantità di luce che il sensore riesce a catturare. Allungando i tempi, si può far emergere anche un oggetto nascosto dalla foschia. Certo, non dettagliato come se si stagliasse in un cielo terso, sereno e privo di turbolenze, ma comunque ben evidente.

È esattamente così che abbiamo scattato alcune delle foto che trovate in accompagnamento al testo, un paio durante la totalità e una all'uscita della stessa (parzialità). Ad agevolare il nostro lavoro, purtroppo solo fotografico e senza riprese video, anche il fatto che abbiamo utilizzato una fotocamera "superzoom", ovvero con un teleobiettivo molto potente, fra l'altro coadiuvato da una modalità di scatto specifica per la Luna. In parole semplici, l'occhio della fotocamera può vedere ciò che è celato a quello umano; se a questo si aggiunge un po' di post produzione, il risultato può essere accettabile anche in condizioni molto difficili.

L’evidente illuminazione del disco lunare relativa all’avvio della fase di parzialità. Credit: Andrea Centini
L’evidente illuminazione del disco lunare relativa all’avvio della fase di parzialità. Credit: Andrea Centini

Dobbiamo sottolineare che proprio in contemporanea con l'uscita dalla totalità il fenomeno astronomico ha iniziato a manifestarsi in modo molto più evidente anche nel cielo di Cerveteri, avendo la Luna oltrepassato il muro di velature più compatte. Anche l'avvio della fase di parzialità, con l'arrivo dell'illuminazione diretta da parte del Sole, ha aiutato nell'osservazione. Questa parte dell'evento, come mostra anche la diretta del Gruppo Astrofili di Palidoro che potete vedere qui di seguito, è stata ben visibile e godibile. Sicuramente coinvolgente, anche perché vedere il disco lunare riconquistare la piena luminosità passo dopo passo è un vero spettacolo, ma il rammarico per aver perso la fase più bella e rossa della totalità resta.

Ce lo conferma anche il fatto che diverse persone, non riuscendo a osservare la totalità dell'eclissi con i propri occhi, è venuta a vederla sullo schermo della nostra fotocamera, che appunto, grazie alla lunga esposizione, è riuscita a coglierne l'essenza. In un caso piuttosto emblematico, una ragazza ci ha gentilmente richiesto di poter fare una fotografia al display della fotocamera per portarsi a casa un ricordo della luna rossa.

L’eclissi di Luna del 7 settembre ripresa da Gorga. Credit: Ercole Agelucci
L’eclissi di Luna del 7 settembre ripresa da Gorga. Credit: Ercole Agelucci

Possiamo confermare che gli stessi problemi di visibilità li hanno avuti moltissimi appassionati di astronomia del Centro e del Nord Italia, mentre le cose sono andate decisamente meglio al Meridione. Il fotografo Ercole Angelucci ci ha girato alcuni scatti ottenuti da Gorga, in provincia di Roma, dove si trova un osservatorio e uno splendido cielo buio e stellato. Come noi ha dovuto combattere con le nubi per far emergere la Luna rossa, ottenuta con esposizioni da 0,6 fino a 4 secondi e sensibilità ISO fino a 12.800. Dalle Marche il ricercatore ed esperto fotografo Enrico Villa ci ha confermato di non essere riuscito a vedere e nemmeno a fotografare nulla della totalità.

Quando si dipende totalmente dalla natura dobbiamo essere consapevoli che non sempre le cose vanno come le si desiderano; è un concetto che conosce bene anche chi fa fotografia naturalistica alla fauna selvatica, non solo gli appassionati di astronomia (che si augurano abitualmente cieli sereni). Cogliamo l'occasione per ringraziare il Gruppo Astrofili di Palidoro, che nonostante il meteo poco amichevole è comunque riuscito a organizzare un bellissimo evento, istruttivo ed emozionante, che ha regalato tanti bei momenti in un palcoscenico meraviglioso.

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