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Perché le donne sentono il freddo più degli uomini

Le ragioni sono molteplici e vanno ricercate nelle differenze biologiche ed ormonali tra uomini e donne.
A cura di Valeria Aiello
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Sarà probabilmente capitato a tutti di discutere della temperatura del condizionatore o di impianti di climatizzazione da settare in casa o al lavoro. E di dover trovare un compromesso con chi ha preferenze diverse dalle nostre, spesso osservando che le donne preferiscono una temperatura interna più alta rispetto agli uomini. Questa differenza va ben oltre la convinzione diffusa per cui le donne siano “più freddolose” degli uomini e trova riscontro nella ricerca scientifica che documenta le diversità tra il genere femmine e quello maschile.

Le ragioni di tale differenza sono molteplici e, come spiegato dalla ricercatrice Charlotte Phelps e dal professor Christian Moro della Bond University di Robina, in Australia, vanno cercate nelle diversità biologiche e ormonali tra i due sessi. “A circa lo stesso peso corporeo – indicano i due esperti in un articolo pubblicato su The Conversationle donne tendono ad avere meno muscoli per generare calore. Le donne hanno anche più grasso tra la pelle e i muscoli, quindi la pelle si sente più fredda, poiché è leggermente più lontana dai vasi sanguigni”. Le donne tendono anche ad avere “un tasso metabolico inferiore rispetto agli uomini, il che riduce la capacità di produzione di calore durante l’esposizione al freddo, rendendole donne più inclini a sentire freddo quando la temperatura scende”.

A tutto questo si sommano differenze ormonali, per cui estrogeni e progesterone – presenti in grandi quantità nelle donne – contribuiscono alla temperatura interna del corpo e della pelle. Gli estrogeni, in particolare, dilatano i vasi sanguigni delle estremità, il che significa che più calore può essere perso nell’aria circostante mentre il progesterone causa la costrizione dei vasi della pelle, mantenendo gli organi interni più caldi. Questo equilibrio ormonale cambia durante il mese, insieme al ciclo mestruale, facendo sì che la temperatura corporea interna sia più alta nella settimana successiva all’ovulazione, poiché i livelli di progesterone aumentano. In altre parole, durante questa fase le donne potrebbero essere particolarmente sensibili alle temperature più fresche.

Differenze circa la diversa percezione della temperatura tra i due sessi sono state osservate anche in molte specie di uccelli e mammiferi. “I maschi si radunano più comunemente in aree più fresche dove c’è ombra, mentre le femmine e la prole rimangono in ambienti più caldi dove c’è la luce del sole – proseguono i due esperti – . I pipistrelli maschi, ad esempio, preferiscono riposare sulle fresche e alte vette delle montagne, mentre le femmine rimangono nelle valli più calde”. Le femmine, in particolare, potrebbero aver sviluppato “una preferenza per i climi più caldi per incoraggiarli a riposare con la prole durante le fasi in cui i giovani non sono in grado di regolare la propria temperatura corporea. Quindi la differenza tra i meccanismi di rilevamento del calore può fornire un vantaggio evolutivo”.

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