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Perché il valzer “Sul bel Danubio blu” di Strauss verrà trasmesso nello spazio profondo

Una versione preregistrata del più famoso di tutti i valzer verrà trasmessa nello spazio dall’Agenzia spaziale europea (ESA) per celebrare una convergenza di anniversari, rimediando a un “errore cosmico” vecchio di decenni: l’omissione del brano dallo storico Disco d’Oro a bordo delle sonde Voyager della NASA.
A cura di Valeria Aiello
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L'antenna parabolica per lo spazio profondo dell'Agenzia Spaziale Europea, a Cebreros, in Spagna / Credit: ESA
L'antenna parabolica per lo spazio profondo dell'Agenzia Spaziale Europea, a Cebreros, in Spagna / Credit: ESA

Il valzer “Sul bel Danubio blu” di Johann Strauss sarà trasmesso nello spazio profondo in occasione del 200° anniversario della nascita del compositore e il 50° anniversario dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), rimediando a un “errore cosmico” vecchio di decenni: l’omissione del celebre brano dallo storico Golden Record, il disco d’oro a bordo delle sonde Voyager della NASA.

L’evento, previsto per il 31 maggio, coincide anche con la messa in funzione della prima antenna della rete Estrack, la rete globale di stazioni terrestri dell’ESA, e i 20 anni dell’antenna di Cebreros, in Spagna, che celebrerà la convergenza di anniversari trasmettendo una versione preregistrata del più famoso di tutti i valzer, eseguita dall’Orchestra Sinfonica di Vienna, che a sua volta festeggia il suo 125 compleanno.

La celebrazione nello spazio farà eco al concerto dal vivo della stessa orchestra presso il MAK (Museo di Arti Applicate) di Vienna, con proiezione pubblica a Madrid, New York e Vienna: l’evento inizierà alle 20:30 di sabato 31 e la trasmissione dell’antenna di Cebreros avrà luogo alle 21:30.

La diretta streaming potrà essere seguita su space.wien.info e sul canale Instagram di Vienna. La versione del valzer trasmessa dall’antenna di Cebreros sarà una registrazione della prova finale dell’orchestra, che verrà acquisita la sera prima, in una decisione presa per evitare qualsiasi rischio di interruzioni tecniche durante l’evento dal vivo.

Il valzer “Sul bel Danubio blu” nello spazio corregge l’errore del XX secolo

La decisione di trasmettere il valzer “Sul bel Danubio blu” nello spazio profondo è al tempo stesso simbolica e correttiva: il valzer, composto nel 1866 da Johann Strauss, divenne noto nell’immaginario collettivo grazie al seminale del film di fantascienza del 1968 di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello spazio”, dove accompagnava immagini panoramiche di stazioni spaziali in rotazione nell’orbita terrestre.

Nonostante questa associazione con l'estetica e la storia culturale dell'era spaziale, il brano fu inspiegabilmente escluso dal Golden Record, il disco d’oro a bordo delle sonde spaziali Voyager della NASA lanciate nel 1977, che contiene una selezione di brani, suoni e immagini, oltre ai saluti degli abitanti della Terra.
Quasi cinque decenni dopo, l’ESA ha collaborato con l’Ente per il Turismo di Vienna per “collocare simbolicamente questo ‘inno dello spazio’ tra le stelle, accanto al Disco d’Oro delle sonde Voyager della NASAha precisato l’Agenzia spaziale in una nota.

Il segnale trasmesso dall’antenna di Cebreros viaggerà alla velocità della luce, il che significa che raggiungerà la sonda Voyager 1 (la più lontana dalla Terra) in circa 23 ore. Durante il suo viaggio, arriverà sulla Luna in circa 1,5 secondi, su Marte in 4,5 minuti, su Giove in 37 minuti e su Nettuno in poco meno di quattro ore.

La trasmissione aggiungerà “Sul bel Danubio blu” al breve elenco di canzoni già inviate nello spazio, tra cui “Across the Universe” dei Beatles, che celebrò il 50esimo anniversario della NASA nel 2008. Sempre la NASA, nel 2024, ha trasmesso “The Rain (Supa Dupa Fly)” di Missy Elliott verso Venere, mentre nel 2012 era stata la volta di “Reach for the Stars” di Will.I.Am, il brano scritto dal rapper americano su richiesta dall’Agenzia spaziale per essere trasmesso da Marte verso la Terra dal rover Curiosity.

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