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Perché facciamo così fatica a perdere peso: dipende da un antico meccanismo del cervello

Avere un peso nella norma è stato considerato a lungo una questione di volontà. In realtà oggi sappiamo che le cose sono molto più complesse di così: un recente studio ha scoperto come dopo un dimagrimento sia il nostro stesso cervello a cercare di riportarci al nostro peso passato.
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A volte perdere gli eventuali chili in eccesso può essere una sfida molto difficile, soprattutto se l'obiettivo è conservare il nuovo peso raggiunto sul lungo periodo. Eppure per anni il peso di una persona è stato trattato soprattutto come una questione di volontà. Quante volte abbiamo sentito dire frasi del tipo "Se vuoi, puoi", "È tutta questione di volontà". Oggi finalmente sappiamo che le cose sono molto più complesse di così.

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha scoperto come il peso di una persona e la sua regolazione nel tempo dipendano infatti da complessi meccanismi metabolici che non possono essere ridotti alla volontà del singolo. Lo aveva spiegato bene qualche mese fa a Fanpage.it anche il professore Francesco Rubino, a capo del dipartimento di Chirurgia metabolica e bariatrica del King's College di Londra, nonché una delle cento persone più influenti del 2025 nell'ambito della salute secondo il Time.

Ora un nuovo studio aggiunge un importante tassello a questo difficile puzzle che mostra nel dettaglio come il nostro cervello abbia imparato in tempi lontanissimi a ricordare il nostro vecchio peso e a riportarci ad esso. Valdemar Brimnes Ingemann Johansen e Christoffer Clemmensen, entrambi ricercatori dell'Università di Copenaghen, sono tra gli autori di questo studio e in un articolo sul sito di informazione scientifica The Conversation hanno spiegato da dove arrivino questi meccanismi e a quali esigenze rispondano.

I meccanismi nel cervello che regolano il peso

Una delle difficoltà più comunemente riscontrate da chi inizia un percorso di dimagrimento consiste proprio nella tendenza del nostro corpo a riacquisire il peso perso. Ovviamente questo può dipendere da alcuni errori, come una dieta drastica (invece di un cambio di alimentazione sostenibile nel lungo periodo), ma spesso questo rischio prescinde dal comportamento del singolo.

"Il nostro cervello – spiegano i ricercatori – presenta dei potenti meccanismi per difendere il peso corporeo e può "ricordare" com'era in passato". Questo significa che in una persona che ha perso dei chili in più, il suo cervello potrebbe portare il corpo a riacquistare il peso iniziale, con una serie di reazioni fisiologiche, regolate anche dagli ormoni: ad esempio avvertiamo un maggiore senso di fame e abbiamo più voglia di cibo.

A cosa servono

Questo meccanismo in realtà non è un errore, ma risponde a un'esigenza legata alla sopravvivenza dei nostri antenati, è una sorta di meccanismo di difesa.  In tempi lontanissimi infatti il cibo non era sempre disponibile, quindi le riserve di grasso erano necessarie per affrontare eventuali periodi di magra. Ecco perché "nel corso del tempo, il corpo umano è diventato straordinariamente bravo a proteggere le sue riserve di energia attraverso complesse difese biologiche nel cervello", spiegano i ricercatori.

Ma oggi viviamo in un'epoca completamente diversa, in cui per la maggior parte delle persone il cibo è sempre disponibile e il nostro stile di vita è tendenzialmente sedentario. Quindi quel meccanismo che per i nostri antenati avrebbe potuto salvarli da eventuali periodi di mancanza di cibo, oggi potrebbe causarci alcuni problemi, soprattutto anche per la scarsa qualità della nostra dieta, spesso composta per lo più di cibi ultraprocessati.

"Una volta che il corpo è stato più pesante, il cervello arriva a trattare quel peso come la nuova normalità, un livello che si sente in dovere di difendere", spiegano i ricercatori. Ed è anche per questo motivo che è molto difficile conservare il proprio peso dopo un eventuale dimagrimento.

Ecco perché negli ultimi anni la ricerca scientifica sta insistendo soprattutto sull'importanza di attuare misure preventive che, fin dall'infanzia e ancora prima, puntino a creare abitudini alimentari sostenibili per tutta la vita e un peso sano già nei bambini: diversi studi hanno infatti suggerito come il cervello umano impari a controllare l'appetito e regolare il peso fin dai primissimi anni di vita.

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