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Covid 19

Omicron 2 è sensibilmente più contagiosa ed elusiva della 1, ma i vaccini Covid sono efficaci

La sottovariante Omicron 2 è più trasmissibile ed elusiva del ceppo originale emerso in Sudafrica, ma i vaccini anti Covid la contrastano efficacemente.
A cura di Andrea Centini
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Particelle del coronavirus su cellule umane. Credit: NIAID
Particelle del coronavirus su cellule umane. Credit: NIAID
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Nuove indicazioni confermano che la sottovariante BA.2 – ribattezzata “Omicron 2” – della variante Omicron (B.1.1.529) è sostanzialmente più trasmissibile del ceppo originale (BA.1), inoltre si caratterizza per una superiore capacità di eludere le difese immunitarie determinate dalla vaccinazione (che resta comunque molto protettiva contro la forma grave della COVID-19 e la morte). Nonostante la maggiore suscettibilità all'infezione anche in chi ha ricevuto il vaccino, tuttavia, non si osserva un aumento della trasmissibilità nei nuclei famigliari in cui il positivo è vaccinato con 2 o 3 dosi. Sono i risultati di uno studio condotto in Danimarca, dove la Omicron 2 ha soppiantato il lignaggio originale tra la fine di dicembre 2021 e l'inizio di gennaio 2022. Ora rappresenta il 65 percento dei casi totali delle nuove infezioni nel Paese nordeuropeo. Nei giorni scorsi un rapporto dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) aveva rilevato che Omicron 2 ha un tasso di crescita maggiore di BA.1, che può essere osservato in tutte le regioni britanniche. A causa di queste caratteristiche gli esperti ritengono che la coda dell'ultima ondata possa essere prolungata, sebbene non si aspettino nuove ondate nei luoghi dove ce n'è appena stata una di BA.1.

Il nuovo studio danese è stato condotto da scienziati di vari dipartimenti dell'Università di Copenaghen, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Ministero della Salute danese, del Statens Serum Institut e del Dipartimento di Matematica Applicata e Informatica dell'Università tecnica della Danimarca (DTU). I ricercatori, coordinati dal professor Frederik Plesner Lyngse, docente presso il Center for Economic Behaviour and Inequality dell'ateneo di Copenaghen, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato le dinamiche della trasmissione della variante Omicron nelle famiglie danesi tra la fine dello scorso anno e l'inizio del nuovo. Il professor Plesner Lyngse e i colleghi hanno identificato 8.541 casi familiari primari, dei quali 2.122 provocati dalla sottovariante Omicron 2. In un periodo di follow-up di 1-7 giorni nei nuclei famigliari dei positivi hanno rilevato 5.702 infezioni secondarie tra i potenziali 17.945 casi secondari.

Incrociando i dati genomici con quelli epidemiologici i ricercatori danesi hanno determinato che la Omicron 2 ha un tasso di attacco secondario o SAR (il numero di contagi che si verifica in una determinata finestra temporale) del 39 percento, mentre quello della BA.1 si attesta al 29 percento. È stato inoltre osservato che Omicron 2 rispetto al ceppo originale contagia più facilmente sia i non vaccinati (Odds Ratio (OR) 2,19; IC 95% 1,58-3,04), che coloro che hanno completato il ciclo vaccinale di base (OR 2,45; IC 95% 1,77-3,40), così come chi ha ricevuto la terza dose (OR 2,99; 95%-CI 2,11-4,24). È stata riscontrata anche una maggiore trasmissibilità da casi primari non vaccinati nelle proprie famiglie, ma non nei nuclei famigliari in cui i positivi da Omicron 2 avevano 2 o 3 dosi. Questi dati sono elencati nella Tabella 2 del rapporto che potete leggere nel Tweet del professor Eric Topol, esperto di medicina molecolare e cardiologo presso lo Scripps Research Translational Institute di La Jolla (Stati Uniti).

Tutti questi dati suggeriscono che la Omicron 2 è sensibilmente più trasmissibile ed elusiva rispetto al ceppo originale emerso in Sudafrica alla fine di novembre 2021, tuttavia, come rilevato nel bollettino “COVID-19 vaccine surveillance report” della UK Health Security Agency, i vaccini anti Covid mantengono la loro efficacia contro la forma sintomatica dell'infezione, anche con un piccolo vantaggio specifico contro BA.2. “Concludiamo che Omicron BA.2 è intrinsecamente e sostanzialmente più trasmissibile di BA.1 e che possiede anche proprietà immuno-evasive che riducono ulteriormente l'effetto protettivo della vaccinazione contro le infezioni, ma non ne aumentano la trasmissibilità da individui vaccinati con infezioni rivoluzionarie”, chiosano gli scienziati danesi. I dettagli della ricerca “Transmission of SARS-CoV-2 Omicron VOC subvariants BA.1 and BA.2: Evidence from Danish Households” sono stati caricati sul database online MedrXiv e non sono ancora stati sottoposti a revisione paritaria.

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