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Oltre 100 milioni di persone usano sigarette elettroniche: l’allarme dell’OMS

La prima stima globale dell’OMS sull’uso delle sigarette elettroniche rivela numeri preoccupanti: milioni di adolescenti nel mondo svapano, con percentuali nettamente superiori rispetto agli adulti, soprattutto nei Paesi ad alto reddito.
A cura di Valeria Aiello
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Per la prima volta, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso una stima globale sull’uso delle sigarette elettroniche, mettendo in luce numeri che sollevano forti preoccupazioni sul piano sanitario. Secondo il report, oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo utilizzano regolarmente le e-cig, con una netta prevalenza nei Paesi ad alto reddito. Gli adulti rappresentano la fascia più ampia, con circa 86 milioni di utenti stimati, ma ciò che allarma maggiormente è la diffusione tra i più giovani.

Tra i ragazzi tra i 13 e i 15 anni, si contano almeno 15 milioni di utilizzatori. I dati mostrano che, nei Paesi in cui sono disponibili statistiche attendibili, la quota di ragazzi che utilizzano sigarette elettroniche supera nettamente quella della popolazione adulta: in media, la percentuale di adolescenti che svapano è fino a nove volte superiore rispetto a quella degli adulti, evidenziando una tendenza crescente che sta attirando l’attenzione delle autorità sanitarie globali. Secondo l’OMS, il fenomeno è alimentato anche da strategie di marketing mirate, aromi accattivanti e una percezione ancora distorta dei rischi legati allo svapo.

L’Organizzazione chiede ai governi di rafforzare la regolamentazione sull’accesso e la promozione di questi dispositivi, soprattutto per tutelare le fasce più giovani. Sebbene spesso presentate come alternative “meno dannose” rispetto al fumo tradizionale, le sigarette elettroniche contengono nicotina e altre sostanze potenzialmente pericolose, i cui effetti a lungo termine non sono ancora pienamente noti.

Le sigarette elettroniche stanno alimentando una nuova ondata di dipendenza dalla nicotina – ha affermato Etienne Krug, Direttore del Dipartimento per i Determinanti della Salute, la Promozione e la Prevenzione dell'OMS – . Vengono pubblicizzate come un modo per ridurre il danno, ma in realtà stanno rendendo i bambini dipendenti dalla nicotina prima del previsto e rischiano di vanificare decenni di progressi”.

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