Oggi sciame di splendide stelle cadenti nei cieli italiani: a che ora vedere le Eta Aquaridi

Nella notte tra lunedì 5 e martedì 6 maggio potremo vedere nel cielo il picco massimo del più spettacolare sciame meteorico del mese, le Eta Aquaridi. La fascia oraria migliore in cui tentare l'osservazione delle “stelle cadenti” è quella che precede l'alba, attesa attorno alle 06:00 circa ora di Roma. La ragione risiede nel fatto che il radiante, cioè il punto nel cielo da cui sembrano originare le bellissime meteore, sorgerà attorno alle 03:00 del mattino, anche se qualche sparuta fiammata nel firmamento sarà già visibile in orari più confortevoli, come la serata di oggi. Le Eta Aquaridi sono attive dalla seconda metà di aprile fino alla fine di maggio, ma proprio in questi giorni offrono il massimo spettacolo.
Come spiegato nella rubrica “Il cielo del mese” dell'Unione Astrofili Italiani (UAI), le meteore delle Eta Aquaridi derivano dai detriti lasciati dal passaggio della cometa di Halley (formalmente 1P/Halley), “la stessa che genera anche lo sciame delle Orionidi in ottobre”. Si tratta probabilmente della cometa periodica più famosa del mondo, che torna a salutare la Terra ogni 76 anni. L'ultima visita ci fu nel 1986, mentre il prossimo passaggio sarà nel 2061. La “palla di ghiaccio” è ben conosciuta sin dai tempi storici grazie allo spettacolo incredibile che riesce a regalare nel cielo (tra i migliori quello del 1910). La sua periodicità fu studiata e prevista all'inizio del XVIII secolo dallo scienziato britannico Edmond Halley, cui si deve il nome dell'astro chiomato. A ogni passaggio il corpo celeste lascia una lunga scia di detriti che sono all'origine di due degli sciami meteorici più belli dell'anno. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi il fenomeno astronomico di stanotte.
A che ora vedere il picco massimo delle Eta Aquaridi
La finestra oraria migliore per vedere il picco massimo delle Eta Aquaridi è quella che precede l'alba del 6 maggio, tra le 03:00 e le 06:00 circa, quando si avranno maggiori possibilità di osservare un numero significativo di meteore nel cielo. Secondo la UAI e Timeanddate, ogni ora potrebbe essere possibile ammirare fino a una cinquantina di scie luminose nei cieli dell'emisfero boreale (dove si trova l'Italia). In quello australe lo spettacolo sarà ancora più affascinante poiché il radiante nella costellazione dell'Acquario, da cui sembrano originare, sarà molto alto nel cielo. Il nome negli sciami meteorici è legato alla regione di cielo – e dunque della costellazione – da cui le meteore sembrano propagarsi nel resto del firmamento, anche se in realtà è possibile scorgerle praticamente ovunque. Il radiante è solo il punto migliore da tenere come punto di riferimento; gli esperti consigliano di osservarlo con la coda dell'occhio, continuando a monitorare le aree circostanti.
Dove cercare le stelle cadenti nel cielo dall'Italia
Nella notte tra il 5 e 6 maggio 2025, il radiante delle Eta Aquaridi sorgerà attorno alle 03:00 ora di Roma, fortunatamente in concomitanza con il tramonto della Luna, che altrimenti avrebbe potuto disturbare i momenti migliori dell'osservazione a causa della sua luminosità (al 64 percento). Il radiante si eleverà a Est, nei pressi della stella Eta della costellazione dell'Acquario, che a sua volta sarà abbracciata dal Capricorno (a destra) e da Pegaso (a sinistra). Più il radiante salirà nel cielo, maggiore sarà il numero di stelle cadenti osservabili, portando lo ZHR (tasso orario zenitale, il numero di meteore visibili ogni ora) a circa 50 poco prima del sorgere del Sole. Il consiglio è quello di recarsi in un luogo buio e stellato, privo di inquinamento luminoso, coprirsi bene e godersi lo spettacolo delle spettacolari fiammate nel cielo, spesso associate ai desideri. Una spiaggia remota o un prato in collina e montagna potrebbero essere le soluzioni migliori.

Cosa sono le stelle cadenti
Nonostante si chiamino stelle cadenti, le meteore non hanno nulla a che fare con gli astri che punteggiano il firmamento. Come indicato, si tratta di minuscoli frammenti come polveri e piccoli detriti lasciati dal passaggio di comete e asteroidi durante la loro orbita nei pressi della Terra. Quando il nostro pianeta arriva in quella posizione durante il moto di rivoluzione attorno al Sole, la nube di detriti impatta con l'atmosfera, dando vita alle spettacolari scie luminose. I frammenti entrano a velocità elevatissima e a causa del tremendo attrito con l'aria vanno incontro al fenomeno di ablazione, che li distrugge dall'interno. Composizione, angolo di entrata e velocità sono alcuni dei parametri che caratterizzano colore, durata e intensità delle stelle cadenti. Quando i frammenti sono un po' più grandi (meteoroidi) possono dar vita ai bolidi, che illuminano il cielo notturno a giorno e possono emettere un fortissimo boato quando entrano nell'atmosfera terrestre.