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Oggi 30 settembre forte tempesta solare in corso, allerta fino alle 14:00: cosa sta succedendo

A partire dalla sera del 29 settembre un flusso di vento solare ha iniziato a colpire il campo magnetico della Terra. È aumentato in intensità per tutta la notte, fino a innescare una tempesta geomagnetica forte (G3) alle 07:25 di oggi e attualmente ancora in corso. Cosa sta succedendo e quali sono gli effetti di questo fenomeno.
A cura di Andrea Centini
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A partire dalle 07:25 ora italiana di oggi, martedì 30 settembre, la Terra viene investita da una forte tempesta geomagnetica (classe G3). Nel momento in cui stiamo scrivendo l'indice kP indicato da spaceweatherlive.com risulta essere di 7 su una scala da 0 a 9, dunque molto elevato. Si tratta di un parametro relativo all'intensità dell'attività magnetica. Non dobbiamo tuttavia aspettarci aurore polari sull'Italia – possibili proprio a partire da questo valore – perché siamo in pieno giorno; l'aurora boreale è infatti visibile solo di notte. Lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA indica che l'allerta per la tempesta solare G3 è attivo fino alle 12:00 del Tempo Coordinato Universale (UTC), le 14:00 in Italia.

A innescare la forte tempesta solare è stato molto probabilmente un brillamento di classe M 6.45 registrato domenica 28, il cui vento solare ha appena raggiunto la magnetosfera terrestre. Come spiegato dall'astrofisico Tony Phillips del portale specializzato in meteo spaziale Spaceweather.com, l'impatto del plasma (particelle cariche elettricamente) e dei campi magnetici del vento solare è stato amplificato dal fenomeno noto come Russell-McPherron Effect, descritto dai due scieziati nell'articolo “Semiannual variation of geomagnetic activity” pubblicato sul Journal of Geophysical Research all'inizio degli anni '70.

Questo fenomeno è strettamente connesso all'inclinazione dell'asse terrestre nel periodo degli equinozi, che si allinea col piano dell'eclittica (quello su cui giace l'orbita della Terra attorno al Sole). In parole semplici, con questa configurazione si creano delle “crepe” nella magnetosfera della Terra, che favoriscono il passaggio delle particelle cariche del vento solare. In pratica, anche i flussi deboli possono dar vita a fenomeni geomagnetici significativi. L'equinozio d'autunno 2025 si è verificato alle 20:19 di lunedì 22 settembre, quindi siamo ancora nel periodo influenzato dall'Effetto Russell-McPherron, che spiega come mai durante gli equinozi si verificano generalmente aurore polari più numerose e intense. Ma torniamo alla tempesta geomagnetica in corso.

Le tempeste solari o geomagnetiche si dividono in cinque classi, da deboli (G1) a estreme (G5). Una classe (G3) è definita forte e si trova esattamente nel mezzo. Come spiegato dallo Space Weather Prediction Center della NOAA, le tempeste G3 possono innescare problemi di tensione alle infrastrutture energetiche e attivare allarmi sui dispositivi di protezione. I satelliti, a causa dell'aumentata resistenza dell'aria in occasione di questi fenomeni geomagnetici, potrebbero aver bisogno di correzioni orbitali per non deorbitare, come accaduto in passato a diversi Starlink di Elon Musk, che dopo il lancio non sono riusciti a raggiungere l'orbita prevista. Possibili anche problemi di navigazione satellitare, disturbi alle trasmissioni radio e aurore polari a latitudini più basse del normale. Come indicato, tuttavia, in Italia ora siamo in pieno giorno e non c'è possibilità di vedere aurore boreali come accaduto a Capodanno 2025 e un paio di volte nel 2024.

Ciò che è certo è che l'intensità del flusso di vento solare scagliato dalla nostra stella è aumentato di intensità nel corso di tutta la notte: siamo passati da una tempesta solare G1 registrata alle 22:17 del 29 settembre a una G2 alle 06:02 di oggi, fino alla forte G3 delle 07:25 (le 05:25 del tempo coordinato universale – UTC). È possibile che l'arrivo di vento solare più rapido possa innescare tempeste solari ancora più forti, con effetti significativi su reti elettriche, comunicazioni radio e segnali GPS per la navigazione satellitare. Difficilmente la coda dell'attuale flusso di vento solare riuscirà ad arrivare fino a stasera, tuttavia, qualora dovesse giungere ulteriore plasma tra il 30 settembre e il 1 ottobre, non si esclude la possibilità di fenomeni aurorali anche alle nostre latitudini, come i SAR o aurore vere e proprie.

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