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Non fumatrice scopre un cancro ai polmoni al quarto stadio: il sintomo alla spalla sottovalutato dai medici

Un dolore persistente alla spalla, attribuito a una postura da neomamma, ha ritardato la diagnosi di un carcinoma polmonare al quarto stadio in una donna non fumatrice. Il caso di Gini Harrison e la scoperta della rara mutazione nell’esone 20 dell’EGFR.
A cura di Valeria Aiello
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Quando Gini Harrison, non fumatrice e in buona salute, ha iniziato ad avvertire un dolore persistente alla spalla, nulla lasciava immaginare che quel sintomo potesse essere il segnale di un tumore avanzato. Gini era appena diventata mamma e, nel pieno della pandemia, quel fastidio venne interpretato come un problema muscoloscheletrico legato all’allattamento e alla postura.

Il dolore, però, non passava. Anzi, peggiorava. “Il sintomo non migliorava, ma i medici mi dissero che probabilmente era dovuto al fatto che non riuscivo a riposare abbastanza, come spesso accade alle neomamme che tengono il bambino sempre in braccio” ha raccontato la donna a The Sun. “Era il periodo del Covid e tutte le mie visite mediche venivano fatte per telefono. Nessuno riusciva a capire quanto la situazione fosse grave”.

Per mesi, il sintomo è rimasto confinato a una spiegazione apparentemente innocua. Solo dieci mesi dopo, nell’ottobre 2021, un approfondimento specialistico ha cambiato radicalmente il quadro clinico.

Una risonanza magnetica ha rivelato la presenza di un tumore nel polmone destro e un altro nella scapola” ha spiegato Gini, che è professoressa di Psicologia all’Open University di Walton Hall, a Milton Keynes, nel Regno Unito. “Era l’ultima cosa che mi aspettavo mi succedesse durante il congedo di maternità”.

Poco prima di Natale, è arrivata la diagnosi definitiva: carcinoma polmonare non a piccole cellule (NCSLC) al quarto stadio. Un esito inatteso, soprattutto perché Gini non aveva mai fumato e non presentava i sintomi respiratori più comunemente associati al cancro ai polmoni.

Successivamente, i medici hanno identificato una rara mutazione genetica nell’esone 20 del gene EGFR, un’alterazione genetica che causa una crescita cellulare incontrollata, spesso nelle persone che non hanno mai fumato, rendendo il tumore più aggressivo.

Il caso di Gini è stato ripreso anche dalla Roy Castle Lung Cancer Foundation, che da anni richiama l’attenzione sulle diagnosi tardive e sulle forme di tumore polmonare non legate al fumo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il cancro ai polmoni resta tra i più diffusi e letali proprio perché i sintomi nelle fasi iniziali possono essere vaghi o atipici, ritardando l’identificazione della malattia:

Non fumatrice scopre un cancro ai polmoni al quarto stadio: il sintomo alla spalla

Nel racconto rilasciato a The Sun, Gini Harrison ha spiegato che l’unico sintomo avvertito per mesi era un dolore localizzato alla spalla, progressivamente più intenso e persistente. “Avevo un dolore alla spalla che peggiorava e non passava. I medici pensavano fosse dovuto a una postura sbagliata durante l’allattamento o al fatto che tenessi spesso in braccio mio figlio”.

Non essendo fumatrice e non avendo tosse, affanno o difficoltà respiratorie, il sospetto di un tumore ai polmoni non è emerso subito. Solo dopo aver deciso di rivolgersi a uno specialista privato, la situazione è stata rivalutata con esami di imaging che hanno portato alla diagnosi.

Gli accertamenti successivi hanno rivelato un carcinoma polmonare non a piccole cellule al quarto stadio, con mutazione dell’esone 20 dell’EGFR, un tipo di alterazione genetica che può causare una crescita incontrollata delle cellule. Questa forma di tumore spesso non risponde ai trattamenti standard di prima linea, per cui Gini è stata sottoposta a “un piano di trattamento complesso” presso il Guy’s and St Thomas’ Hospital di Londra.

Inizialmente ho fatto 4 cicli di chemioterapia e 32 cicli di radioterapia. Sono seguiti poi 3 cicli di radioterapia a radiofrequenza (SABR) alla metastasi alla spalla” ha ricordato Gini.

Oggi, a 41 anni, Gini non mostra segni di malattia misurabile, ma continua i controlli periodici. I suoi medici ritengono che le cellule tumorali siano ancora presenti, ma non siano ancora rilevabili nelle scansioni.

I sintomi del cancro ai polmoni da non sottovalutare

Il caso di Gini Harrison ricorda che il cancro ai polmoni non si manifesta sempre con segnali evidenti nelle fasi iniziali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e altre agenzie sanitarie, i sintomi più comuni possono includere:

  • tosse persistente per oltre tre settimane
  • infezioni respiratorie ricorrenti
  • tosse con tracce di sangue
  • mancanza di respiro
  • stanchezza insolita e persistente
  • dolori toracici o ossei non spiegati

In particolare, nelle persone non fumatrici o più giovani, i sintomi possono essere aspecifici e facilmente attribuiti ad altre cause. Il caso di Gini Harrison evidenzia quanto sia importante non sottovalutare un sintomo persistente nel tempo, soprattutto quando non migliora con le terapie iniziali, e quanto la diagnosi precoce resti un fattore chiave per ampliare le opzioni di trattamento.

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