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No, il rumore dei parchi eolici non disturba il sonno più del traffico stradale

Lo dimostrano i risultati di un progetto quinquennale che ha indagato sugli effetti del rumore delle turbine eoliche e del traffico stradale in un laboratorio del sonno.
A cura di Valeria Aiello
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Com’è vivere vicino a un parco eolico? Il rumore delle turbine dà fastidio? E qual è l’impatto delle emissioni acustiche sulla salute? Un nuovo studio australiano ha voluto fare luce sulla qualità della vita delle persone che risiedono nelle vicinanze di impianti eolici, prendendo in considerazione gli effetti del rumore causato dall’interazione delle pale con l’aria e valutando gli effetti di questo suono sul riposo notturno, uno degli aspetti spesso correlati a una cattiva opinione generale verso gli impianti eolici.

In pratica, il disturbo derivante dal movimento delle turbine eoliche è stato misurato in relazione alla qualità del riposo notturno, con risultati che hanno sostanzialmente confermato quanto emerso da ricerche precedenti: il ronzio delle pale non disturba il sonno più del rumore del traffico stradale. Lo studio, un progetto quinquennale condotto presso la Flinders University di Adelaide, ha inoltre rilevato che il rumore dei parchi eolici ha una frequenza molto bassa, che è appena percepibile dall’orecchio umano, sia durante la veglia sia durante il riposo notturno.

Nell’ambito dello studio sono state esaminate più di 460 notti in un laboratorio del sonno, coinvolgendo in totale 68 persone, di cui alcune vivevano vicino a un parco eolico, altre vicino a una strada suburbana trafficata e altre ancora in tranquille zone rurali. Ogni partecipante allo studio ha trascorso sette notti consecutive nel laboratorio del sonno, dove i ricercatori hanno ripetutamente riprodotto alcune registrazioni audio di 20 secondi relative al rumore del traffico stradale e del parco eolico, utilizzando tre diversi livelli di pressione sonora. In un’ulteriore notte, i ricercatori hanno anche valutato se audio più lunghi di tre minuti, incluse alcune registrazioni di suoni di parchi eolici a frequenza molto bassa, provocassero o meno disturbi del sonno.

L’indagine ha indicato che la breve esposizione al suono dei parchi eolici e ai rumori del traffico stradale ha determinato un piccolo aumento dei risvegli notturni, ma ha anche dimostrato che il rumore dei parchi eolici non era più dirompente del traffico stradale. Ciò significa che, a pressioni sonore più elevate, sia il rumore dei parchi eolici sia quello del traffico stradale hanno interrotto il sonno. “Tuttavia, a livelli realistici, questi effetti erano piuttosto piccoli – ha spiegato il ricercatore a capo dello studio, il professor Peter Catcheside, fisiologo del sonno e della respirazione presso l’Adelaide Institute for Sleep Health, un centro di eccellenza della Flinders University – . Non abbiamo trovato alcuna prova che suggerisca che il rumore dei parchi eolici sia più dannoso per il sonno rispetto al rumore del traffico stradale. Al contempo, a livelli di esposizione più elevati, il rumore del traffico stradale disturbava di più il sonno rispetto al rumore  dei parchi eolici”.

I risultati dello studio, presentati in occasione di una conferenza internazionale sul rumore dei parchi eolici che si è tenuta a Dublino la scorsa settimana, devono ancora essere sottoposti a revisione paritaria. Ad ogni modo, il professor Catcheside ha affermato che mentre lo studio ha fornito prove evidenti che i parchi eolici non disturbano più del traffico stradale, non ha escluso che le persone particolarmente sensibili al rumore possano avere più difficoltà ad addormentarsi quando i livelli di rumore sono notevoli.

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