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Nello spazio c’è un enorme buco nero che ruota come una trottola galattica

Si tratta del buco nero della galassia Messier 87, che si trova a 55 milioni di anni luce dalla Terra, uno dei più studiati dalla comunità astrofisica internazionale che sta aprendo a nuove dimensioni la nostra conoscenza di questi corpi celesti.
A cura di Valeria Aiello
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Rappresentazione artistica della rotazione del buco nero M87*: un disallineamento tra l'asse di rotazione del buco nero di M87 e l'asse di rotazione del suo disco di accrescimento porta allo spostamento della direzione del suo potente getto / Credit: Yuzhu Cui et al. 2023, Intouchable Lab@Openverse e Zhejiang Lab
Rappresentazione artistica della rotazione del buco nero M87*: un disallineamento tra l'asse di rotazione del buco nero di M87 e l'asse di rotazione del suo disco di accrescimento porta allo spostamento della direzione del suo potente getto / Credit: Yuzhu Cui et al. 2023, Intouchable Lab@Openverse e Zhejiang Lab

Il buco nero di Messier 87 (M87*), il primo ad essere mostrato in foto nel 2019, grazie ai dati raccolti dal progetto Event Horizon Telescope (EHT), non smette di stupire per la sua complessità. Secondo recenti osservazioni, oltre ad inghiottire la materia che si trova nelle sue immediate vicinanze e lanciare potenti getti di materia, il buco nero di Messier 87, distante circa 55 milioni di anni luce dalla Terra, ruota su se stesso come una trottola galattica, facendo oscillare il suo getto di circa 10 gradi. Lo mostrano i risultati di un nuovo studio, appena pubblicato su Nature da un team di ricerca internazionale che ha confermato una delle caratteristiche più importanti dei buchi neri, qualcosa che si sospettava da molto tempo ma che finora non era mai stato confermato sperimentalmente.

Cos’è un buco nero e cosa sappiamo di M87*

I buchi neri sono corpi celesti che si trovano nel cuore delle galassie e possono arrivare ad avere una massa di decine di miliardi di volte superiore a quella del Sole. Nel caso di M87*, il buco nero che si trova nella galassia M87, parliamo di un corpo celeste 6,5 miliardi di volte più massiccio del Sole (in confronto il buco nero al centro della nostra galassia, la Via Lattea, è 1.600 volte meno massiccio, misurando circa 4,1 milioni di masse solari).

Si tratta quindi di un buco nero supermassiccio, che probabilmente si è formato dalla fusione di più buchi neri, le cui enormi dimensioni producono un campo gravitazionale così intenso (una regione dello spaziotempo con una curvatura talmente grande) da risucchiare al suo interno qualunque radiazione elettromagnetica che si trovi a una distanza di oltre oltre 20 miliardi di chilometri (l’orizzonte degli eventi).

I ricercatori sono però riusciti a osservare il suo potentissimo getto di materia che si estende per 4.900 anni luce e sembra viaggiare quasi cinque volte più velocemente della luce a causa di un’illusione ottica nota come movimento superluminale. Gli scienziati non sono del tutto sicuri di come si crei questo potente getto, ma ritengono che le radiazioni e le particelle di materia vengano incanalate lungo le linee del campo magnetico del buco nero.

Il buco nero della galassia M87 ruota su se stesso

Attraverso un’analisi approfondita dei dati ottenuti da una rete globale di telescopi dal 2000 al 2022, un team di ricerca internazionale, guidato dalla ricercatrice Cui Yuzhu dello Zhejiang Laboratory di Hangzhou, in Cina, ha ora rivelato che il getto di M87* cambia lentamente angolazione nel tempo, variando fino a un massimo 10 gradi per poi tornare nella posizione iniziale in un ciclo ricorrente di circa 11 anni (periodo di precessione).

Da questa variazione dell’inclinazione del getto, i ricercatori hanno potuto dedurre la rotazione del buco nero, che avviene in modo disallineato rispetto all’asse di rotazione del suo disco di accrescimento. “Poiché il disallineamento tra il buco nero e il disco è relativamente piccolo e il periodo di precessione è di circa 11 anni, l’accumulo di dati ad alta risoluzione che tracciano la struttura di M87 nell’arco di due decenni e un’analisi approfondita sono essenziali per ottenere questo risultato – ha affermato Cui Yuzhu – . Siamo entusiasti di questa scoperta significativa”.

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