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Epatite acuta nei bambini, cosa sappiamo: le ultime notizie

Epatite acuta nei bambini: ecco i sintomi cui prestare attenzione

Decine di bambini in Europa e negli USA sono stati colpiti da una misteriosa epatite di origine sconosciuta. Ecco quali sono i sintomi e la possibile causa.
A cura di Andrea Centini
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Dall'inizio dell'anno è stato registrato un insolito e significativo aumento di casi di epatite grave tra i bambini sotto i 10 anni di età, che sta interessando soprattutto piccoli europei. L'aspetto più inquietante di questa ondata anomala risiede nel fatto che non è stato ancora identificato l'agente eziologico, ovvero il patogeno responsabile dell'infiammazione al fegato. Test di laboratorio hanno infatti escluso il coinvolgimento dei virus dell'epatite A, B, C, E e D, che sono i principali responsabili della condizione. Come sottolineato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in un recente comunicato, ad oggi l'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito ha segnalato 74 casi a partire da gennaio 2022, dei quali 49 in Inghilterra, 13 in Scozia e 12 in Galles e Irlanda del Nord. Altri casi sono stati identificati in Spagna, Irlanda, Paesi Bassi e Danimarca, mentre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha annunciato che sono stati diagnosticati 9 casi in Alabama, negli Stati Uniti, tutti in piccoli tra 1 e 6 anni.

I sintomi della misteriosa epatite

Mentre gli scienziati cercano di trovare una risposta a questo enigma, le principali agenzie sanitarie hanno diramato un elenco con i sintomi sperimentati dai piccoli pazienti. L'ECDC specifica che i bambini del Regno Unito hanno sviluppato un'epatite acuta grave, evidenziata da livelli elevati di enzimi epatici, ovvero aspartato transaminasi (AST) o alanina aminotransaminasi (ALT) superiori a 500 UI/L. In molti casi i piccoli erano itterici, ovvero presentavano una colorazione della pelle, della sclera e delle mucose tendente al giallo, una condizione dovuta a un aumento di bilirubina nel sangue. L'ECDC specifica che alcuni dei bambini presentavano vari sintomi gastrointestinali, come dolori addominali, diarrea e vomito, manifestatisi nelle settimane precedenti alla fase acuta. Come sottolineato in un articolo pubblicato su The Conversation dal professor Conor Mehan, docente di Microbiologia presso l'Università Nottingham Trent, tra gli altri sintomi tipici dell'epatite nei bambini figurano urine di colore scuro, feci grigie e febbre alta. Fortunatamente ad oggi non è stato segnalato alcun decesso, tuttavia l'OMS specifica che alcuni dei bambini colpiti sono stati trasferiti in reparti pediatrici specializzati per essere curati, mentre sei piccoli del Regno Unito hanno avuto bisogno di un trapianto di fegato. L'operazione si è resa necessaria anche per due bimbi dell'Alabama e uno spagnolo.

Le possibili cause della misteriosa epatite

Poiché è stato escluso il coinvolgimento dei cinque virus dell'epatite comunemente responsabili dell'infiammazione, il principale indiziato secondo gli esperti è un adenovirus. Le infezioni provocate da questi patogeni sono piuttosto comuni nei bambini, tanto che, come specificato dal professor Mehan, “quasi ogni bambino ha almeno un'infezione da adenovirus prima dei dieci anni”. Alcuni dei piccoli ricoverati sono risultati positivi a un adenovirus. Normalmente gli adenovirus provocano sintomi respiratori comuni – assimilabili a quelli di un raffreddore – e talvolta polmoniti, mentre nei pazienti immunocompromessi possono scatenare anche l'epatite. Lo scienziato britannico sottolinea tuttavia che un'ondata di casi su questa scala è “estremamente rara”, inoltre c'è il coinvolgimento di bambini “che non sembrano immunocompromessi”. Pertanto, qualora il responsabile fosse proprio un adenovirus, non si esclude che possa essere emersa una nuova variante che provoca più facilmente l'infiammazione del fegato. Naturalmente è stato preso in considerazione anche il coronavirus SARS-CoV-2 responsabile della pandemia di COVID-19, in grado di innescare l'epatite in pazienti adulti e gravi. Alcuni dei piccoli ricoverati sono risultati positivi al patogeno pandemico. Non si può escludere che le epatiti possano essere il risultato di una interazione tra il coronavirus e l'adenovirus. Va invece categoricamente escluso un coinvolgimento del vaccino, dato che tutti i bambini britannici ricoverati per la misteriosa epatite non erano stati vaccinati. Gli esperti sono alacremente a lavoro per scoprire al più presto l'agente responsabile della grave malattia.

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