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Milioni di molluschi alieni morti al Lago Albano, svelata la probabile causa: la spiegazione dell’esperto

All’inizio dell’anno si è parlato molto dello spiaggiamento di massa di milioni di molluschi gasteropodi morti lungo le sponde del Lago Albano, ai Castelli Romani. A essere coinvolta una specie aliena originaria del Nord America. A poco meno di un anno dal misterioso evento, uno studio ha fatto luce sulle probabili cause: a spiegarle a Fanpage.it l’ecologo marino Andrea Bonifazi, tra gli autori della ricerca.
A cura di Andrea Centini
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I molluschi alieni trovati morti al Lago Albano. Credit: Andrea Bonifazi
I molluschi alieni trovati morti al Lago Albano. Credit: Andrea Bonifazi

A gennaio 2025 ha avuto una certa eco mediatica il misterioso spiaggiamento di milioni di molluschi gasteropodi lungo la costa del Lago Albano, un grande bacino dei Castelli Romani conosciuto anche come lago di Castel Gandolfo (sul quale è affacciato il Palazzo Pontificio, la residenza estiva del Papa). A rendere particolarmente significativo l'evento, il fatto che la specie principalmente coinvolta era Helisoma scalare, un gasteropode d'acqua dolce appartenente alla famiglia Planorbidae originario del Nord America, che si è diffuso in larga parte del mondo tramite i trasporti per effetto della globalizzazione (è una storia comune a molte specie aliene). La presenza di questo mollusco – caratterizzato da una conchiglia chiara di una decina di millimetri di lunghezza – è nota da diverso tempo nel Lago Albano, tuttavia uno spiaggiamento di massa come quello rilevato a gennaio è un evento del tutto eccezionale.

I molluschi morti lungo la costa del Lago Albano. Credit: Andrea Bonifazi
I molluschi morti lungo la costa del Lago Albano. Credit: Andrea Bonifazi

A poco meno di un anno dall'insolita scoperta, è stato pubblicato un articolo scientifico sulla rivista specializzata Folia Malacologia ad opera di scienziati del Dipartimento di Stato dell'Ambiente – ARPA Lazio e freelance, che hanno provato a risolvere l'enigma. Milioni di conchiglie di questi animali sono stati trovati lungo la costa nord-occidentale del lago, abbracciando un arco di circa 3 chilometri. Come indicato nello studio, le conchiglie si sono accumulate in fasce di una decina di metri di lunghezza, 1 metro di larghezza e 5 centimetri di spessore al massimo. Curiosamente, nessuna delle conchiglie ospitava tessuti molli, inoltre presentavano segni di erosione e abrasione legati probabilmente allo sfregamento col substrato. Nessun individuo vivo è stato recuperato. Ciò suggerisce che gli animali fossero morti ben prima che avvenisse lo spiaggiamento di massa. Dunque, cosa è accaduto? A raccontare a Fanpage.it la probabile causa di questa invasione di alieni morti il dottor Andrea Bonifazi, ecologo marino di ARPA Lazio, divulgatore scientifico e fondatore della pagina “Scienze Naturali” sui social network.

Le conchiglie non presentavano tessuti molli ed erano erose. Nessun individuo vivo trovato. Credit: Andrea Bonifazi
Le conchiglie non presentavano tessuti molli ed erano erose. Nessun individuo vivo trovato. Credit: Andrea Bonifazi

L'osservazione della Natura è fondamentale e, spesso, le scoperte più interessanti possono avvenire per puro caso. È questo il caso del nostro ultimo paper appena pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Folia Malacologia: non sarà sicuramente una scoperta rivoluzionaria, ma ci ha fornito lo spunto per alcune interessanti osservazioni”, ha spiegato ai nostri microfoni il ricercatore romano. “Infatti, a gennaio 2025, durante un'attività di monitoraggio presso il Lago Albano (Roma), ci siamo imbattuti in una distesa enorme di gasteropodi morti sulla spiaggia. Non si parla di alcuni esemplari, ma di milioni! L'aspetto più curioso è che per quasi la totalità, quell'anomalo spiaggiamento era costituito da conchiglie di Helisoma scalare, gasteropode alieno originario del Nord America, segnalato nel lago da alcuni decenni. Inizialmente abbiamo pensato fosse stata una moria improvvisa, ma qualcosa non quadrava: in nessun esemplare erano osservabili le parti molli e, in generale, le conchiglie apparivano molto vecchie e rovinate. E poi, per quanto ne sapevamo, non c'era stato un evento così grave da provocare la morte di così tanti molluschi.

Credit: Andrea Bonifazi
Credit: Andrea Bonifazi

Insomma, un enigma ecologico significativo, alla luce dei numeri coinvolti e dello stato di conservazione degli animali. Dunque, cosa è accaduto? “Con sicurezza non lo sappiamo – ci spiega il dottor Bonifazi – ma l'ipotesi più plausibile è che ciò sia collegato all'abbassamento del livello delle acque del lago, pari a circa 7 metri negli ultimi 40 anni. Di conseguenza, è plausibile che i depositi sommersi di questi molluschi, che evidentemente nel corso degli anni si sono accumulati e hanno formato delle vere e proprie facies prima non interessate dai moti lacustri, siano stati risospesi a causa di un evento meteorologico straordinario”. Di fatto, i milioni di molluschi erano già morti da tempo (di preciso non si sa) e depositati sul fondale; a causa di onde e maree innescate da fenomeni atmosferici, di concerto con i livelli dell'acqua più bassi, sarebbero stati depositati sulla sponda del lago, dando vita all'insolito spiaggiamento di massa.

I molluschi morti erano distribuiti in fasce lunghe 8–10 metri. Credit: Andrea Bonifazi
I molluschi morti erano distribuiti in fasce lunghe 8–10 metri. Credit: Andrea Bonifazi

Come spiegato nello studio, il teleidrometro dall'Autorità di Bacino del Distretto dell'Appennino Centrale ha rilevato un picco di riduzione del livello dell'acqua del lago di circa 50 centimetri tra il 2023 e il 2024; questo repentino abbassamento, nel contesto di un processo che dura da decenni, avrebbe favorito il fenomeno innescato da fenomeni meteo. “Alieni, abbassamento dell'acqua e tempeste si intersecano in questa piccola scoperta che, speriamo, possa rappresentare un'ulteriore evidenza dell'attuale stato di salute del Lago Albano”, ha chiosato il dottor Bonifazi. I dettagli della ricerca “Notes on a massive stranding of Helisoma scalare (Jay, 1839) (Mollusca: Hygrophila: Planorbidae) in Lake Albano: hypothesis on causes, implications and notes on taxonomic status” sono stati pubblicati su Folia Malacologia.

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