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Mar Adriatico “verde” per la fioritura di alghe: quali sono le coste più colpite dal fenomeno

Le coste dell’Adriatico centro-settentrionale sono state colpite da una fioritura algale molto intensa, che ha conferito all’acqua marina un colore verde: il fenomeno interessa soprattutto le coste della Romagna, il Veneto e il nord delle Marche.
A cura di Valeria Aiello
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Immagine del satellite Copernicus Sentinel-3 acquisita il 2 maggio 2025 in cui è visibile la fioritura algale che sta colpendo l'Adriatico centro-settentrionale / Credit: Copernicus EU
Immagine del satellite Copernicus Sentinel-3 acquisita il 2 maggio 2025 in cui è visibile la fioritura algale che sta colpendo l'Adriatico centro-settentrionale / Credit: Copernicus EU

Il Mar Adriatico è tornato a colorarsi di verde per un’intensa fioritura di alghe, favorita da temperature marine superiori alla media e dalle recenti forti precipitazioni delle ultime settimane, che hanno aumentato il deflusso fluviale in mare. Il fenomeno interessa le coste dell’Adriatico centro-settentrionale, soprattutto quelle della Romagna, dal Delta del Po a Rimini e Ravenna, il Veneto e il nord delle Marche, coinvolgendo l’intera provincia di Ancona dall’inizio di maggio.

Il colore verdognolo delle acque è ben visibile anche dallo spazio, nelle immagini acquisite dal satellite Sentinel-3 del programma Copernicus, in netto contrasto con il blu intenso dell’acqua marina non interessata. “Tra gli effetti osservati, oltre alla colorazione verdastra, si segnala anche la comparsa delle prime chiazze di mucillaginefa notare il meteorologo Michele Cicoria – . Temperature marine con valori fino a 5 °C sopra la media stagionale e le recenti piogge e nevicate al Nord-Ovest hanno riversato d’acqua nei fiumi, abbassando la salinità del mare e creando condizioni ideali per la crescita delle microalghe”.

Adriatico “verde” per la fioritura delle alghe: perché accade

L’intensa fioritura algale ha colorato di verde le acque dell’Adriatico centro-settentrionale è un fenomeno ben noto lungo le coste di Veneto, Emilia Romagna e Marche, che nei periodi di maggiore intensità arriva interessare anche l’Abruzzo e il Gargano: la colorazione è legata alla proliferazione dei cianobatteri, impropriamente noti anche come alghe verdi-azzurre, degli organismi unicellulari onnipresenti negli ambienti marini che, in presenza di condizioni come alte temperature marine ed eutrofizzazione delle acque, crescono rapidamente.

Il veloce aumento o l’accumulo di questi microrganismi determina la colorazione verde (ma anche rossa o marrone) delle acque e può portare alla formazione di schiume superficiali (mucillagini): il verde, in particolare, è dovuto alla clorofilla a, il pigmento utilizzato dai cianobatteri per la fotosintesi; la colorazione rossa o marrone è invece causata a un altro pigmento fotosintetico, la fitoeritrina.

Quali coste dell’Adriatico sono più colpite dalla fioritura algale verde

Le coste maggiormente colpite dall’intensa fioritura algale che nelle prime settimane di maggio 2025 ha colorato di verde le acque dell’Adriatico centro-settentrionale sono quelle dell’Emilia Romagna, dal delta del Po’ a Rimini e Ravenna. Interessate anche le coste del Veneto e del nord delle Marche, coinvolgendo l’intera provincia di Ancora, come rilevato nelle prime settimane di maggio dall’Arpam, l’agenzia regionale per la protezione ambientale.

Concentrazione di clorofilla nelle acque misurata dallo spettrometro MODIS a bordo del satellite acqua della NASA tra l'1 e l'8 maggio 2025 / Credit: NASA
Concentrazione di clorofilla nelle acque misurata dallo spettrometro MODIS a bordo del satellite acqua della NASA tra l'1 e l'8 maggio 2025 / Credit: NASA

Il fenomeno si riscontra anche nelle immagini satellitari che restituiscono la concentrazione superficiale di clorofilla prodotte dallo spettrometro MODIS a bordo del satellite Aqua della NASA. L’immagine qui in alto, in particolare, mostra la concentrazione di clorofilla nella settimana compresa tra il 1 e l’8 maggio 2025: le aree in rosso più intenso riflettono concentrazioni pari a 20 mg/m3.

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