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Mangiare un semplice alimento una volta alla settimana può proteggere dall’Alzheimer

Consumare almeno un uovo alla settimana riduce del 47% il rischio di sviluppare l’Alzheimer e altre forme di demenza: l’effetto protettivo sembra essere legato alla colina, un nutriente essenziale per la salute del cervello.
A cura di Valeria Aiello
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Un’abitudine semplice, come mangiare un uovo alla settimana, può fare la differenza nella prevenzione dell’Alzheimer: a suggerirlo è uno studio dei ricercatori della Rush University di Chicago, che hanno individuato un’associazione tra il consumo di uova e un rischio significativamente inferiore di Alzheimer e altre forme di demenza.

L’effetto protettivo sembra essere legato all’assunzione regolare di colina, un nutriente particolarmente abbondante nel tuorlo d’uovo e fondamentale per la salute del cervello. Secondo i ricercatori, integrare nella dieta almeno un uovo alla settimana può rivelarsi una semplice strategia per preservare la memoria e le funzioni cognitive con l’avanzare dell’età.

Uova e salute del cervello, il legame con l’Alzheimer

Consumare almeno un uovo alla settimana può contribuire a proteggere il cervello dalle malattie neurodegenerative. Secondo i risultati dello studio della Rush University, che monitorato per sette anni le abitudini alimentari di oltre 1.000 anziani senza sintomi di demenza, mangiare una porzione di uova a settimana riduce del 47% il rischio di Alzheimer rispetto a chi ne consuma meno di una al mese.

I dati, pubblicati sul Journal of Nutrition, hanno anche mostrato che nel cervello dei partecipanti deceduti durante il periodo di studio e soliti consumare almeno un uovo alla settimana c’era una minore incidenza di placche beta-amiloidi e grovigli neurofibrillari, due caratteristiche neuropatologiche distintive del morbo di Alzheimer.

In particolare, dalle analisi statistiche è emerso che circa il 40% del beneficio osservato era attribuibile a un più alto apporto di colina, un nutriente essenziale abbondante nel tuorlo d’uovo, cruciale per la salute delle cellule nervose e per la produzione di acetilcolina, il neurotrasmettitore chiave per memoria e funzioni cognitive.

La colina, insieme agli acidi grassi omega-3 contenuti sempre nel tuorlo d’uovo, è da tempo associata a effetti neuroprotettivi.  Lo studio della Rush University è però il primo ad aver raccolto dati su larga scala che correlano il consumo regolare di uova a una riduzione sia dei sintomi clinici sia dei segni patologici tipici dell’Alzheimer. “I nostri risultati si aggiungono al crescente numero di prove che dimostrano come le scelte alimentari possano avere un impatto significativo sulla riduzione del rischio di demenza da Alzheimer e sul supporto alla salute cognitiva per tutta la vita – ha affermato il dottor Taylor Wallace, autore principale dello studio -. Serviranno ulteriori conferme, ma i dati suggeriscono che una semplice abitudine, come consumare uova almeno una volta a settimana, può offrire una protezione significativa contro il declino cognitivo e la demenza”.

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