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Magnifico alone lunare nel cielo dei Castelli Romani: immagini e spiegazione del fenomeno ottico

Il 3 dicembre nel cielo dei Castelli Romani è comparso un bellissimo anello di luce attorno alla Luna, un fenomeno ottico chiamato “Anello di 22°”. Ecco di cosa si tratta, come si forma e perché si chiama così.
A cura di Andrea Centini
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L’alone lunare nel cielo dei Castelli Romani la sera del 3 dicembre 2025. Credit: Andrea Centini
L’alone lunare nel cielo dei Castelli Romani la sera del 3 dicembre 2025. Credit: Andrea Centini

La sera di mercoledì 3 dicembre 2025 il cielo del Lazio è stato impreziosito da uno spettacolare alone lunare, un fenomeno ottico – tecnicamente chiamato Anello di 22° (22° Halo) – che si manifesta come un enorme e bellissimo anello di luce attorno alla Luna. Di solito è biancastro, ma può anche avere sfumature colorate, con il rosso al centro del cerchio perfetto e il viola – più raramente – all'esterno. Le immagini che vedete in questo articolo le abbiamo scattate col telefono dai Castelli Romani verso le 21:00; purtroppo in quel momento non avevamo a disposizione strumenti migliori per coglierlo.

Curiosamente, la mattina presto dello stesso giorno, un alone simile era stato visto circondare il Sole nel cielo di tutta Roma. Siamo innanzi allo stesso fenomeno, che può abbracciare sia la stella che la compagna della Terra in specifiche condizioni; evidentemente il 3 dicembre tali condizioni sono rimaste per tutta la giornata. Gli scienziati chiamano questo fenomeno ottico “Anello di 22°” perché attorno ai due astri si forma un cerchio perfetto con un raggio di 22°. Esiste anche l'Anello di 46°, ma è decisamente più raro (e grande). Quando è coinvolta la Luna, in genere si manifesta quando il disco lunare è pieno o quasi pieno, come accaduto per il 3 dicembre, considerando che la Luna Piena Fredda è attesa poco dopo mezzanotte di venerdì 5 dicembre.

Anello di 22°. Credit: Andrea Centini
Anello di 22°. Credit: Andrea Centini

Ma cos'è esattamente questo alone che si forma attorno alla Luna e al Sole? Come spiegato dalla NASA, questo fenomeno ritenuto abbastanza comune si verifica “quando nubi alte e sottili contenenti milioni di minuscoli cristalli di ghiaccio coprono gran parte del cielo”. Il riferimento è ai cirri, nuvole dall'aspetto filamentoso che appaiono come una struttura eterea e bianca nell'alta atmosfera, in genere tra i 5.000 e 12.000 metri, anche se ai tropici possono superare anche i 13.000. Ciascun cristallo di ghiaccio presente in queste nubi delicate si comporta “come una lente in miniatura”. “Poiché la maggior parte dei cristalli ha una forma esagonale allungata simile – prosegue la NASA – la luce che entra da una faccia del cristallo ed esce dalla faccia opposta si rifrange di 22 gradi, che corrisponde al raggio dell'alone lunare.” Così nasce un anello perfetto di 22°.

Di fatto, siamo innanzi a un fenomeno ottico che può verificarsi solo in presenza dei suddetti cirri, che a loro volta devono essere ricchissimi di cristalli di ghiaccio. L'anello di 22° può verificarsi tutto l'anno, ma è più comune in inverno e nella transizione delle stagioni autunno e inverno, grazie alla maggiori probabilità di correnti atmosferiche accompagnate dai cirri. La credenza popolare indica che la manifestazione dell'alone lunare è presagio di neve e pioggia e maltempo in generale, ma anche se questi giorni sono particolarmente uggiosi si tratta appunto solo di una credenza, non supportata da evidenze scientifiche.

Anello di 22°. Credit: Andrea Centini
Anello di 22°. Credit: Andrea Centini

L'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) spiega che l'alone ha sempre un raggio di 22°, in qualunque posizione del cielo. Talvolta “a seconda della quantità di nubi cirriformi, può essere visibile solo una parte del cerchio completo”, aggiunge l'OMM, specificando che il raggio dell'anello può essere verificato utilizzando mani e braccia come strumenti di misurazione. “L'angolo approssimativo tra il pollice e il mignolo, con il braccio teso e le dita distese, è di 20°, quindi, tenendo il pollice sopra il Sole, l'alone di 22° si troverà vicino alla punta del mignolo”, evidenzia l'agenzia dell'ONU.

Se la distribuzione dei cristalli di ghiaccio nell'alta atmosfera è particolarmente abbondante, attorno alla Luna – o al Sole – possono formarsi più anelli, addirittura quattro, come si osserva nella spettacolare Astronomy Picture of the Day (APOD) assegnata dalla NASA il 2 gennaio di 2022 a uno scatto dell'astrofotografo Dani Caxete, che ha colto l'alone lunare nei pressi di Madrid, in Spagna. Come indicato, l'anello di 46° è più raro di quello di 22°. “Parte della luce lunare si rifrange attraverso cristalli di ghiaccio più distanti in caduta per formare un (terzo) arco simile a un arcobaleno a 46 gradi dalla Luna”, ha evidenziato la NASA nella didascalia della bellissima immagine di Dani. L'11 marzo di quest'anno l'anello di 22° è apparso attorno al Sole nel cielo di Catania.

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