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L’uomo che da quasi 100 giorni vive sott’acqua sta benissimo: “Così ritardo il mio invecchiamento”

Joseph Dituri ha 55 anni e da quasi 100 giorni vive a 9 metri di profondità nelle acque a largo della Florida. Nella sua capsula adagiata sul fondale c’è una pressione che è quasi doppia rispetto a quella che si trova sulla Terra. Una condizione che ora starebbe cambiando anche il suo corpo.
A cura di Valerio Berra
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Il professor Dituri nel Jules' Undersea Lodge. Credit: Joseph Dituri / Instagram
Il professor Dituri nel Jules' Undersea Lodge. Credit: Joseph Dituri / Instagram

La Jules' Undersea Lodge è una capsula da 55 metri quadrati. Si trova a 9 metri di profondità, a largo delle coste della Florida. Ha un bagno, una cucina, e anche una finestra. Come spazi non è male ma passare una sola notte costa più che affitare una camera in zona S. Ambrogio a Milano. La Jules' Undersea Lodge parte da 1.125 dollari a notte. Ma soprattutto, come buona parte delle camere in zona S. Ambrogio, è già occupata. Da quasi oltre mesi in questa struttura vive Joseph Dituri, ingegnere biomedico che il 15 maggio ha battuto il record per il maggior numero di giorni passati sott’acqua. Il 15 maggio era arrivato al 74° giorno sotto l’acqua. Ora punta a superare quota 100.

Questi conti per Dituri, autoproclamatosi Dr. Deep Sea, forse valgono un po’ meno. Dopo 28 anni trascorsi sui sommergibili della Marina, ora Dituri è un docente dell’University of South Florida e studia gli effetti delle condizioni di vita sott’acqua sul nostro corpo. Nella Jules' Undersea Lodge si vive infatti a una pressione superiore a quella normalmente registrata sulla Terra, quasi doppia. Prendiamo come unità di misura un'atmosfera (atm), con questa grandezza si definisce la pressione esercitata da una colonna alta quanto l’atmosfera terrestre verso un punto sul livello del mare, a 0° centigradi e posizionato a 45° di latitudine. La pressione che si avverte dentro la capsula adagiata sul fondale oceanico in Florida arriva a 1,7 atmosfere.

Il corpo cambia quando è sotto pressione

Duturi sta trascorrendo una buona parte del suo tempo a raccontare come si vive in queste condizioni. Internet sembra funzionare bene. L’uomo, abituato alla vita sottomarina, non ha problema per la pressione, per gli spazi, per l’umidità e nemmeno per la luce che o è proiettata o è filtrata dall’acqua del mare. Anzi. In un’intervista al quotidiano britannico The Guardian ha raccontato che queste condizioni lo stanno aiutando a ringiovanire.

“Non sto cercando di affermare che questo ti manterrà immortale. Ma sappiamo che l'esposizione a una maggiore pressione aumenta la proliferazione delle cellule staminali. Aumenta la lunghezza dei telomeri, aumenta anche il collagene. Quindi stiamo cercando di controllare l'invecchiamento cellulare”.

I telomeri sono porzioni di Dna che più passa il tempo e più si deteriorano, sono considerati legate all’invecchiamento del corpo. Secondo lo scienziato gli unici effetti negativi sembrano essere legati alla necessità di andare in bagno. La pressione si fa sentire su tutti gli organi, compresa la vescica. Non solo. Una pressione più alta complicherebbe anche i rapporti sessuali: “Non credo che potremmo propagare la specie quaggiù”.

Gli studi per i viaggi su Marte

Questo esperimento comporta anche una serie di studi per i viaggi nello Spazio. Con le tecnologie attuali se qualche esemplare della nostra specie dovesse arrivare su Marte sarebbe costretto a un viaggio di diversi mesi. Uno degli obiettivi di Duturi è capire quali cibi possono resistere così tanto garantendo comunque una dieta completa ai futuri astronauti: “Che cibo mangeranno le persone che sia stabile sugli scaffali, non refrigerato, che sia conservabile, che abbia un buon sapore, che non ci farà impazzire?”.

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