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L’incidente aereo in India rende il 2025 un anno nero: volare sta davvero diventando più pericoloso?

Il grave incidente del volo Air India 171, con 279 vittime tra passeggeri e persone a terra, segna pesantemente il 2025: in appena sei mesi, il numero di persone rimaste uccise in incidenti aerei è il 40% più alto della media degli ultimi decenni, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei voli.
A cura di Valeria Aiello
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Il Boeing 787 Dreamliner di Air India caduto poco dopo il decollo da Ahmedabad
Il Boeing 787 Dreamliner di Air India caduto poco dopo il decollo da Ahmedabad

L’incidente del volo Air India 171 del 12 giugno 2025, con 279 vittime tra passeggeri e persone a terra, ha reso il 2025 un anno nero per numero di decessi in viaggi aerei: in appena sei mesi, le vittime di disastri aerei sono 397, ben 54 in più rispetto a tutto il 2024, uno degli anni peggiori degli ultimi tempi, nonché il 40% in più della media degli ultimi decenni.

L’incidente aereo del volo Air India 171 è stato anche uno dei più gravi degli ultimi vent’anni, secondo per numero di vittime solo al disastro del volo Malaysia Airlines 17 del 17 luglio 2014, abbattuto da un missile terra-aria mentre sorvolava la zona orientale dell’Ucraina e costato la vita a tutti i 283 passeggeri e 15 membri dell’equipaggio. Quell’anno, il bilancio delle persone rimaste uccise in un incidente aereo superò le 900 vittime (922), ma da allora nessun altro anno ha più registrato numeri così alti.

L’andamento anomalo del 2025, con una serie così ravvicinata di incidenti mortali, ha però riacceso i timori legati alla sicurezza dei voli. Preoccupazioni comprensibili secondo gli esperti, perché “la sicurezza attraversa alti e bassi”.

Volare sta davvero diventando più pericoloso?

Gli esperti rassicurano che volare non sta diventando più pericoloso. “Se però si guarda a un solo momento particolare, può sembrare che la situazione stia diventando seriamente pericolosa, oppure stia diventando molto più sicura” ha affermato il dottor Simon Bennett, direttore dell’Unità di sicurezza civile e protezione presso l’Università di Leicester, nel Regno Unito, raggiunto dai media locali dopo il disastro ad Ahmedabad.

Guardando ai primi sei mesi del 2025 in cui, oltre all’incidente del volo Air India 171, altri tre incidenti aerei hanno causato la morte di decine di persone – incluso il disastro del volo dell’American Airlines, scontratosi con un elicottero militare nel cielo di Washington, e costato la vita a 67 persone – la fotografia sarebbe quella di un momento “seriamente pericoloso” e che, oltretutto, fa seguito a un 2024 che ha superato le 282 vittime della media annuale degli ultimi decenni.

Questa lunga serie di eventi crea la sensazione di un pericolo crescente, che non trova tuttavia riscontro nella realtà statistica. Lo evidenzia anche il nuovo rapporto dell’Air Accidents Investigation Branch, la struttura investigativa del Dipartimento dei Trasporti britannico che, proprio quando si consumava la tragedia dell’Air India, ha pubblicato la sua relazione annuale sulla sicurezza nel 2024.

Nelle conclusioni del rapporto si legge che “l’aviazione commerciale resta una delle forme di trasporto pubblico più sicure, con tassi di incidenti globali in continuo calo nel lungo termine”. Anche il dottor Bennett ha sottolineato come gli esperti di aviazione considerino le medie relative a periodi più lunghi, per evitare di essere influenzati dai grandi picchi associati a singoli incidenti, come nel caso delle 279 vittime del volo di Air India 171 o delle 179 vittime del volo Jeju Air 2216 uscito di pista all’aeroporto di Muan, in Corea del Sud, nel dicembre 2024.

Se si considera un’istantanea degli ultimi 20 anni – ha aggiunto il dottor Bennett – la sicurezza aerea sta inequivocabilmente migliorando, anche se è qualcosa di estremamente difficile da far capire alle persone”.

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