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La betaina rallenta l’invecchiamento: come il composto naturale replica i benefici dell’attività fisica

La betaina, presente in alimenti come le barbabietole e prodotta anche dai reni durante l’allenamento, aiuta a silenziare l’infiammazione, rallentando l’invecchiamento.
A cura di Valeria Aiello
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La betaina, un composto naturale presente in alimenti come le barbabietole e prodotta anche dai reni durante l’allenamento regolare, ha fornito una prova diretta della capacità di rallentare l’invecchiamento riducendo i livelli di infiammazione. È questo in sintesi il meccanismo scoperto da un team di ricerca dell’Accademia Cinese delle Scienze e e dell’Ospedale Xuanwu della Capital Medical University, che spiega in che modo la betaina contrasti il declino della salute correlato all’età. “La betaina si lega e blocca TBK1, una chinasi che promuove l’infiammazione, ritardando la cinetica dell’invecchiamento” spiegano i ricercatori in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Cell.

Come la betaina rallenta l’invecchiamento: cosa dice lo studio

Il nuovo studio pubblicato su Cell mostra in che modo la betaina aiuti il corpo a mantenersi giovane. Contenuta in diversi alimenti, tra cui barbabietole e spinaci, e prodotta dai reni in risposta all’attività fisica regolare, la betaina è un metabolita in grado di silenziare l’infiammazione, legando e bloccando un enzima – la chinasi TBK1.

Questa sua azione inibisce la via di segnalazione a valle, chiamata IRF3/NF-κB, contribuendo a sopprimere l’espressione genica infiammatoria.

Per arrivare a questa scoperta, i ricercatori hanno prima seguito 13 uomini sani per sei anni, analizzando come l’organismo reagiva all’esercizio fisico breve o regolare (dopo una singola corsa di 5 km e dopo un programma di corsa di 25 giorni). Monitorando le variazioni nell’espressione genica, nonché i livelli di proteine, metaboliti e la composizione del microbiota intestinale, i ricercatori hanno osservato che i reni svolgono un ruolo centrale nella gestione della risposta dell’organismo all’esercizio fisico.

In particolare, durante l’allenamento regolare, i reni hanno prodotto notevoli livelli di betaina, collegati a migliore la salute generale. “Una singola corsa innescava un’infiammazione temporanea e un ‘caos metabolico’ – hanno spiegato i ricercatori – . Al contrario, un allenamento regolare ripristinava l’equilibrio e rafforzava il sistema immunitario.

Ulteriori test di laboratorio, in cui la betaina è stata somministrata a modelli murini, hanno mostrato che il composto ha portato a un metabolismo più efficiente, funzioni cognitive migliori, meno comportamenti depressivi negli animali più anziani e una riduzione dell’infiammazione in tutto il corpo.

Secondo gli autori, questi risultati aprono la strada alla ricerca di nuove strategie geroprotettive: essendo la betaina considerata sicura ed efficace, potrebbe offrire un supporto anti-invecchiamento anche a chi non può svolgere attività fisica regolare. “Questo ridefinisce l’esercizio come medicina” hanno aggiunto gli autori, evidenziando la necessità di ulteriori studi sulla somministrazione della betaina per modulare l’invecchiamento.

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