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Italiani creano cartilagine per il ginocchio da cellule del naso: nuova “arma” contro l’artrite

Ricercatori italiani del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma hanno messo a punto una tecnica innovativa che permette di ottenere la cartilagine per il ginocchio da una piccola (e indolore) biopsia del naso. Così si combatteranno l’artrite e altre patologie.
A cura di Andrea Centini
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Gli scienziati del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma stanno sviluppando un innovativo progetto di ricerca – chiamato ENCANTO – grazie al quale è possibile ottenere membrane cartilaginee per il ginocchio a partire da poche cellule prelevate dal naso. Una tecnica di Medicina Rigenerativa che, in futuro, potrebbe offrire una valida soluzione alternativa (e più economica) a quelle attualmente disponibili per i pazienti che soffrono di artrite e altre patologie legate al deterioramento del tessuto connettivo. Il progetto ENCANTO, assieme ad altri, è stato presentato durante un evento – la Giornata della Ricerca – svoltosi presso il Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria dell'Università Campus Bio-Medico, al quale hanno partecipato diversi esponenti del mondo accademico e delle istituzioni. Tra essi il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e il professor Giovanni Maga, direttore presso il Dipartimento di Scienze biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Recentemente Fanpage.it ha intervistato lo scienziato sui numerosi casi di Covid “fantasma” presenti in Italia nelle ultime settimane. Ma perché il progetto ENCANTO è così importante?

L'usura della cartilagine del ginocchio è una condizione molto diffusa che può abbattere drasticamente la qualità della vita, a causa del dolore intenso e delle difficoltà che comporta alla deambulazione. Invecchiamento, traumi, obesità e artrite sono tra i principali fattori che determinano la condropatia dei menischi e in generale della cartilagine legata all'articolazione del ginocchio, condizioni per le quali possono essere necessarie infiltrazioni, tecniche di ricostruzione (come la condroplastica) e, nei casi più severi, vere e proprie sostituzioni dei tessuti danneggiati – complete o parziali – con le protesi. Ora, grazie all'innovativo progetto di ricerca condotto dal Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, c'è una nuova promettente possibilità per i pazienti con queste problematiche, in particolar modo per coloro che soffrono di artrite. I ricercatori, infatti, grazie a una piccola (e indolore) biopsia prelevata dal naso, sono in grado di coltivare le cellule ottenute – i condrociti autologhi – e farle moltiplicare su un'apposita impalcatura di collagene. Qui si organizzano in tre dimensioni fino a ottenere la membrana di cartilagine desiderata, pronta per essere impiantata nel ginocchio del paziente.

ENCANTO è solo uno dei progetti condotti dal Campus Biomedico nel settore della Medicina Rigenerativa; attualmente ve ne sono altri basati su ormone irisina, trapianto di cellule staminali mesenchimali e sviluppo di biomateriali, da impiegare contro artrosi, mal di schiena cronico, trattamento delle fratture e altre condizioni ortopediche. “La Fondazione Policlinico Campus Bio-Medico è impegnata nello sviluppo di terapie avanzate con l’utilizzo di cellule, in particolare di trattamenti che possano stimolare la rigenerazione dei tessuti, offrendo nuove speranze ai pazienti colpiti da condizioni ortopediche complesse come il mal di schiena cronico, l’artrosi e il ritardo di guarigione delle fratture”, ha spiegato in un comunicato stampa il professor Vincenzo Denaro, direttore scientifico e primario emerito di Ortopedia e Traumatologia presso la Fondazione. Lo scienziato ha sottolineato che ci sono centinaia di studi clinici in corso con migliaia di pazienti coinvolti, un lavoro impreziosito da un significativo tasso di successo (36 percento) per molti dei progetti di ricerca. La speranza è che queste terapie innovative possano diventare al più presto disponibili per tutti.

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