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Ingoia 200 magneti e viene ricoverato con dolori atroci: asportata parte dell’intestino a un adolescente

Un tredicenne ha ingoiato 200 potenti magneti al neodimio, che congiungendosi nel suo intestino hanno determinato danni gravissimi, perforazioni e necrosi dei tessuti. È stato salvato grazie a un intervento d’urgenza, durante il quale i medici sono stati costretti a rimuovere parte del suo intestino.
A cura di Andrea Centini
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La radiografia mostra i magneti al neodimio nell’addome dell’adolescente. Credit: Lekamalage et al. / NZMJ
La radiografia mostra i magneti al neodimio nell’addome dell’adolescente. Credit: Lekamalage et al. / NZMJ

Un ragazzino di 13 anni è stato ricoverato e operato d'urgenza in ospedale a causa di fortissimi dolori addominali che andavano avanti da quattro giorni. Il giovane, durante l'anamnesi, ha dichiarato ai medici che aveva ingoiato dagli ottanta ai cento magneti al neodimio (ad alta potenza) una settimana prima. I piccoli magneti, con una dimensione di 5×2 millimetri, in realtà erano molti di più: circa 200.

I dischi magnetici si erano collegati con forza gli uni agli altri all'interno dell'intestino del ragazzo formando lunghe file, come mostrano le radiografie. Gli esiti sui tessuti interni sono stati catastrofici, determinando necrosi da pressione e la necessità di intervenire urgentemente per rimuovere parte dell'apparato digerente. Danni e conseguenti infezioni sui tessuti intestinali avrebbero avuto in breve tempo un esito mortale. Fortunatamente l'invasivo e delicato intervento chirurgico è stato un successo e il ragazzo è stato dimesso in buone condizioni dopo otto giorni di ricovero.

I magneti dopo l’asporto. Credit: Lekamalage et al. / NZMJ
I magneti dopo l’asporto. Credit: Lekamalage et al. / NZMJ

Il peculiare caso clinico ha coinvolto un tredicenne della Nuova Zelanda che è stato curato presso il Tauranga Hospital. Non sono state comunicate le ragioni per cui il ragazzo ha ingerito i magneti, ma la tipologia di incidente non è assolutamente una novità in letteratura scientifica. Nel novembre del 2023, ad esempio, un altro adolescente è stato ricoverato presso il Children's Hospital dell'Università della California di Davis (Stati Uniti) per aver ingerito una ventina di magneti al neodimio di 10 millimetri di diametro, trovati tra stomaco e intestino crasso. Anche in questo caso avevano iniziato a perforare l'intestino dopo essersi congiunti, determinando una dolorosissima ulcera nell'ileo distale e nei pressi della valvola del colon ascendente/ileocecale, con primi segni di putrefazione.

In uno studio pubblicato solo qualche settimana prima, i medici avevano lanciato l'allarme sui pericoli legati a questi potentissimi magneti al neodimio, che i bambini continuano a ingoiare nonostante divieti e controlli da parte dei genitori. Vengono venduti come giochi creativi per via della possibilità di dar vita a forme complesse, ma a causa delle dimensioni e a volte anche dei colori sgargianti con cui vengono confezionati si trasformano in oggetti irresistibili da infilare in bocca per i più piccoli. Per questo gli autori dello studio hanno raccomandato ai genitori di toglierli e basta, perché in alcun modo si riesce a evitare l'ingestione da parte dei piccoli.

Magneti in un bimbo. Credit: Maksimyan/BMJ Case Reports
Magneti in un bimbo. Credit: Maksimyan/BMJ Case Reports

Il caso in Nuova Zelanda è piuttosto emblematico perché i magneti al neodimio, proprio alla luce dei rischi per la salute, erano stati vietati nel Paese oceanico sin dal 2014. Il ragazzo, infatti, ha affermato di averli acquistati su un marketplace su internet, dove è praticamente impossibile bloccare la vendita di determinati oggetti. Per questo medici e scienziati raccomandano ai genitori di impedire ai figli minorenni di fare acquisti sul web con le loro carte di credito, perlomeno non sotto la loro stretta supervisione.

“Come dimostra questo caso di studio, l'ingestione di piccoli magneti ad alta potenza è pericolosa per la vita”, ha dichiarato in una intervista a Scimex il dottor Alex Sims, esperto di diritto commerciale presso l'Università di Auckland. “Piccoli magneti ad alta potenza vengono commercializzati come giocattoli divertenti per adulti e bambini quando venduti in set, poiché possono essere utilizzati per creare forme diverse e anche come giochi antistress. Purtroppo, spesso si presentano sotto forma di piccole palline dai colori vivaci, il che li rende attraenti per i bambini che le ingoiano.”, ha affermato l'esperto.

Spesso in questi incidenti vengono coinvolti gli adolescenti, che li ingoiano non solo per gioco – o magari per disturbi psichiatrici – ma anche accidentalmente sulla spinta di “sfide” che seguono sui social network. I rischi per la salute sono estremamente elevati e potenzialmente mortali, a causa dei danni gravissimi e delle infezioni che i magneti possono causare quando si uniscono. In alcuni casi hanno addirittura congiunto intestino e stomaco dei giovani pazienti. Fortunatamente per il tredicenne i medici sono intervenuti in tempo e non ci sono state conseguenze irreparabili, anche se ora sarà costretto a vivere con un pezzo in meno del suo intestino. I dettagli della ricerca “Paediatric ingestion of one hundred small high-power magnets—the dangers of the online marketplace” sono stati pubblicati sul The New Zealand Medical Journal.

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