video suggerito
video suggerito

Infarto a 27 anni dopo aver ignorato un sintomo comune: la storia di Neena Chauhan

Neena Chauhan ha avuto un infarto a 27 anni dopo aver ignorato un sintomo comune. Oggi, a 40 anni, sostiene la British Heart Foundation raccogliendo fondi per una ricerca innovativa.
A cura di Valeria Aiello
0 CONDIVISIONI
Immagine

Quando Neena Chauhan ha avuto un infarto a soli 27 anni, nulla lasciava immaginare che quel malessere che la accompagnava da settimane potesse trasformarsi in un’emergenza. Quel giorno, ciò che le sembrava un fastidio passeggero, era diventato un sintomo molto più serio, tanto da spingere la sua famiglia a chiamare un’ambulanza che la trasportasse in ospedale.

Portata d’urgenza all’NHS Queen Elizabeth Hospital di Birmingham, i cardiologi hanno inserito immediatamente uno stent per riaprire l’arteria ostruita. “Mi hanno detto che, senza un intervento rapido, avrei potuto andare in arresto cardiacoha raccontato la donna al Birmingham Live.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte al mondo e il dolore toracico improvviso o persistente è uno dei sintomi più comuni dell’infarto. Il dolore toracico di Neena era iniziato settimane prima, ma lei aveva attribuito quei segnali a stress e stanchezza. Durante l’attacco, nel 2013, ricorda di avvertito una sensazione di “schiacciamento, come se “un elefante fosse seduto sopra di me”, insieme a formicolii intensi al braccio sinistro — un altro segnale tipico dell’infarto.

Dopo l’intervento, Neena ha vissuto due anni difficili, segnati da forte ansia e disturbo post-traumatico da stress: “Avevo paura di uscire dalla mia stanza. Ero viva, ma non riuscivo più a vivere davvero”. La svolta è arrivata quando, riguardando le foto di una vacanza, ha capito di dover “riprendere il controllo” e ha cominciato gradualmente ad allenarsi. Oggi, a 40 anni, Neena è attiva nel campo della salute e del fitness e sostiene la campagna natalizia della British Heart Foundation (BHF) per finanziare la ricerca ccardiovascolare salvavita, che punta a individuare più rapidamente le persone a rischio, anche grazie a strumenti semplici come test rapidi da dito.

La CEO del BHF, la dott.ssa Charmaine Griffiths, ha dichiarato: “La ricerca salva vite, e ogni nuova scoperta può regalare a persone come Neena molti più Natali con i propri cari”.

Infarto a 27 anni dopo un sintomo ignorato: cosa è accaduto a Neena Chauhan

Nel racconto fatto al Birmingham Live, Neena Chauhan ha spiegato che i primi dolori al petto erano iniziati settimane prima dell’infarto. Si trattava di una pressione persistente che lei aveva attribuito a tensioni muscolari. La mattina dell’attacco, però, la sensazione è diventata improvvisamente intensa, “come se qualcosa mi schiacciasse il torace”, accompagnata da formicolio al braccio sinistro, sudorazione e difficoltà a respirare.

La madre e i fratelli hanno chiamato immediatamente i soccorsi; l’ambulanza l’ha trasportata d’urgenza all’ospedale, dove un’équipe cardiologica ha inserito lo stent che le ha salvato la vita.

Quali sono i segnali dell’infarto da non sottovalutare

L’infarto si verifica quando una delle arterie coronarie si ostruisce, impedendo al sangue ricco di ossigeno di raggiungere una parte del muscolo cardiaco. Le cellule del tessuto cardiaco iniziano a morire nel giro di pochi minuti e, senza intervento, può insorgere un arresto cardiaco. Per questo motivo, riconoscere i primi segnali di un infarto è di fondamentale importanza, perché può letteralmente salvare la vita.

Secondo l’OMS e le linee guida internazionali (American Heart Association) i segnali da non ignorare includono:

  • dolore o pressione al petto che dura più di qualche minuto;
  • formicolio o dolore al braccio sinistro, collo o mandibola;
  • difficoltà respiratoria;
  • sudorazione improvvisa;
  • sensazione di oppressione o schiacciamento.

Il caso di Neena Chauhan ricorda quanto sia importante non sottovalutare segnali anche apparentemente comuni. In presenza di sintomi persistenti — soprattutto se nuovi, intensi o insoliti — rivolgersi tempestivamente a un medico può fare la differenza. Neena oggi usa la sua esperienza per sensibilizzare e sostenere la ricerca sulle malattie cardiovascolari, affinché sempre più persone possano riconoscere i segnali d’allarme e ricevere cure salvavita in tempo.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views