Incredibile fossile di rettile giurassico metà lucertola e metà serpente scoperto in Scozia

In Scozia è stato scoperto il fossile di uno straordinario rettile preistorico vissuto nel Giurassico, che presenta caratteristiche intermedie tra quelle dei serpenti e delle lucertole. Il corpo e gli arti ben formati, infatti, ricordano quelli dei sauri (lucertole), in particolar modo i varanidi, mentre le mascelle e i denti sono simili a quelli di un pitone. I ricercatori non sanno se si tratti di un antenato comune degli squamati (Squamata), il più grande ordine di rettili viventi che comprende appunto sauri, serpenti e le meno conosciute anfisbene, ma non si può escludere che le caratteristiche predatorie da serpente si siano evolute in modo indipendente in un gruppo arcaico di sauri. L'ampia diversità degli squamati – oggi ne esistono oltre 10.000 specie – e i cambiamenti verificatisi anche nelle specie primitive rende complesso determinarne l'evoluzione, anche alla luce dei pochi fossili disponibili delle specie arcaiche, originatesi poco meno di 200 milioni di anni fa, tra il Triassico superiore e il Giurassico inferiore.
Ciò che è certo è che i ricercatori hanno inserito la nuova specie, classificata con il nome scientifico di Breugnathair elgolensis, nella famiglia dei parviraptoridi (Parviraptoridae), un gruppo estinto di squamati vissuto tra il Giurassico medio e il Cretaceo inferiore. Descritto per la prima volta una trentina di anni fa, fino ad oggi era composto solo da fossili incompleti; il nuovo rettile "metà serpente e metà lucertola" è invece ben conservato, mettendo in luce le peculiarità di questi animali preistorici. Spesso, quando si pensa al Mesozoico, vengono subito in mente i dinosauri, ma in realtà gli ecosistemi terrestri, marini e aerei erano popolati da una grande diversità di rettili.

A descrivere il rettile preistorico metà sauro e metà serpente è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'American Museum of Natural History di New York, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di vari istituti. Fra quelli coinvolti il Dipartimento di Scienze Naturali del Museo Nazionale di Scozia, l'Università di Cambridge, l'Impianto europeo di radiazione di sincrotrone di Grenoble (Francia), l'Università del Witwatersrand e il GENUS:DSTI-NRF Centre of Excellence in Paleosciences di Johannesburg (Sudafrica). I ricercatori, coordinati dal professor Roger BJ Benson della Divisione di Paleontologia del museo americano e che per primo descrisse i parviraptoridi, hanno trovato il fossile di Breugnathair elgolensis in una formazione calcarea giurassica dell'Isola di Skye nell'area di Elgol, durante una spedizione condotta nel 2016. Come spesso accade, ci vogliono diversi anni prima di arrivare alla pubblicazione di uno studio scientifico ad hoc; anche nel caso della nuova specie di iguanodonte Cariocecus bocagei, descritta dal paleontologo italiano Filippo Bertozzo, il fossile era stato rinvenuto nel 2016.
Il nome della nuova specie scelto da Benson e colleghi in gaelico significa proprio “falso serpente di Elgol”, alla luce delle sue caratteristiche davvero insolite e intermedie. Del fossile sono state trovate parti del cranio, vertebre anteriori, arti posteriori e vertebre caudali. Dalle analisi è stato determinato che l'animale in vita aveva una lunghezza di 40 centimetri, risultando una delle lucertole più grandi del suo ecosistema del Giurassico medio, risalente a 167 milioni di anni fa. Secondo gli esperti probabilmente predava sauri più piccoli, mammiferi ancestrali e anche giovani dinosauri.
Come indicato, le proporzioni del corpo sono quelle di una lucertola, più nello specifico di un varanide, mentre gli elementi dell'apparato buccale ricordano i serpenti. Tra le ossa craniche rinvenute ci sono parietali, un osso postforntale, un giugale, un vomere e un palatino, oltre a buona parte della scatola cranica. I denti e la morfologia della mascella ricordano quelli di altri parviraptoridi e dunque i serpenti moderni.

“I serpenti sono animali straordinari che hanno sviluppato corpi lunghi e senza arti da antenati simili a lucertole. Breugnathair presenta caratteristiche simili a quelle dei serpenti nei denti e nelle mascelle, ma per altri versi è sorprendentemente primitivo. Questo potrebbe suggerirci che gli antenati dei serpenti fossero molto diversi da quanto ci aspettassimo, oppure potrebbe essere la prova che le abitudini predatorie simili a quelle dei serpenti si siano evolute separatamente in un gruppo primitivo ed estinto”, ha dichiarato in un comunicato stampa il professor Benson. “Il mosaico di caratteristiche primitive e specializzate che troviamo nei parviraptoridi, come dimostrato da questo nuovo esemplare, è un importante promemoria del fatto che i percorsi evolutivi possono essere imprevedibili”, gli ha fatto eco la coautrice dello studio Susan Evans.
Recentemente in Svizzera, al confine con l'Italia, è stato trovato il fossile di un altro rettile preistorico (un lariosauro) talmente ben conservato da avere ancora la pelle. I dettagli della nuova ricerca “Mosaic anatomy in an early fossil squamate” sul rettile metà lucertola e metà serpente sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.