Il test della camminata può dirti quanto stai invecchiando: come farlo in casa e all’aperto

Un semplice esperimento, noto come test della velocità della camminata, può fornire preziose indicazioni su come stai invecchiando: misurando il tempo impiegato a percorrere una precisa distanza è infatti possibile saperne di più sul proprio stato di salute fisica e cognitiva, soprattutto dopo i 40 anni.
Recenti studi hanno di fatto suggerito l’esistenza di una relazione tra l’andatura di una persona e le sue capacità funzionali e mentali, rilevando che una bassa velocità di camminata riflette un maggiore livello di invecchiamento fisico e cognitivo già nella mezza età. “Ciò che colpisce davvero è che questo accade dopo i 40 anni e non solo nei pazienti geriatrici che di solito vengono valutati con tali misure” ha spiegato la dottoressa Line Rasmussen, ricercatrice senior del Dipartimento di Psicologia e Neuroscienze della Duke University di Durham, in Nord Carolina, e prima autrice di uno studio che ha dimostrato come, anche a 45 anni, la velocità di camminata possa essere utilizzata come indicatore dell’invecchiamento del cervello e del corpo di una persona.
Come funziona il test della velocità della camminata
Il test della velocità della camminata, ampiamente utilizzato come misura della salute e dell’invecchiamento nelle persone più avanti con l’età, mette in relazione l’andatura di un soggetto con il suo invecchiamento fisico e mentale: la velocità della camminata, come noto, tende a diminuire progressivamente con l’età, ma tenendo conto di questa graduale riduzione, è comunque possibile avere informazioni utili sullo stato di salute fisica e cognitiva di una persona.
Tenere periodicamente sotto controllo questa velocità può pertanto evidenziare cambiamenti nelle capacità funzionali e mentali: nel caso del test della velocità della camminata, l’andatura viene valutata in base al tempo impiegato a percorre a passo veloce (senza correre) una precisa distanza, che è preceduta e seguita da due tratti lunghi la metà della stessa distanza, utili rispettivamente per l’accelerazione e la decelerazione.
Per fare questo test occorrono pertanto un cronometro e un metro, e il calcolo della velocità funziona così:
- all’aperto, su una distanza di camminata di 10 metri, serve un percorso complessivo di 20 metri, per avere 5 metri per raggiungere l’andatura massima (il passo più svelto possibile), 10 metri per misurare il tempo impiegato a percorrere la distanza del test, e altri 5 metri per rallentare; per calcolare la velocità di camminata serve semplicemente dividere 10 metri per il numero di secondi impiegati per percorrere questa distanza
- in casa, il test della camminata può essere eseguito su una distanza più breve, di 4 metri. Il principio è lo stesso del test dei 10 metri, ma richiede un percorso complessivo di 6 metri, di cui 1 metro per accelerare, 1 metro per rallentare, e 4 metri per il test della velocità: anche in questo caso, per calcolare la velocità della camminata, occorre dividere 4 metri per i secondi impiegati per percorrere questa distanza

Una volta ottenuto il proprio rapporto distanza/tempo, il risultato va confrontato con le velocità medie riportate nel seguente schema, tenendo conto dell’età e del sesso:
- tra 40-49 anni, la velocità media di camminata di una donna è di 1,39 metri/secondo, per un uomo è di 1,43 metri al secondo
- tra i 50-59 anni, la velocità media di camminata di una donna è di 1,31 metri/secondo; per un uomo e di 1,43 metri al secondo
- Tra 60-69 anni, la velocità della camminata scende a 1,24 m/s per le donne e a 1,34 m/s per gli uomini
- tra 70-79 anni, la velocità media di camminata è di 1,13 m/s per le donne e di 1,26 m/s per gli uomini
- tra 80-89 anni, la velocità dell’andatura è di circa 0,94 m/s per le donne e di 0,97 m/s per gli uomini
Quanto si valuta il risultato del test, soprattutto quando è la prima volta che lo si esegue, occorre comunque non generalizzare. Alcune persone possono essere semplicemente più lente, senza che questo indichi necessariamente un problema. Tuttavia, se si nota un brusco calo nella velocità, ad esempio di anno in anno, la riduzione potrebbe essere un segnale di peggioramento della salute.
“Camminare sembra una cosa così semplice: la maggior parte di noi non ci pensa, lo fa e basta – ha aggiunto la dottoressa Rasmussen – . In realtà, camminare si basa sulla collaborazione di molti sistemi corporei diversi: le ossa e i muscoli ti trasportano e ti muovono, gli occhi ti aiutano a vedere dove stai andando, il cuore e i polmoni fanno circolare sangue e ossigeno, e il cervello e i nervi coordinano il tutto”.