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Il test del sangue che può diagnosticare 50 tipi di tumore: a che punto siamo

Un nuovo studio clinico su oltre 25.000 persone tra Stati Uniti e Canada ha prodotto risultati molto incoraggianti sull’efficacia di un test del sangue che punta a diagnosticare 50 diversi tipi di tumore. L’obiettivo è quello di migliorare in modo significativo la diagnosi precoce anche per quei tumori per cui non esistono programmi di screening nazionali.
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La diagnosi precoce è uno degli strumenti più importanti contro il cancro. Ecco perché da qualche anno un team internazionale di ricercatori è a lavoro su un test del sangue innovativo che punta a diagnosticare 50 diversi tipi di cancro. Ora sono stati pubblicati i risultati di un nuovo studio clinico prospettico sulla sua efficacia, il più ampio realizzato finora sul test.

Il test Galleri – questo è il suo nome – punta a migliorare la diagnosi precoce del cancro, soprattutto di quei tumori per cui oggi non sono previsti programmi di screening standard. In questo approfondimento di Fanpage.it avevamo spiegato come funziona. Un test del sangue in grado di identificarli potrebbe quindi migliorare anche il trattamento, permettendo ai medici di intervenire quando il cancro è ancora nella fase iniziale. Questo è un passaggio importante perché diagnosticare un tumore nei suoi stadi iniziali significa anche aumentare le possibilità di trattamento efficace e guarigione.

Riuscire a migliorare la diagnosi di questi tumori è quindi fondamentale: “Oggi negli Stati Uniti – spiega Nima Nabavizadeh, docente di Radioterapia dell'Oregon Health & Science University e autrice principale dello studio – eseguiamo screening di routine solo per quattro o cinque tipi di cancro e circa il 70% dei decessi per cancro deriva da tumori che non sono sottoposti a screening standard e vengono in genere individuati troppo tardi”.

Lo studio

Del test Galleri si parla da anni: già nel 2023, un precendente studio (SYMPLIFY) condotto su 5.500 persone aveva dimostrato che il test diagnosticava 50 diversi tipi di cancro con una precisione del 75% in persone con sintomi sospetti.

Da allora la ricerca sull'efficacia del test è andata avanti, e oggi sono stati pubblicati i risultati di un nuovo studio clinico prospettico, chiamato PATHFINDER 2, che ha misurato l'efficacia del test del sangue in persone senza sospetto clinico di cancro.

Lo studio è stato condotto dalla società statunitense di biotecnologie GRAIL, in collaborazione con importanti istituzioni mediche e università negli Stati Uniti.

Questa volta il test è stato effettuato su 35.878 partecipanti negli Stati Uniti e in Canada di età pari o superiore a 50 anni, senza sospetto clinico di cancro. I dati analizzati riguardano i primi 25.578 partecipanti, monitorati per almeno 12 mesi di follow-up fino al 31 dicembre 2024. Di questi 23.161 sono stati inclusi nell’analisi delle prestazioni e 25.114 in quella della sicurezza.

Cosa suggeriscono i risultati

Il test Galleri ha rilevato un segnale di cancro in 216 partecipanti (0,93%). Nei controlli successivi il cancro è stato confermato in 133 di loro, un valore predittivo positivo (PPV) del 61,6%, ovvero in oltre metà dei risultati positivi il cancro è stato effettivamente diagnosticato.

I ricercatori hanno poi calcolato la sensibilità episodica del test, che indica la sua capacità di rilevare tumori che si sarebbero manifestati entro 12 mesi dal prelievo.

Per prima cosa, i ricercatori hanno considerato i 12 tumori con la mortalità più elevata negli Stati Uniti, come il cancro al colon, al pancreas, al polmone e al fegato, responsabili di circa due terzi di tutti i decessi per cancro. Per questi tumori, la sensibilità episodica è stata del 73,7%: in altre parole su 100 partecipanti con uno di questi tumori non ancora diagnosticato il test ha rilevato un segnale di cancro in circa 74.

Considerando tutti i 50 tipi di tumore inclusi nello studio, la sensibilità episodica è stata del 40,4%.

Lo studio ha confermato anche la capacità del test di individuare la posizione del tumore nel corpo, riuscendo a determinarla nel 92% dei casi.

Il test, prodotto dalla società statunitense di biotecnologia GRAIL, non è ancora disponibile, ma dovrà ricevere l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) prima di essere introdotto nella pratica clinica negli Stati Uniti.

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