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Il Premio Nobel è nato da una fake news: l’assurda storia dietro il riconoscimento più ambito al mondo

Siamo nella settima dei Nobel 2025, l’importante riconoscimento internazionale assegnato la prima volta nel 1901. La sua esistenza si deve all’inventore svedese Alfred Nobel, ma non tutti sanno che forse non sarebbe mai esistito senza una clamorosa fake news.
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Siamo nel pieno della settimana più attesa dagli scienziati di tutto il mondo, quella in cui vengono assegnati i sei Premi Nobel. Finora sappiamo i nomi dei vincitori del Nobel per la Medicina, di quello per la Fisica e oggi sono stati annunciati anche i ricercatori che si sono aggiudicati il Premio Nobel per la Chimica 2025. Nei prossimi giorni verrà assegnato anche il Nobel per la Letteratura, quello per la Pace e infine quello per le Scienze Economiche.

Data l'importanza che a livello internazionale questo premio ha assunto negli anni, in molti sapranno che a inventarlo è stato il chimico e inventore svedese Alfred Nobel, poco prima di morire, a fine ‘800. Sì, parliamo proprio della stessa persona che ha inventato la dinamite. Ma forse non tutti conoscono la vera storia dietro la nascita di questo premio, e soprattutto che avrebbe potuto non esistere se un gruppo di giornalisti francesi non avesse commesso un clamoroso errore, uno di quegli abbagli che può costarti la carriera.

La fake news da cui è nato il Premio Nobel

Tutto ebbe inizio nel 1888, anno della morte del fratello di Alfred Nobel, Ludvig. All'epoca Alfred era già diventato un inventore di successo e, grazie alle sue numerose invenzioni – firmò centinaia di brevetti, tra cui ovviamente quello della dinamite – aveva accumulato una notevole fortuna e una certa fama. Così, quando morì il fratello, qualcuno pensò che il Nobel di cui si stesse parlando fosse proprio Alfred. La fake news arrivò anche alla stampa e Le Figaro pubblicò perfino un necrologio dell'inventore piuttosto sarcastico e critico.

In quelle poche righe, Alfred Nobel veniva chiamato il "mercante di morte", con un chiaro riferimento alla sua invenzione più celebre. Il testo continuava accusando Nobel di aver fatto la sua fortuna inventando "il modo di uccidere più persone possibili, più rapidamente di quanto non si sia mai fatto prima".

Il testamento di Alfred Nobel

Una versione della storia vuole che quelle parole arrivarono anche ad Alfred in persona, lasciandolo profondamente deluso. A quel punto l'inventore, che all'epoca aveva poco più di 50 anni, iniziò a pensare a come fare per assicurarsi una reputazione diversa da quella che quelle parole gli avevano fatto presagire. Così ebbe l'idea di destinare quasi tutta la sua fortuna, circa il 94% del suo patrimonio, all'istituzione di un premio annuale destinato a quelle personalità che avrebbero contribuito al benessere della società.

Nasce così il Premio Nobel. Alfred Nobel lo stabilisce nel suo ultimo testamento, quello che – come scrive lui – cancella tutte le sue precedenti volontà. In quel testo, firmato Il 27 novembre 1895, Nobel non si limita a indicare i criteri che avrebbero dovuto guidare la scelta dei futuri vincitori, ma stabilisce anche quali enti avrebbero avuto la facoltà di nominarli.

Al di là delle indicazioni pratiche, su un punto Nobel insiste più di tutti, ovvero che il premio venga assegnato di anno in anno alle persone che "più abbiano contribuito al benessere dell'umanità".

Così oggi, dopo esattamente 130 anni da quel testamento, siamo qui ad attendere con emozione i nomi dei vincitori del Nobel. Certo, Alfred Nobel rimarrà per sempre l'inventore della dinamite, ma sarà ricordato soprattutto come la persona che ha dato il nome al premio scientifico più importante al mondo. E se quest'ultimo esiste, in fondo, è anche un po' merito di quel giornalista che si è fidato della sua fonte e ha scritto il necrologio per la persona sbagliata.

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