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Il “disco volante” su Google Maps infiamma il web: c’è chi parla di un Ufo caduto nel deserto del Sahara

Individuato su Google Maps da un cacciatore di Ufo, il misterioso oggetto ha una forma circolare che ricorda quella di un disco volante: secondo molti si tratterebbe di un’astronave aliena precipitata nel deserto del Sahara, ma la spiegazione è decisamente più terrestre di quanto non sembri.
A cura di Valeria Aiello
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Il misterioso "disco volante" è stato identificato nel deserto del Sahara, alimentando l'ipotesi che potrebbe trattarsi di un'astronave aliena precipitata / Credit: UFO Sightings Daily
Il misterioso "disco volante" è stato identificato nel deserto del Sahara, alimentando l'ipotesi che potrebbe trattarsi di un'astronave aliena precipitata / Credit: UFO Sightings Daily

Un “disco volante” scoperto su Google Maps sta infiammando il web: individuato nel mezzo del deserto del Sahara, vicino al villaggio di Bordj Omar Driss, in Algeria, il misterioso oggetto di forma circolare si trova a circa 10 metri di profondità alle pendici del Tassili n’Ajjer, l’altopiano dei tuareg Kel Ajjer, dove potrebbe essere “precipitato di recente” oppure, secondo il cacciatore di Ufo Scott Waring che l’ha scoperto, sarebbe “rimasto sepolto per decine di migliaia di anni” prima di essere riportato alla luce.

Da quanto ricostruito, emerge infatti che questo oggetto non esisteva almeno fino al 2020, per poi materializzarsi all’improvviso nelle immagini satellitari. Si tratterebbe pertanto di “un Ufo precipitato, recuperato nel sottosuolo” sostiene Scott in un video su Youtube. “Immagino che sia atterrato in modo disastroso. Se non è volato via, era ovvio che c’era qualcosa che non andava. E sembra proprio che ci siano degli squarci sulla sua superficie” ha aggiunto il cacciatore di Ufo, condividendo le coordinate (28°08'45.2″N 6°48'20.9″E) di questa strana struttura.

Il "disco volante" nelle immagini satellitari di Google Maps / Credit: Google
Il "disco volante" nelle immagini satellitari di Google Maps / Credit: Google

La suggestione dell’astronave aliena caduta nel deserto del Sahara ha convinto diversi utenti, che vorrebbero “conoscere tutta la storia”, anche se “sembra proprio il luogo di un incidente o qualcosa del genere” si legge nei commenti sui social “Mi chiedo se siano stati trovati dei corpi... è davvero strano” ha aggiunto un altro utente. C’è anche chi chiede a tutti di fare degli screenshot perché “Google lo farà sparire”. A detta però degli esperti, la spiegazione di questa insolita struttura spuntata nel deserto algerino sarebbe decisamente più terrestre di quanto non sembri.

Cos’è il “disco volante” che si trova nel deserto del Sahara

Visto nelle immagini satellitari di Google, il “disco volante” recentemente apparso nel deserto algerino stimola fantasia e suggestioni: non si tratterebbe però di un’astronave aliena precipitata sulla Terra, ma di qualcosa di molto più semplice: la base di una turbina eolica.

La costruzione delle fondamenta di una turbina eolica / Credit: Kristian Krabbenhoft
La costruzione delle fondamenta di una turbina eolica / Credit: Kristian Krabbenhoft

Sono un ingegnere e conosco chi fa questo tipo di lavorispiega un utente di Reddit, condividendo un link che mostra esattamente come avviene la costruzione delle fondamenta di una turbina eolica. Le immagini mostrano come – prima dell’aggiunta della torre, dove saranno poi sistemate pale, generatore e altri componenti della turbina – nella profondità del terreno venga infatti realizzata una struttura circolare in cemento armato.

Questa struttura, quando vista dall’alto, ricorda la forma di un disco volante ma, spazzare via ogni dubbio è un altro utente di Reddit che, sempre su Google Maps, guardando a pochi chilometri più a sud, ha individuato un altro sito in costruzione (28°07'11″N 6°48'37″E) dove è già stata installata la torre.

Queste strutture fanno quindi parte di un parco eolico e, a dirla tutta, sono il risultato di un importante investimento che il governo dell’Algeria sta perseguendo, con l’obiettivo di produrre il 27 percento della sua elettricità da fonti rinnovabili entro il 2035. Purtroppo, per i cacciatori di Ufo, i “dischi volanti” continueranno pertanto a spuntare nell’area, anche se spinti dal vento e dagli investimenti terrestri.

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