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Identificato un nuovo virus mpox: cosa sappiamo sull’evoluzione del vaiolo delle scimmie

L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha identificato in un uomo di ritorno da un viaggio in Asia un nuovo ceppo ricombinante del virus mpox, che mescola tratti del Clade Ib e del Clade IIb.
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In Inghilterra è stato individuato un nuovo ceppo del virus responsabile dell'mpox, la malattia infettiva più comunemente nota fino a qualche anno fa come vaiolo delle scimmie. Quella appena individuata è una variante "ricombinante" in quanto il genoma del virus appena identificato contiene elementi di due cladi distinti del virus: il Clade Ib e e il Clade IIb. Vi lasciamo qui un approfondimento di Fanpage.it sui sintomi della malattia.

A darne notizia è stata la UK Health Security Agency (UKHSA), ovvero l'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, che ha rilevato il nuovo virus in un uomo che era tornato da poco da un viaggio in Asia.

Cosa sappiamo del nuovo ceppo

Anche se la notizia ha avuto un certo impatto mediatico, l'agenzia britannica ha chiarito che l'affermarsi di un nuovo ceppo ricombinante "non è inaspettato, poiché entrambi i cladi sono in circolazione". Ma allo stesso tempo – specifica – come sia importante continuare a monitorare il virus e gli eventuali cambiamenti nel suo genoma perché questo nuovo virus "evidenzia il continuo potenziale di evoluzione del virus mpox".

"È normale che i virus evolvano e ulteriori analisi ci aiuteranno a comprendere meglio come sta cambiando il virus mpox", ha spiegato la dottoressa Katy Sinka, responsabile delle infezioni sessualmente trasmissibili dell'UKHSA. Inoltre, la segnalazione di questo nuovo ceppo ha portato l'autorità britannica a ricordare ai cittadini inglesi idonei l'importanza di vaccinarsi contro questa malattia. "Sebbene l'infezione da mpox sia lieve per molti, può essere grave", ha ribadito l'esperta.

Cos'è l'mpox o vaiolo delle scimmie

L'mpox, identificato per la prima volta nel 1958 in alcune scimmie di laboratorio, è una malattia infettiva causata dal Monkeypox virus (MPXV) e ancora oggi endemica in Africa centrale e occidentale. Si tratta della più importante infezione da Orthopoxvirusspiega l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) – da quando il vaiolo è stato debellato. Il virus responsabile di questa infezione appartiene infatti alla stessa famiglia (Poxviridae) del virus che causava il vaiolo (smallpox).

Si tratta di una zoonosi, ovvero malattia infettiva virale che si trasmette all'uomo principalmente attraverso il contatto con animali infetti. Nei paesi in cui la malattia è endemica è infatti diffusa per lo più nei primati e nei piccoli roditori. Le vie di trasmissione del virus da animale a uomo sono diverse: il morso, ma anche "il contatto diretto con il sangue, la carne, i fluidi corporei o le lesioni cutanee di un animale infetto", spiega l'Iss.

È anche possibile, ma più rara, la trasmissione orizzontale, ovvero da uomo a uomo, "attraverso il contatto stretto e prolungato – specifica l'Iss con una persona sintomatica", quindi possono essere considerate vie di contagio il contatto faccia a faccia, pelle a pelle, se sono presenti lesioni, bocca a bocca, bocca a pelle e la via sessuale. Il virus si può trasmettere anche attraverso il contatto con oggetti contaminati, come lenzuola, asciugamani o dispositivi elettronici. Un'altra via di trasmissione documentata è quella attraverso la placenta, da madre a figlio.

L'evoluzione negli ultimi anni

Negli ultimi anni l'importante aumento dei casi di infezione in diversi Paesi in Africa ha portato nel 2024 l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a dichiarare lo stato di emergenza sanitaria internazionale (Pheic). Questa maggiore presenza e trasmissibilità della malattia è stata collegata all'affermarsi della nuova variante del Clade I, rinominata Clade Ib.

Da quando è stato identificato negli anni '50, il sequenziamento del virus ha portato all'individuazione di diversi cladi: il Clade I è quello più diffuso nel bacino del Congo ed è più virulento, con un tasso di letalità maggiore, mentre il Clade II è più comune nel bacino dell’Africa occidentale ed è in genere responsabile di infezioni meno gravi. Il clade II è stato poi ulteriormente distinto in due sottogruppi: Clade IIa e Clade IIb, mentre nel 2024 è stato scoperto anche un sottogruppo del Clade I, chiamato Clade Ib.

La nuova variante Clade Ib

Questa è stata identificata in Congo, nella regione di confine con Ruanda e Burundi, e si è distinta fin da subito per la sua maggior virulenza e aggressività: tende infatti a causare infezioni più gravi, soprattutto nei bambini, tanto che è stato definito da alcuni esperti "il ceppo di mpox più pericoloso di sempre".

A giugno 2025 anche in Italia è stato identificato il primo caso di Clade 1b. Anche in quel caso si trattava di un caso di importazione, ovvero di un una persona tornata da poco da un viaggio.

Proprio in questi giorni l'Oms ha pubblicato il nuovo rapporto sulla situazione epidemiologica relativa al focolaio internazionale di mpox: a fronte di alcuni incoraggianti segnali di rallentamento, tutti i cladi sono ancora in circolazione e sono emerse nuove aree in cui il virus è presente: ad ottobre 2025 sono stati registrati 2.501 nuovi casi confermati in 44 Paesi di tutte le regioni Oms e 12 decessi. I Paesi in Africa continuano a essere i più colpiti: qui si concentra infatti il 75% dei nuovi casi.

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