Gli alberi “parlano” fra loro durante le eclissi di Sole: l’affascinante scoperta di scienziati italiani

I ricercatori hanno determinato che durante le eclissi di Sole i segnali elettrici degli alberi di una foresta tendono ad allinearsi e sincronizzarsi, per poi tornare alla normalità. Si tratterebbe di una sorta di risposta univoca, come quella di un unico grande organismo che reagisce a un evento su grande scala. Gli alberi più anziani sono i primi a cambiare i propri segnali bioelettrici. È la possibile dimostrazione della comunicazione fra le piante attraverso il cosiddetto “Wood Wide Web”, la cui teoria affonda le radici – è proprio il caso di dirlo – negli anni '90, grazie agli studi dell'ecologa forestale canadese Suzanne Simard, che attualmente insegna presso il Dipartimento di Scienze Forestali e della Conservazione presso l'Università della Columbia Britannica.
Gli effetti delle eclissi solari sugli animali sono stati ampiamente studiati e diverse ricerche hanno dimostrato che questi fenomeni, generati dall'oscuramento del disco solare da parte della Luna con conseguente riduzione della luminosità, possono influenzarne in modo significativo il comportamento. Uccelli che non cantano più, mammiferi che si rintanano nei rifugi o mostrano irrequietezza e insetti che smettono di cercare il nettare sono solo alcuni dei cambiamenti registrati. Per quanto concerne le piante non sono disponibili molti dati, tuttavia il nuovo studio, come indicato, sembra suggerire l'esistenza della sopracitata “Wood Wide Web”, una complessa rete sotterranea che mette in comunicazione alberi e altre piante attraverso funghi micorrizici, legati alle radici. Grazie ad essi le piante si scambiano acqua, sostanze nutrienti e segnali chimici, ad esempio in grado di lanciare "allarmi" per la presenza di pericoli (come la presenza di parassiti). Secondo questa teoria ci sarebbe anche una sorta di predilezione degli alberi verso i propri stretti parenti, con funzione protettiva della suddetta rete, il cui nome è un chiaro riferimento al World Wide Web (internet).
A determinare che durante le eclissi di Sole gli alberi comunicano fra di essi sincronizzando i segnali bioelettrici è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati italiani dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Laboratorio di intelligenza biologica della Southern Cross University (Australia) e del Laboratorio di informatica non convenzionale dell'Università dell'Inghilterra occidentale (Regno Unito). Erano tutti coinvolti nell'Esperimento Cyberforest. I ricercatori, coordinati da Alessandro Chiolerio e Monica Gagliano, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato l'insieme dei segnali elettrici – l'elettroma – di alcuni abeti rossi (Picea abies) durante l'eclissi di Sole parziale del 25 ottobre del 2022.
Gli alberi selezionati si trovano in una regione montuosa delle Dolomiti, nell'Italia nordorientale. Una scelta non causale, dato che proprio al Nord-Est l'eclissi solare parziale del 2022 fu più significativa rispetto ad altre parti d'Italia, con un oscuramento del disco solare del 22,7 percento circa a Udine. I ricercatori hanno installato i dispositivi chiamati “CyberTree” sugli abeti rossi – in quattro siti diversi della stessa foresta – per monitorarne i cambiamenti nell'elettroma: prima, durante e dopo il fenomeno astronomico. Sono stati scelti due alberi di circa 70 anni (uno al sole e uno in ombra); uno sano di circa 20 anni in ombra; e cinque ceppi residui in una parte della foresta devastata dalla famigerata tempesta Vaia del 2018.
Attraverso gli elettrodi impiantati negli alberi i ricercatori hanno osservato che i segnali bioelettrici hanno iniziato ad allinearsi con l'approcciarsi dell'eclissi, con le forme d'onda che sono diventate quasi sovrapponibili dal punto di vista della frequenza. Il picco massimo di sincronizzazione è stato raggiunto durante il massimo dell'eclissi e poi man mano è andato scemando, tornando alla normalità. Curiosamente, gli alberi più anziani hanno iniziato a mostrare questi cambiamenti prima di quelli giovani. “Gli alberi hanno anticipato l'eclissi, sincronizzando il loro comportamento bioelettrico con ore di anticipo”, hanno spiegato Chiolerio e colleghi nell'abstract dello studio. “Gli alberi più vecchi hanno mostrato un comportamento anticipatorio maggiore, con asimmetria temporale precoce e aumenti di entropia”, hanno chiosato gli scienziati.
Gli scienziati esperti in comunicazione vegetale non conoscono la natura di questi segnali, ma è possibile ipotizzare che si trattasse di adattamenti a potenziali cambiamenti nella temperatura e nella luminosità. “Questi risultati rivelano una relazione tra gli alberi, plasmata dall'età e dalla fisiologia individuali, nonché dalla storia collettiva. Ciò evidenzia l'importanza della sincronia nelle piante, offrendo nuove prospettive sui comportamenti coordinati in natura”, hanno chiosato Chiolerio e colleghi. I dettagli della ricerca “Bioelectrical synchronization of Picea abies during a solar eclipse” sono stati pubblicati sulla rivista Royal Society Open Science.