Finalmente è sbocciato il fiore cadavere di Varsavia, non succedeva da anni: le immagini

Qualche giorno fa tra le piante tropicali del Giardino Botanico dell'Università di Varsavia si è verificato un evento naturale davvero raro: la fioritura di un aro titano o gigante. Il nome scientifico è Amorphophallus titanum, ma i meno esperti di botanica lo conoscono come "fiore cadavere".
Questo soprannome così particolare si deve all'odore sgradevole che emette una volta fiorito, anche su lunghe distanze. Anche se l'odore di cadavere è la sua caratteristica più nota, questa specie, originaria della foresta equatoriale umida di Sumatra, ha molti altri tratti che la rendono unica: non solo le enormi dimensioni che può raggiungere la sua infiorescenza, la più grande tra quelle non ramificate esistenti nel mondo vegetale, ma anche la rarità con cui fiorisce.
Quando è sbocciato il fiore cadavere
Una delle particolarità di questa specie, la più grande del suo genere, è proprio la rarità delle sue fioriture, che possono anche non verificarsi affatto. In natura questa specie raramente fiorisce e quando è coltivata, come in questo caso, l'evento è ancora meno atteso.
Ecco perché quando il 4 agosto, attorno alle 20.00, l'esemplare ospitato nel Giardino Botanico dell'Università di Varsavia è sbocciato ha lasciato tutti senza parole. L'ultima volta che lo ha fatto, nonché la prima registrata nella struttura e in tutta la Polonia, è stata a giugno 2021. Oggi, a distanza di quattro anni, l'evento spettacolare si è ripetuto.
Quali sono le sue caratteristiche
Come dicevamo all'inizio, non sono solo l'odore sgradevole e la rarità delle sue fioriture a rendere così unico l'Amorphophallus titanum. Il tratto che la definisce e che le dà il nome sono infatti le dimensioni enormi che può raggiungere la sua infiorescenza. L'esemplare fiorito a Varsavia è alto 180 centimetri e largo 122 centimetri, con un peso attuale di 40 chili, ma questa specie può essere anche più grande. In natura infatti può raggiungere quasi 3 metri di altezza e oltre 1,5 metri di larghezza.
"Come altre piante della famiglia delle Aracee, l'aro – spiegano da Varsavia – ha un'infiorescenza a forma di spadice circondata da una subinfiorescenza bruno-rossastra", la foglia che circonda l'infiorescenza a forma di spadice. Entrambe crescono da un tubero sotterraneo che può pesare diverse decine di chili, come mostra l'esemplare di Varsavia, cresciuto di 13 chili dall'ultima fioritura.
L'odore di cadavere arriva proprio dall'interno dell'infiorescenza, che raggiunge anche elevate temperature. Questo odore così sgradevole ha in realtà una funzione vitale per la pianta stessa: attirare il maggior numero di insetti impollinatori, dato che il fiore sopravvive solo per pochi giorni.
Una volta appassito, si forma – spiega l'Università di Varsavia – un tubero più grande, che entra in un periodo di riposo fino alla successiva fase di crescita": questa di solito produce una singola foglia e solo molto raramente un'infiorescenza vera e propria, come quella visibile in questi giorni nel Giardino botanico di Varsavia.