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Faglie anatoliche e terremoti in Turchia, le analogie con la faglia di Sant’Andrea in California

Il sistema dell’area anatolica che rende la Turchia una delle regioni a più alto rischio sismico nel Mediterraneo è di tipo trascorrente, come quella situata sulla costa occidentale degli Usa.
A cura di Valeria Aiello
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La faglia dell'Anatolia settentrionale è una grande faglia trasforme in cui due placche tettoniche scivolano l'una sull'altra. È di dimensioni simili alla faglia di Sant'Andrea, in California, e come la frattura californiana corre lungo un margine continentale / Fonte: USGS, 2000.
La faglia dell'Anatolia settentrionale è una grande faglia trasforme in cui due placche tettoniche scivolano l'una sull'altra. È di dimensioni simili alla faglia di Sant'Andrea, in California, e come la frattura californiana corre lungo un margine continentale / Fonte: USGS, 2000.

Il potente sisma e le successiva forte scossa di lunedì 6 febbraio nel Sud della Turchia, vicino al confine con la Siria, sono due degli oltre 70 terremoti di magnitudo 6,5 o superiori registrati dal 1900 nelle principali zone di faglia dell’Anatolia orientale e settentrionale, i due confini tettonici che rendono la regione tra quelle a più alto rischio sismico nel Mediterraneo.

Il sistema di faglie anatoliche in Turchia

Le faglie dell’Anatolia orientale e settentrionale sono il risultato del movimento di ampie porzioni della crosta terrestre, dette placche tettoniche, l’una rispetto all’altra, e insieme assestano il moto verso ovest della placca anatolica causato dalla collisione con il blocco euroasiatico. Entrambe sono di tipo trascorrente (o trasforme) in quanto i due blocchi tettonici non scorrono uno sull’altro, ma lateralmente – la faglia dell’Anatolia orientale (che costituisce il confine tra la placca anatolica e la placca araba verso sinistra, mentre la faglia dell’Anatolia settentrionale (che corrisponde al confine tra la placca euroasiatica e la placca anatolica) verso destra – il cui movimento determina il rilascio di quantità di energia che si propaga sotto forma di onde sismiche.

Faglie nell'area anatolica e del vicino oriente / Credit: Jelican9/Wikipedia
Faglie nell'area anatolica e del vicino oriente / Credit: Jelican9/Wikipedia

Un esempio di questo tipo di frattura è la faglia di Sant’Andrea (o San Andreas Fault), in California, che forma il confine tettonico tra la placca pacifica e quella nordamericana.

Le analogie con la faglia di Sant’Andrea

Anche se distanti migliaia di chilometri, il sistema di faglie dell’Anatolia è per certi versi simile alla faglia di Sant’Andrea. Situata sulla costa occidentale degli Usa, la faglia di Sant’Andrea è di tipo trascorrente con moto destrorso, come la struttura dell’Anatolia settentrionale, ed entrambe sono trasformi continentali con lunghezze e velocità di scorrimento simili.

La faglia dell’Anatolia settentrionale che attraversa la Turchia settentrionale fino al Mar Egeo ha una lunghezza di 1.500 chilometri, con un tasso di scivolamento di 6-10 mm all’anno, mentre la faglia di Sant’Andrea si estende per circa 1.200 chilometri attraverso la California e, sebbene si divida in tre segmenti, vede le città di Los Angeles e San Francisco (che si trovano su lati opposti della faglia) avvicinarsi tra loro alla velocità di 6 mm all’anno.

La faglia di Sant'Andrea, in California. Le frecce mostrano il movimento relativo della placca nordamericana (verso sud-est) e della placca pacifica (verso nord-ovest) / Credit: USGS
La faglia di Sant'Andrea, in California. Le frecce mostrano il movimento relativo della placca nordamericana (verso sud-est) e della placca pacifica (verso nord-ovest) / Credit: USGS

Un’altra analogia riguarda la loro posizione, che corre lungo un margine continentale (Mar Nero e Oceano Pacifico), nonché la presenza di bacini estensionali simili, il Mar di Marmara vicino a Istanbul e il Salton Sea in California, sotto i quali corrono le due faglie che in passato hanno innescato diversi terremoti, inclusi quelli di Izmit e Düzce nell’agosto e nel novembre 1999. Il Salton Trough, d’altra parte, è comunemente soggetto alla migrazione di sciami sismici.

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