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Fa passare dolore, ansia e depressione: i benefici del contatto fisico sulla salute

Li ha valutati un team di ricerca europeo che ha esaminato l’effetto di abbracci, carezze, massaggi e altri tipi di contatto fisico sulla salute, identificando le caratteristiche che influenzano la loro efficacia.
A cura di Valeria Aiello
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Cosa fa passare il dolore? E come si fa a calmare l’ansia o sconfiggere la depressione? Una risposta a tutte queste domande arriva dai risultati di un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Nature Human Behavior che ha trovato nel contatto fisico un’ampia gamma di benefici sulla nostra salute mentale e fisica. Abbracci, carezze ma anche massaggi e altre interazioni tattili possono infatti produrre effetti positivi, in relazione al tipo di tocco, alla frequenza e alla durata dello stesso. Ma anche in base alla persona con cui effettivamente interagiamo, se questa è ad esempio il partner, un familiare o un estraneo, oppure un dispositivo, come i sempre più diffusi robot che offrono massaggi rilassanti.

Per fare chiarezza su come i diversi tipi di contatto promuovano il benessere mentale e fisico, un team di ricerca europeo ha condotto un’analisi quantitativa (una meta-analisi di 137 studi) e qualitativa (una revisione di 75 studi aggiuntivi) su un totale di 12.966 persone, valutando l’impatto dei diversi interventi tattili sulla salute e ricercando i fattori che ne influenzano l’efficacia.

Come il contatto fisico fa passare il dolore e riduce ansia e depressione

Per valutare se e in che misura il tatto possa influenzare il benessere fisico e mentale, i ricercatori hanno esaminato gli effetti sulla salute derivanti dal contatto (fisico o mediato da dispositivi) nelle diverse fasce d’età, mostrando come, nel complesso, gli interventi tattili siano efficaci “nel ridurre il dolore, la depressione e l’ansia in adulti e bambini, nonché nel promuovere l’aumento di peso nei neonati” spiegano gli autori dello studio.

Riguardo gli adulti, rispetto ai maggiori benefici registrati nella riduzione di dolore, affaticamento, ansia e depressione, effetti minori ma comunque significativi sono stati rilevati nei parametri della respirazione, del sonno e della frequenza cardiaca.

Moderati, inoltre, gli effetti riscontrati in termini di riduzione del rilascio dell’ormone dello stress (cortisolo), soprattutto nelle donne. Nei neonati, benefici medio-grandi  sono invece stati rilevati su enzimi epatici e cortisolo, regolazione della temperatura, aumento di peso e respirazione.

Come detto, non tutti i tipi di tocco producono lo stesso effetto, in particolare quando si vanno a considerare gli impatti sulla salute fisica rispetto a quella mentale. Il contatto umano ha infatti mostrato di poter fornire benefici maggiori in termini di salute mentale, mentre, in termini di salute fisica, i ricercatori hanno riscontrato vantaggi simili sia quando il contatto avveniva tra umani, sia quando il tocco era prodotto da un oggetto, come un robot massaggiante.

Come atteso, il contatto materno si è rivelato significativamente più vantaggioso nei neonati, mentre negli adulti non sono stati evidenziati particolari impatti in relazione alla familiarità.

Per quanto riguarda invece la frequenza e la durata dei diversi tipi di contatto, i ricercatori hanno riscontrato associazioni positive tra il numero di eventi e i benefici sulla riduzione di ansia, depressione e dolore negli adulti. D’altra parte, una maggiore frequenza di contatti fisici nei neonati o una maggiore durata dei contatti negli adulti non ha prodotto un aumento dei benefici per la salute fisica o mentale. Anzi. Negli adulti, i ricercatori hanno rilevato un’associazione negativa in termini di riduzione del cortisolo e dei parametri di frequenza cardiaca, probabilmente dovuto agli effetti di assuefazione.

Tra gli altri risultati, il team ha inoltre osservato che toccare la testa è associato a maggiori benefici, sebbene il tipo di evento tattile applicato sembri essere meno rilevante della frequenza. “Nel complesso – hanno concluso gli studiosi – il nostro lavoro dimostra che gli interventi tattili sono più adatti nel ridurre il dolore, la depressione e l’ansia negli adulti e nei bambini, nonché nell’aumento di peso nei neonati. Ciò apre strade promettenti nel miglioramento degli interventi tattili, promuovendo la conclusione che questo tipo di interventi possa essere sistematicamente impiegato per preservare e migliorare la nostra salute”.

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