El Ojo, la misteriosa isola galleggiante che si muove come un occhio nel cuore dell’Argentina

El Ojo, in Argentina, è un’isola galleggiante ricca di mistero, che affascina per la sua perfezione geometrica e il suo lento movimento rotatorio: si trova all’interno di un piccolo lago cristallino, nascosto nella palude del Delta del Paranà, dove continua a meravigliare per la sua sorprendente somiglianza con un occhio perfettamente circolare quando vista dall’alto.
Scoperta quasi per caso dal regista argentino Sergio Neuspiller – anche se in realtà era già nota alla gente del posto – l’isola ha un diametro di 118 metri ed è un intreccio di piante, radici e materia organica sospinto da una corrente fluviale sottostante, che la ruotare costantemente su stessa. La sua danza sta smussando i suoi margini e quelli del lago che la ospita in un disco perfetto, conferendole l’aspetto suggestivo a cui è ispirato il suo nome, El Ojo, che significa appunto “l’occhio” in spagnolo.
El Ojo ruota in un lago circolare come l’isola stessa
La forma circolare di El Ojo distingue l’isola argentina dalle “foreste galleggianti” – le cosiddette matupás – che si trovano a nord dell’Argentina, nell’Amazzonia brasiliana centrale. Anche le matupás sono intrecci di vegetazione e materia organica che crescono nei laghi, ma la forma quasi perfetta di El Ojo è un’anomalia affascinante, resa possibile da una corrente fluviale sottostante che ne alimenta la rotazione continua. Un fenomeno simile si osserva nel fiume Presumpscot, nel Maine, dove dal 2019 si è più volte formato un grande disco di ghiaccio per effetto di una corrente circolare che agisce sotto la superficie.
Secondo chi ha studiato El Ojo, l’isola esiste almeno dal 2003, anche se l’attenzione sul processo che sta modellando la sua geometria quasi perfetta si è accesa solo nel 2016, quando il regista argentino Neuspiller si è messo in viaggio per documentare il mistero dell’isola galleggiante. Durante le sue ricerche nella regione, Neuspiller scoprì anche che gli abitanti della zona conoscevano El Ojo, ma alcuni temevano l’isola per via di una leggenda locale, secondo cui sarebbe abitata da un’antica divinità.
“La sua acqua sembrava nera, ma in realtà era completamente limpida” aveva raccontato Neuspiller al quotidiano El Observador, spiegando che acque fredde e cristalline come quelle di quel lago di El Ojo sono qualcosa di quasi impossibile da trovare nel Delta nel Paranà.
La rotazione dell’isola di El Ojo avviene in senso orario, in un processo continua a erodere i suoi margini e che si prevede ne ridurrà progressivamente il diametro. Sempre nel 2016, Neuspiller aveva anche avviato una campagna di crowfounding per organizzare una spedizione sull’isola, sperando di effettuare immersioni nel lago, raccogliere dati tramite droni e analizzare il suolo e le piante: tuttavia, il tentativo di raccolta fondi non è mai decollato completamente, raggiungendo meno di 10.000 dollari su un obiettivo di 50.000.