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Dove osano le aquile di mare: le foto e il racconto del magnifico incontro alle isole Lofoten

Le isole Lofoten, in Norvegia, sono uno dei paradisi naturali dove è possibile incontrare le maestose aquile di mare, tra i più grandi uccelli rapaci d’Europa. Il fotografo naturalista Alessandro Nobili si è recato sul posto recentemente e ha scattato immagini magnifiche. Il racconto dell’indimenticabile esperienza con questi uccelli, oggi rarissimi in Italia a causa del bracconaggio e della distruzione dell’habitat naturale.
A cura di Andrea Centini
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Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili
Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili

Tra i più grandi e pesanti uccelli rapaci presenti in Europa figura la splendida aquila di mare (Haliaeetus albicilla), conosciuta anche come aquila di mare codabianca per via della caratteristica colorazione – negli adulti – delle penne timoniere. Simile all'aquila calva  (Haliaeetus leucocephalus) del Nord America, celebre simbolo nazionale degli Stati Uniti, è un animale davvero maestoso, con un'apertura alare che sfiora i 2,5 metri negli esemplari più massicci. Non a caso, anche per via delle ali molto squadrate e delle penne remiganti “a dita”, nella Guida degli Uccelli d'Europa, Nord Africa e Vicino Oriente di Lars Svensson viene indicato che in volo ricorda più un avvoltoio che un rapace, come ad esempio un grifone. Ma a uno sguardo più attento e ravvicinato è impossibile non notare i dettagli da uccello da preda, come il possente becco giallo e i grandi artigli alla base di forti zampe chiare, non coperte da piume fino alle dita come avviene nell'aquila reale (Aquila chrysaetos).

Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili
Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili

Questo uccello meraviglioso un tempo era diffuso nel bacino del Mediterraneo, dunque anche in Italia, in particolar modo in Sardegna, tuttavia attorno agli anni '50 del secolo scorso si è estinto come nidificante. Tra le ragioni principali il bracconaggio, la cattura di uova e piccoli e la progressiva distruzione dell'habitat naturale lungo le coste; questi uccelli, infatti, prediligono ambienti puramente selvaggi innanzi a mari, laghi e grandi fiumi, dalle cui sponde si lanciano a caccia delle prede preferite: i pesci. In molte popolazioni e in particolar modo durante il periodo riproduttivo il pesce rappresenta il pasto principale, ma le aquile di mare non disdegnano anche rettili, mammiferi e uccelli acquatici, alla stregua di oche selvatiche e germani reali.

Aquila di mare con un pesce appena predato. Credit: Alessandro Nobili
Aquila di mare con un pesce appena predato. Credit: Alessandro Nobili

Alcuni recenti interventi di conservazione per le popolazioni dell'Europa centrale, come ad esempio lungo il Danubio in Romania, hanno dato frutti preziosi in termini di coppie nidificanti e involi dei piccoli, lasciando buone speranze per il recupero anche altrove, Italia compresa. Oggi nel nostro Paese l'aquila di mare è rarissima e infatti viene avvistata solo occasionalmente, sebbene negli ultimi anni ci sono state visite interessanti, ad esempio in Friuli Venezia Giulia presso la Riserva Naturale Foci dell’Isonzo-Isola della Cona, dove un esemplare è tornato per diversi anni. Noi abbiamo avuto il privilegio e la fortuna di avvistarlo e fotografarlo (da lontano) nell'estate del 2020, come mostra la fotografia sottostante. Non dimenticheremo mai la scena del suo sorvolo sul grande bacino d'acqua, quando fece alzare in volo un intero stormo di oche lombardelle terrorizzate.

Aquila di mare fotografata in Italia. Credit: Andrea Centini
Aquila di mare fotografata in Italia. Credit: Andrea Centini

Purtroppo però, come indicato, poter ammirare questo uccello in Italia è ormai diventata un'impresa. Anche in Europa le popolazioni sono scarse e localizzate, con una sola grande eccezione, la Norvegia, dove è presente oltre la metà dell’intera popolazione europea. Qui c'è un vero paradiso immerso nella natura dove poter incontrare le aquile di mare, le Lofoten, un arcipelago al largo della costa nord-occidentale del Paese. Queste isole si trovano a circa 200 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, a una latitudine di 68°14′N.

Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili
Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili

Nonostante la posizione, il clima non è così rigido come ci si potrebbe aspettare, pertanto le aquile di mare hanno scelto alcuni dei celebri fiordi dell'arcipelago come casa. Fra essi, la meta più ambita per le escursioni naturalistiche è il Trollfjord a cavallo tra le Lofoten e Vesterålen, nella contea di Nordland, dove è possibile avvistare decine di questi animali.

Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili
Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili

Recentemente il fiordo è stato visitato dal nostro lettore e fotografo naturalista Alessandro Nobili, che ha avuto il grande privilegio di ammirare i magnifici uccelli nel proprio habitat naturale, dove prosperano e sono rigidamente protetti. Durante l'escursione, rigorosamente in gommone, ha ottenuto le immagini stupende che trovate nell'articolo. “La navigazione verso il mitico Trollfjord, un luogo dove le montagne si stringono fino a toccarsi, non è stata una passeggiata romantica”, ha affermato Alessandro a fanpage.it. “Eravamo a bordo di un RIB, un gommone veloce da otto posti, che sfrecciava sulla fredda acqua dell'Oceano Atlantico. Lo spettacolo è iniziato non appena siamo entrati nel fiordo. Le aquile erano ovunque: appollaiate con aria fiera sugli scogli affioranti, sentinelle silenziose sulle alte falesie intorno a noi. Erano consapevoli del loro status, al vertice assoluto della catena alimentare”, ci ha raccontato il fotografo con entusiasmo.

Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili
Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili

Il momento più intenso e magico da ammirare è stato quello della caccia, quando le aquile di mare si lanciavano con un volo imponente nel mare: “La cosa incredibile era osservare la reazione della fauna circostante. Non appena una di loro planava o si preparava all'atterraggio su una roccia, gli altri uccelli, senza eccezioni, si spostavano e volavano via, facendole spazio. Erano immagini di pura, primordiale gerarchia”, ha evidenziato il fotografo, che ha colto diversi momenti preziosi con la sua reflex equipaggiata con un teleobiettivo 150-600.

Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili
Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili

“Scattare da quel gommone in movimento, con l'obiettivo che oscillava continuamente tra l'acqua e il cielo, è stata una sfida fisica tanto quanto fotografica, ma l'adrenalina era alle stelle. È stata un'esperienza che ricorderò per sempre”, ha chiosato Alessandro. Noi non possiamo far altro che ringraziarlo per le stupende immagini e il racconto del memorabile incontro con questi animali.

Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili
Aquila di mare. Credit: Alessandro Nobili
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