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Denunciato l’ufologo dei “cadaveri alieni”: scienziati increduli per l’assurda pubblicità mondiale

Il ministero della Cultura peruviano ha denunciato l’ufologo Jamie Maussan per l’appropriazione e l’esportazione dei due presunti “cadaveri non umani”, presentati in Messico. Per gli scienziati, frustrati dall’eco mediatica mondiale, si tratta di falsi ridicoli e grossolani, molto probabilmente mummie di bambini precolombiani con innesti di animali.
A cura di Andrea Centini
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Com'era prevedibile, sono iniziati i primi guai giudiziari per Jaime Maussan, appassionato di UFO ed ex giornalista sportivo che alcuni giorni fa ha presentato al Congresso del Messico – sotto giuramentodei presunti “cadaveri alieni”. L'uomo, 70 anni, innanzi ai parlamentari ha dichiarato che le due “creature” erano state recuperate nel 2017 all'interno di una miniera a Cusco, in Perù, non distante dal luogo in cui si trovano le affascinanti e misteriose linee di Nazca. Proprio la ministra della Cultura peruviana Leslie Urteaga ha annunciato una denuncia penale nei confronti dell'uomo, legata all'appropriazione dei due esemplari e all'uscita degli stessi dal Paese d'origine.

In una dichiarazione riportata dalla Reuters Maussan ha affermato di non essere preoccupato perché non ha fatto “assolutamente nulla di illegale”, tuttavia alla domanda su come si fosse impossessato di questi presunti corpi mummificati è stato molto elusivo, dicendo che lo avrebbe annunciato al momento opportuno. Secondo indiscrezione di stampa li avrebbe presi in prestito da un cittadino messicano. Al di là delle prime beghe legali, l'ufologo è sotto il fuoco incrociato della comunità scientifica internazionale. In tanti si sono scagliati contro la presentazione al palazzo legislativo di San Lazaro (Città del Messico), definita senza mezzi termini una pagliacciata, nonostante il giuramento e l'ufficialità dell'evento. Ciò che non è andato giù agli esperti non sono tanto i due "esseri", che diversi esperti hanno definito un evidentissimo falso, quanto la risonanza mediatica mondiale che si continua a dare all'ufologo, già nel recente passato coinvolto in analoghe scoperte sensazionalistiche poi rivelatesi dei clamorosi falsi.

Non è infatti la prima volta che prova a presentare dei presunti corpi non umani. Anche nell'ultima occasione si trattava di esseri mummificati recuperati in Perù. I corpi vennero analizzati dagli scienziati e si scoprì che si trattava di bambini di epoca precolombiana con innesti di parti di animali. In un articolo del 2021 pubblicato sull'International Journal of Biology and Biomedicine, ad esempio, è stato determinato che la testa oblunga di uno dei corpi era semplicemente composta dalla scatola cranica di un lama e da altre ossa non identificate. In un'intervista alla Reuters la dottoressa Elsa Tomasto, bioantropologa peruviana, ha dichiarato di sentirsi frustrata per l'ampia pubblicità fatta a Maussan, nonostante altri reperti presentati in passato si fossero dimostrati fraudolenti. “Quello che abbiamo detto prima è ancora valido, stanno presentando lo stesso rimaneggiamento di sempre e se ci sono persone che continuano a crederci, cosa possiamo farci? È così grossolano e così semplice che non c'è altro da aggiungere”, ha affermato con disappunto l'esperta.

Durante la sua udienza al Congresso messicano Maussan aveva affermato che i resti erano stati analizzati da scienziati dell'Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) e sottoposti alla datazione al radiocarbonio, grazie alla quale è stata stimata un'età di circa 1.000 anni. Ciò nonostante il prestigioso ateneo si è immediatamente dissociato dalle conclusioni dell'uomo sui “cadaveri non umani”. Secondo l'ufologo, del resto, rappresenterebbero una scoperta epocale per la storia dell'umanità, qualcosa di “non collegato a ciò che è conosciuto o descritto fino ad oggi dalla scienza o dalla conoscenza umana”.

Proprio una scienziata dell'università messicana, la dottoressa Julieta Fierro dell'Istituto di Astronomia, dopo aver esaminato i risultati dei test presentati da Maussan – legati a un altro esemplare identico rimasto in Perù – ha notato delle anomalie, indicando che i dati sul carbonio-14 rilevato nei corpi suggerisce una provenienza chiaramente terrestre. “Non mostrano nulla di misterioso che possa indicare composti della vita che non esistono sulla Terra”, ha aggiunto l'esperta. I resti apparterebbero a tessuti cerebrali e cutanei di mummie decedute in momenti diversi. Insomma, in questa storia ci sono tutti gli ingredienti di una possibile opera di manomissione dagli intenti poco chiari. Il problema per gli esperti, come indicato, è proprio l'eco mediatica mondiale data alla presentazione avvenuta in Messico. Alcuni scienziati hanno affermato che i corpi dovrebbero essere offerti alla comunità scientifica per tutte le analisi di rito, al fine di smentire una volta per tutte le astruse teorie in circolazione.

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