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Cos’è l’MDMB-PINACA, il cannabinoide sintetico nella cannabis light fumata da Erhan prima di morire

Le indagini sulla morte di Erhan Hacımustafaoğlu si stanno concentrando sull’MDMB-PINACA, un cannabinoide sintetico rilevato nella cannabis light consumata dal giovane prima di lanciarsi dal palazzo nel quale alloggiava. Cos’è questa sostanza e perché è così pericolosa. Il Dipartimento Antidroga di Palazzo Chigi ha emesso un’allerta per i centri di controllo.
A cura di Andrea Centini
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La morte del giovane Erhan Hacımustafaoğlu, studente di Medicina turco arrivato in Italia nei giorni scorsi per fare visita al fratello ingegnere, sarebbe associata alla sostanza MDMB-PINACA, rilevata dai test di laboratorio nella cosiddetta cannabis light (a basso contenuto di THC) che il 23enne aveva fumato prima di gettarsi dalla finestra di un B&B di Milano. Il composto è un cannabinoide sintetico, ovvero una sostanza chimica artificiale – creata in laboratorio – progettata per imitare gli effetti psicoattivi del sopracitato Delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e altri cannabinoidi naturali presenti nella canapa (Cannabis sativa), la pianta dalle cui infiorescenze essiccate vengono estratte le sostanze stupefacenti. La situazione è considerata così delicata che è stato attivato il Sistema Nazionale di Allerta Rapida del Dipartimento Antidroga del governo, formalmente Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di allertare tutti i centri coinvolti nei controlli.

Come spiegato nella nota di Palazzo Chigi, infatti, “l'MDMB-PINACA, la cui potenza è molto superiore a quella del THC, causa effetti imprevedibili, pericolosi, gravi e letali tra cui confusione, allucinazioni, vomito, perdita di coscienza e sedazione profonda.” “In Europa – prosegue la nota del governo – sono già stati segnalati casi di intossicazione grave e letale e, di recente, un decesso avvenuto in Italia è stato collegato al consumo di prodotti contenenti questa sostanza. L'MDMB-PINACA può essere presente in infiorescenze, resine o prodotti venduti come cannabis “light” e non è possibile riconoscerne la presenza a vista.”

Al momento non vi è certezza che siano stati proprio gli effetti psicotropi della sostanza ad aver spinto Erhan a lanciarsi dal secondo piano del B&B nei pressi della Stazione Centrale di Milano, ma le indagini starebbero convergendo proprio su questa strada. Il giovane, in compagnia del fratello, avrebbe comprato cannabis light legale in un negozio di Firenze e poi l'avrebbe consumata nello stabile di Milano. Il negoziante assistito dall’avvocato Iacopo Scaffai, come riportato da Open, ha affermato di aver acquistato il lotto in una fiera a Praga, in Repubblica Ceca, sottolineando naturalmente di non essere a conoscenza dell'eventuale contaminazione con altre sostanze illegali del prodotto acquistato.

Non esiste un singolo composto chiamato MDMB-PINACA, ma ve ne sono diverse varianti con piccoli accorgimenti, talvolta introdotti per eludere i controlli antidroga. Ad esempio tra le più diffuse vi è la MDMB-4en-PINACA, il cui nome IUPAC (Unione internazionale di chimica pura e applicata) è 1-(1,2-difeniletil)piperidina. L'Expert Committee on Drug Dependence Information Repository dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in una scheda apposita sottolinea che questo composto viene prodotto clandestinamente e rappresenta un rischio significativo per la salute pubblica. Inoltre non presenta alcun utilizzo terapeutico. “MDMB-4en-PINACA è un cannabinoide sintetico che si lega ai recettori dei cannabinoidi (CB1) come agonista completo e potente. È strutturalmente simile al 5F-MDMB-PINACA (5F-ADB), che è controllato ai sensi della Tabella II della Convenzione sulle sostanze psicotrope del 1971”, ha spiegato il comitato dell'OMS. La sostanza si presenta come una polvere di colore “dal bianco al giallo-marrone” ed è stata sequestrata durante ispezioni di polizia.

Gli effetti e i rischi indicati sono analoghi a quelli specificati da Palazzo Chigi: oltre all'euforia simile a quella indotta dalla cannabis “a livelli moderati di assunzione”, vengono riportati anche dissociazione a dosi più elevate, perdita di memoria, confusione, sedazione e agitazione. Sono possibili anche letargia e ipotermia, alla luce del fatto che si tratta di un agonista dei recettori dei cannabinoidi (CB1). Il suo utilizzo è associato a gravi effetti avversi tra i quali “intossicazione fatale e casi di guida in stato di ebbrezza”, per questo l'OMS raccomanda di introdurre la sostanza nella apposite tabelle di regolamentazione. L’EMCDDA (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction) lo classifica come una nuova sostanza psicoattiva (NPS) a rischio elevato ed è già inserita nelle apposite liste di controllo.

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