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Cos’è l’encefalite e come si contrae: sintomi e cura dell’infiammazione al cervello

L’encefalite è un’infiammazione al cervello che può colpire chiunque. Si tratta di un’emergenza medica potenzialmente mortale, i cui sintomi iniziali sono molto simili a quelli di un’influenza. Come si contrae e diagnostica e qual è la cura.
A cura di Andrea Centini
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Come spiegato dall'Istituto Humanitas, l'encefalite è un'infiammazione del cervello prevalentemente scatenata da virus. Anche batteri, funghi, parassiti e reazioni immunitarie esagerate possono scatenare un'encefalite, ma nella maggior parte dei casi la condizione – definita come emergenza medica – è provocata da agenti virali. I virus possono infettare direttamente il tessuto cerebrale / encefalo, determinando un'encefalite primaria, oppure possono aggredire altre parti del corpo e avere come conseguenza l'infiammazione del cervello. In questo caso si parla di encefalite secondaria.

L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) indica che i sintomi dell'encefalite, soprattutto nelle fasi iniziali, sono aspecifici e molto simili a quelli di un'influenza. Fra essi ci sono infatti febbre alta, mal di testa, affaticamento, dolori muscolari e disturbi gastrointestinali come nausea e vomito. Nella fase avanzata possono comparire sintomi più specifici come convulsioni, vista sdoppiata, allucinazioni, movimenti degli occhi involontari e altri ancora. La malattia, definita “molto rara” dall'ISS, può colpire chiunque e può avere conseguenze molto gravi (anche mortali) senza una diagnosi precoce e trattamenti appropriati; chi guarisce, anche da una forma lieve, può impiegare molto tempo per recuperare.

Poiché i sintomi di base sono generalmente simili a quelli di altre patologie, per avere una diagnosi corretta vanno effettuati esami specifici come accertamenti radiografici, puntura lombare, TAC e risonanza magnetica nucleare. L'encefalite è balzata agli onori della cronaca a seguito della morte del cantante Shane MacGowan. Il frontman dei Pughes è deceduto a causa dell'infezione alla fine di novembre 2023.

Cos'è l'encefalite virale e come si prende

Gli autorevoli Manuali MSD per operatori sanitari specificano che l'encefalite è “un’infiammazione dell’encefalo che si manifesta quando un virus infetta direttamente l’encefalo o quando un virus, un vaccino o qualcos’altro scatena l’infiammazione”. Come indicato, nella maggior parte dei casi il patogeno responsabile è un virus. Tra quelli maggiormente coinvolti figurano arbovirus, Herpes simplex, echovirus, coxsackievirus, varicella-zoster, cytomegalovirus, virus della rabbia, virus di Epstein-Barr e altri ancora. Questi patogeni possono essere trasmessi all'uomo attraverso il morso di vettori come zanzare, zecche, canidi e altri animali. Ad esempio, spiega l'ISS, l'encefalite da virus del nilo occidentale (west nile) viene trasmessa dalle zanzare; quella estiva da “Toscana virus” è provocata dal morso dei pappataci; mentre l'encefalite da rabbia deriva da canidi infetti. Esistono diverse forme di infiammazioni cerebrali legate al patogeno che provoca l'infezione, come il virus dell’encefalite giapponese. Anche il virus di Chikungunya può scatenare l'encefalite. Negli Stati Uniti, nell'area dei Grandi Laghi, è presente l'encefalite equina orientale che provoca la morte del 50 percento delle persone colpite.

Come specificato, i virus sono i principali responsabili dell'encefalite, ma non gli unici. I batteri come lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae), l'emofilo (Haemophilus influenzae) e listeria (Listeria monocytogenes), ad esempio, possono causare una meningo-encefalite. Anche funghi e protozoi – come le amebe e altri parassiti – possono causare l'encefalite, anche se più raramente. La malattia non è sempre primaria, ovvero è causata da patogeni che infettano direttamente il tessuto cerebrale, ma può essere anche secondaria. L'ISS indica che le “encefaliti da alterata risposta immune, denominate anche secondarie, sono causate da una abnorme reazione del sistema di difesa dell'organismo (sistema immunitario) conseguente ad una infezione verificatasi in altre parti del corpo”. I Manuali MSD indicano che anche vaccini, tumori o altri disturbi possono scatenare una risposta immunitaria insolita e determinare l'infiammazione del cervello.

I sintomi dell'encefalite virale

L'Istituto Humanitas indica che tra i sintomi comuni dell'encefalite figurano febbre, mal di testa (cefalea), dolori muscolari e articolari, debolezza e fatica. Per questo motivo spesso la malattia viene confusa con altre condizioni (come una semplice influenza) e non viene nemmeno diagnosticata. I sintomi iniziali possono sfociare in confusione mentale, agitazione, cambiamenti della personalità, allucinazioni, vista sdoppiata, attacchi epilettici, paralisi in alcune parti del corpo e difficoltà ad alimentarsi. I Manuali MSD indicano che la sonnolenza può portare al coma e al decesso del paziente, mentre l'ISS segnala che possono comparire anche sintomi tipici della meningite, come la rigidità della nuca e del collo, arrossamenti sulla pelle (rash cutanei) e sensibilità alla luce, oltre che cefalea intensa.

La diagnosi: Puntura lombare e risonanza magnetica

Alla luce dei sintomi in comune con altre patologie, per diagnosticare correttamente una encefalite i medici possono prescrivere una serie di esami specifici. Tra essi figurano accertamenti radiografici come TAC e risonanza magnetica nucleare (RMN), basati rispettivamente su raggi X e campi magnetici per ottenere immagini dettagliate e ad alta risoluzione del cervello in grado di far emergere la potenziale infiammazione. Con la puntura lombare si preleva invece un campione di liquido cefalorachidiano (o cerebrospinale) da sottoporre ad analisi ad hoc, al fine di verificare la possibile presenza di agenti patogeni. “ Solitamente il liquido spinale contiene pochissimi globuli bianchi. Ma quando l’encefalo e le meningi sono infiammati, aumenta il numero di globuli bianchi nel liquido cerebrospinale”, specificano i Manuali MSD. Tra gli altri esami possibili citati dall'ISS ci sono esami del sangue e delle urine, biopsia cerebrale ed elettroencefalogramma.

Come si cura

I trattamenti per combattere l'encefalite dipendono fondamentalmente dall'agente eziologico (patogeno responsabile). In caso delle più comuni encefaliti virali gli esperti raccomandano in genere riposo, liquidi, terapia antinfiammatoria e farmaci antivirali come aciclovir, ganciclovir e foscarnet, che tuttavia non sono efficaci contro tutti i virus che causano l'infiammazione, come specificato dall'ISS. In caso di encefalite autoimmune, indicano i Manuali MSD, si utilizzano corticosteroidi come il prednisone o metilprednisone e la plasmaferesi. La terapia di supporto può prevedere anche l'assistenza respiratoria, in caso di necessità. Se l'infiammazione al cervello è causata da batteri o funghi si procede con antibiotici o antifungini. Dopo la fase acuta possono essere prescritte psicoterapia, terapia cognitivo-comportamentale, fisioterapia ed altre.

Encefalite e Covid-19: qual è la relazione tra le due malattie

I pazienti con COVID-19, la malattia provocata dal coronovirus SARS-CoV-2, “raramente manifestano i sintomi simili a quelli dell’encefalite”, spiegano i Manuali MSD. Ciò significa che, anche se non frequentemente, il patogeno responsabile della pandemia ancora in corso può scatenare un'infiammazione al cervello. I percorsi possibili sono due: invasione diretta del tessuto cerebrale da parte del virus oppure una risposta immunitaria anomala, dovuta all'invasione del patogeno.

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