Colesterolo e pressione alta, un succo di frutta molto comune può fare la differenza

Un succo di frutta molto comune, come il succo d’arancia, può aiutare ad abbassare il colesterolo e la pressione alta, migliorando la salute cardiovascolare: lo dimostrano diversi studi scientifici, che attribuiscono questi benefici al suo alto contenuto di antiossidanti naturali, come vitamina C e flavonoidi (in particolare l’esperidina) che aiutano a migliorare la salute dei vasi sanguigni, riducendo l’infiammazione e i livelli sierici di colesterolo “cattivo” LDL.
L’entità del beneficio può variare a seconda delle quantità consumate, del tipo di succo che viene consumato (se da spremuta fresca o prodotto commerciale) e del contesto individuale. Tuttavia, l’integrazione del succo d’arancia in una dieta sana ha il potenziale per contrastare questi due comuni problemi di salute. In Italia, colesterolo alto e ipertensione colpiscono rispettivamente circa il 20% e oltre il 30% della popolazione adulta, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese.
Il succo d’arancia può ridurre il colesterolo “cattivo”
Diversi studi clinici hanno rilevato che il consumo regolare di succo d’arancia può contribuire ad abbassare i livelli di colesterolo LDL, più noto come colesterolo “cattivo”. Tra questi, anche una recente ricerca pubblicata sulla rivista Lipids in Health and Disease, che ha rilevato riduzioni valori “significativamente più bassi” di colesterolo totale e colesterolo LDL nelle persone che abitualmente consumavano due bicchieri di succo d’arancia (480 ml) al giorno.
Questi risultati sono stati osservati sia nelle persone con livelli di colesterolo normali (colesterolo totale < 6,2 mmol/L) sia nei consumatori con ipercolesterolemia moderata (colesterolo totale ≥ 6,2 mmol/L) che non seguivano alcuna terapia farmacologica per abbassare il colesterolo.
Un’altra recente meta-analisi, pubblicata sul Journal of Nutrional Science, ha confermato che il consumo di succo d’arancia può avere effetti benefici sui livelli ematici di lipoproteine a bassa densità (LDL), non rilevando tuttavia effetti significati sui livelli di colesterolo totale e di lipoproteine ad alta densità (HDL) (colesterolo “buono”).
Succo d’arancia e pressione alta, un aiuto naturale
Anche per quanto riguarda la pressione alta, diversi studi hanno rilevato l’effetto benefico del succo d’arancia: in particolare, lo studio Citrus ha rilevato una il consumo del succo d’arancia riduce significativamente la pressione sanguigna sistolica (la massima) e migliora l’elasticità delle arterie nei soggetti con pressione elevata o ipertensione di stadio 1, evidenziando il ruolo di componenti bioattivi chiave, come l’esperidina, un flavonoide che aiuta a rinforzare i vasi sanguigni e migliorare la circolazione.
Anche un altro studio, pubblicato sulla rivista Arya Atheroslerosis, ha esaminato gli effetti del succo d’arancia, valutando l’impatto del suo consumo per quattro settimane sulla pressione arteriosa. Da questa analisi è emersa una riduzione "significativa" della pressione arteriosa in relazione al contenuto di flavonoidi come responsabili di questi risultati.