Captato misterioso segnale radio proveniente dall’Orsa Maggiore: “È il più forte FRB mai rilevato”

Gli scienziati hanno rilevato un misterioso e luminosissimo segnale radio proveniente da una galassia sita nel cuore dell'Orsa Maggiore, la meravigliosa costellazione che orna il cielo a Nord. Tale segnale è al momento il più forte mai rilevato tra i Fast Radio Burst (FRB), lampi radio veloci in italiano, fenomeni scoperti solo di recente – il primo, FRB 010724, fu individuato solo nel 2007 – e ancora non compresi. La maggior parte di essi è composta da segnali isolati, alcuni invece sono ripetuti nel tempo.
Secondo gli scienziati, a causa della loro intensa energia intensa in grado di farli brillare più di ogni altro elemento della galassia da cui originano, gli FRB deriverebbero da eventi astrofisici estremi o addirittura catastrofici: dalle emissioni delle stelle di neutroni con un fortissimo campo magnetico (magnetar) alle collisioni tra buchi neri e stelle di neutroni, note anche per dar vita alle onde gravitazionali, increspature dello spazio-tempo che possono essere captate dagli interferometri come il LIGO e il VIRGO. Non mancano speculazioni riguardanti la tecnologia aliena, sebbene non ci sono basi scientifiche a suffragio di queste ardite ipotesi.
Cosa sono i Fast Radio Burst (FRB) o lampi radio veloci
Ciò che è certo è che il segnale captato dagli scienziati il 16 marzo di quest'anno è il lampo radio veloce più luminoso di sempre. Non a caso è stato soprannominato RBFLOAT, acronimo di “lampo radio più luminoso di tutti i tempi”. Ma cosa sono esattamente gli FRB? In parole semplici, siamo innanzi a “brevi e brillanti esplosioni di onde radio”, come spiegato dall'Istituto Nazionale di Astronomia e Fisica (INAF). Hanno una durata di pochissimi millisecondi e, in questi pochi istanti, emettono un'enorme quantità di energia, tale da “sovrastare la luminosità di intere galassie”. È più di quella emessa dal nostro Sole in un intero anno.
Ad oggi ne sono stati rilevati circa 4.000 nello spazio profondo, al di fuori della Via Lattea. Quello del 16 marzo 2025 non solo è stato il più luminoso, ma anche uno dei più vicini in assoluto, essendo stato captato nel cuore della galassia a spirale NGC4141 nella costellazione dell'Orsa Maggiore, a 130 milioni di anni luce da noi. Ciò ha permesso agli scienziati di studiarlo con un dettaglio senza precedenti.
A descrivere il nuovo e luminosissimo FRB è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati canadesi del Dipartimento di Fisica e del Trottier Space Institute dell'Università McGill di Montreal, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di molteplici istituti. Fra quelli coinvolti la Northwestern University, il Massachusetts Institute of Technology (MIT), l'Università di Toronto e molti altri, tutti riuniti sotto l'egida della collaborazione CHIME. Il segnale è stato infatti captato proprio grazie al Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (CHIME) nella British Columbia, un sensibile array di antenne radio recentemente aggiornato con i cosiddetti “Outrigger” , tre stazioni in miniatura dislocate in Nord America che permettono di amplificare i segnali e identificarne l'origine con maggiore precisione. Il segnale RBFLOAT è stato proprio il primo a essere rilevato con l'intera infrastruttura funzionante.
Come indicato, è stato rilevato nella galassia a spirale dell'Orsa Maggiore NGC4141, più precisamente nei pressi di una regione di intensa formazione stellare. Secondo gli esperti, a originarlo potrebbe essere stata una magnetar un po' più vecchia delle giovani stelle dell'area limitrofa. “Il FRB si trova su un braccio a spirale della galassia ospite”, ha spiegato in un comunicato stampa il coautore dello studio Yuxin "Vic" Dong. “I bracci a spirale sono tipicamente siti di formazione stellare in corso, il che supporta l'ipotesi che provenga da una magnetar. Utilizzando la nostra immagine MMT (un telescopio in Arizona NDR) estremamente sensibile, siamo stati in grado di ingrandire ulteriormente e abbiamo scoperto che il FRB si trova in realtà all'esterno del più vicino ammasso di stelle in formazione. Questa posizione è intrigante perché ci aspettavamo che si trovasse all'interno dell'ammasso, dove avviene la formazione stellare. Questo potrebbe suggerire che la magnetar progenitrice sia stata espulsa dal suo sito di nascita o che sia nata proprio nel sito del FRB e lontano dal centro dell'ammasso”, ha chiosato l'esperto.

Il segnale RBFLOAT, formalmente FRB 20250316A, è stato talmente intenso che i ricercatori hanno sospettato che potesse essere originato da un'interferenza artificiale terrestre, come ad esempio l'attività di telefoni cellulari. “Era così luminoso che inizialmente i nostri strumenti lo avevano segnalato come interferenza a radiofrequenza, segnali spesso causati da telefoni cellulari o aerei che si trovano molto più vicini a casa. Ci sono volute alcune indagini da parte dei membri della nostra collaborazione per scoprire che si trattava di un vero segnale astrofisico”, ha affermato il professor Wen-fai Fong della Northwestern University.
Nei prossimi mesi, molto probabilmente, il CHIME aggiornato catturerà molti altri segnali FRB, svelando sempre più informazioni sulla loro misteriosa origine. I dettagli della ricerca “FRB 20250316A: A Brilliant and Nearby One-off Fast Radio Burst Localized to 13 pc Precision” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata The Astrophysical Journal Letters.